Leonardo, un gigante dell’industria della difesa e dell’aerospazio, ha avviato una strategia innovativa per attrarre nuovi talenti nel proprio organico. In un periodo in cui trovare candidati idonei si rivela sempre più difficile, l’azienda ha lanciato un’iniziativa che offre incentivi ai propri dipendenti. Ogni collaboratore che riuscirà a portare un nuovo assunto avrà la possibilità di ricevere fino a 1.500 euro. Questa iniziativa non è solo un modo per reclutare talenti, ma anche un chiaro segnale dell’attuale situazione di mercato.
Leonardo ha deciso di adottare un approccio originale per affrontare la carenza di profili professionali nel settore. Attraverso una comunicazione diretta inviata ai propri dipendenti, l’azienda ha espresso la necessità di aiuto nella ricerca di nuovi candidati, promettendo un premio alle segnalazioni di successo. La mail recita in sostanza: “Caro collega, aiutaci ad assumere. Se trovi il candidato giusto ti diamo un premio fino a 1.500 euro”. Questa proposta, che potrebbe sembrare audace, riflette l’urgenza di Leonardo nel trovare professionisti altamente qualificati in settori specialistici e, in effetti, mostra il livello di difficoltà che l’azienda sta affrontando nel reclutamento.
Negli ultimi due anni, Leonardo ha aumentato il proprio organico di circa 3.000 dipendenti e, per i prossimi anni, ha pianificato di ampliarsi ulteriormente con un obiettivo di assunzioni tra le 6.000 e le 7.000 nuove unità. Un piano ambizioso, che va di pari passo con l’offerta di stipendi competitivi, superiori, secondo quanto dichiarato dall’azienda, del 20% rispetto alla media nazionale. Ciò include direttamente anche le posizioni più basse, segnalando un forte impegno da parte di Leonardo nel rendere le proprie opportunità lavorative attraenti in un mercato dove la concorrenza per i professionisti nel comparto aerospaziale è sempre più accesa.
Dalla ricerca di talenti alla crescita esponenziale
In Piemonte, il comparto aerospaziale e quello della difesa stanno vivendo una fase di crescita intensa, tanto che diverse aziende nel settore automotive stanno studiando la possibilità di riconversione per diventare fornitori nell’ambito spaziale ed elicotteristico. Questo contesto ha reso chiaramente percepibile la necessità di figure professionali specifiche e difficilmente reperibili. Leonardo è ben inserita in questa dinamica, impiegando circa 4.000 persone e lavorando a stretto contatto con un indotto di 400 imprese, contribuendo a generare un valore aggiunto di circa 1,3 miliardi di euro.
In questo clima di espansione, l’azienda si concentra sullo sviluppo di aerei e tecnologie avanzate ed è attualmente attiva nei suoi stabilimenti dislocati tra Caselle e Cameri, nel Novarese. Tuttavia, la rincorsa a nuovi talenti specializzati ha evidenziato come la domanda superi l’offerta, costringendo Leonardo a cercare vie alternative per il reclutamento, come la proposta ai dipendenti. Questa strategia non solo snellisce i processi di selezione che normalmente richiederebbero tempi e risorse considerevoli, ma punta anche a raccogliere raccomandazioni dirette che garantiscano un’apertura verso profili compatibili.
Le reazioni e i dubbi del mondo sindacale
Nonostante le buone intenzioni di Leonardo, l’iniziativa ha suscitato reazioni contrastanti, in particolare tra i sindacati. Ugo Bolognesi della Fiom Cgil di Torino ha espresso le sue preoccupazioni, evidenziando alcune criticità legate al modello di selezione adottato dall’azienda. Secondo lui, la modalità di reclutamento scelta rischia di allontanarsi dalla logica delle trattative sindacali. Questo potrebbe, secondo i sindacati, generare un ambiente di lavoro meno trasparente e potenzialmente più conflittuale.
Il termine “reclutamento privato” ha sollevato interrogativi e ha messo in luce il fatto che questi nuovi assunti, sebbene possano iniziare con contratti di somministrazione, spesso si ritrovano ad essere confermati dopo un breve periodo. Questa temporaneità degli accordi di lavoro ha aperto a confronti tra rappresentanti sindacali e dirigenza aziendale, in un momento in cui i contratti di lavoro rappresentano un tema caldo. La questione resta aperta, e i prossimi sviluppi potrebbero influenzare significativamente le relazioni tra Leonardo e i propri dipendenti, nonché il clima generale all’interno dell’industria aerospaziale.