Un fenomeno preoccupante continua a colpire Roma, e in particolare le sue periferie: stiamo parlando di atti vandalici che mettono a rischio la sicurezza dei passeggeri dei mezzi pubblici. Negli ultimi giorni, due autobus della capitale sono stati bersagliati da una sassaiola, creando momenti di panico e costringendo i viaggiatori ad abbandonare i mezzi in fretta. Scopriamo insieme cosa è successo e le misure che si stanno adottando per garantire un trasporto pubblico più sicuro.
Siamo in una delle zone più periferiche di Roma, precisamente a Rocca Cencia. Qui, ad un certo punto della serata, la tranquillità è stata spezzata da atti di vandalismo che hanno lasciato i passeggeri in uno stato di grande apprensione. Sono le 21:30 quando un autobus della linea 055, gestito da Roma Tpl, si trova in via di Rocca Cencia, nei pressi di via Urzulei. Improvvisamente, una pietra lanciata contro il mezzo manda in frantumi il finestrino laterale sinistro. Il conducente, spaventato e preoccupato, agisce rapidamente: contatta i Carabinieri della stazione di Tor Bella Monaca per denunciare l’accaduto. I passeggeri, giustamente allarmati, vengono evacuati immediatamente, mentre gli agenti iniziano a raccogliere informazioni.
Tuttavia, mentre le autorità locali iniziano a occuparsi del primo episodio, ecco che in tempi record, precisamente 15 minuti dopo, un secondo autobus viene colpito da un’altra sassaiola nella stessa zona. Questa volta, la linea 555 subisce il contraccolpo: il vetro anteriore destro esplode sotto l’impatto, costringendo l’autista a fermarsi e a garantire la sicurezza dei passeggeri. Anche in questo caso, per fortuna, non ci sono stati feriti, ma l’episodio ha lasciato il segno.
Cosa si sa sui responsabili?
Le indagini su questi atti di vandalismo sono già in corso e sono affidate ai Carabinieri della compagnia di Frascati. Gli investigatori stanno lavorando con impegno per capire se esiste una regia unica per i due eventi, avvenuti così vicini sia temporaneamente che geograficamente. Analizzando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona, si cerca di raccogliere prove che possano portare all’identificazione dei colpevoli. La situazione di insicurezza, che ha trasformato momenti di quotidianità in attimi di terrore, ha scatenato una serie di interrogativi tra i cittadini di Rocca Cencia: come è possibile che simili atti di vandalismo accadano con così tanta facilità? Le autorità locali sono determinate a fare chiarezza.
Questo inquietante episodio risuona come un richiamo alla necessità di una rinnovata attenzione sulla sicurezza nel trasporto pubblico, soprattutto nelle aree più vulnerabili della capitale. Un tema che, evidentemente, merita una riflessione approfondita.
Misure di sicurezza in arrivo
Proprio mentre la comunità di Rocca Cencia si interroga su come prevenire tali episodi in futuro, fanno la loro comparsa delle nuove misure di sicurezza per il trasporto pubblico romano. Pochi giorni fa, è stato annunciato un “piano antiviolenza” che mira a proteggere gli autisti e i passeggeri. A partire dal prossimo mese, i bus Atac saranno dotati di un innovativo sistema di allerta: un panic button, ovvero un pulsante di emergenza che, in caso di attacco, permetterà al conducente di contattare direttamente i servizi di emergenza, senza passare attraverso l’azienda di trasporti. Si tratta di una risposta a una crescente preoccupazione: troppe aggressioni hanno coinvolto negli ultimi anni gli autisti dei mezzi pubblici.
In aggiunta, i mezzi Cotral adottano un’altra misura preventiva: i controllori saranno dotati di bodycam. Queste telecamere indossabili, registrando gli eventi, dovrebbero fungere da deterrente contro atti violenti. Tutte queste iniziative rappresentano un passo significativo verso la creazione di un ambiente di trasporto più sicuro, ma rimane da vedere se basteranno a fermare la spirale di violenza che sembra affliggere il trasporto pubblico di Roma.