Daisy, la nonna AI che sconfigge le truffe telefoniche

C’è una novità nel mondo delle tecnologie anti-truffa che potrebbe proprio catturare la tua attenzione. Stiamo parlando di un nuovo supereroe, un personaggio davvero singolare: Daisy, anche conosciuta come dAIsy. Non è un supereroe qualsiasi, ma una nonnina digitale creata per combattere i truffatori telefodici che mirano a colpire le persone più vulnerabili. Questo progetto è stato presentato da O2, operatore di telefonia mobile del Regno Unito, ed è già in grado di cambiare le regole del gioco. Scopriamo di più su questa straordinaria innovazione.

Daisy non è un rappresentante tradizionale dell’intelligenza artificiale; invece, è stata progettata per imitare in tempo reale la voce di una persona anziana. Questo significa che, quando un truffatore decide di contattare un potenziale bersaglio, ingaggia una conversazione senza alcun risultato concreto. Immagina un malintenzionato che cerca di estorcere informazioni bancarie a Daisy, ma ottiene solo risposte fuorvianti. O2 ha addirittura comunicato che il numero associato a Daisy verrà incluso negli elenchi dei “bersagli facili” utilizzati dai truffatori. Questo approccio, pur strano, potrebbe rivelarsi una mossa vincente nel fermare le frodi.

Un video dimostrativo ha dato prova di quanto possa essere frustrante per i truffatori interagire con Daisy. Alcuni criminali, infatti, sembrano perdere la pazienza nel tentativo di ottenere qualcosa da lei, mentre il chatbot infonde tranquillità e determinazione. Nonostante tutto, Daisy risponde, e a volte, le conversazioni possono durare per ore. Questo tempo speso può essere cruciale: meno tempo per i truffatori significa meno possibilità di successo nelle loro operazioni illecite.

Murray Mackenzie, Director of Fraud di Virgin Media O2, afferma che la compagnia sta prendendo cura delle proprie iniziative per bloccare le frodi, investendo in diverse tecnologie. Da firewall per messaggi fraudolenti a strumenti basati su intelligenza artificiale, l’obiettivo è sempre mantenere i clienti al sicuro. Daisy rappresenta un’innovazione inaspettata che gioca le sue carte nella partita contro i truffatori, rendendo difficile il loro lavoro.

Un precedente negli Stati Uniti

Ma Daisy non è l’unica ad avere intrapreso questa strada. La tecnologia per combattere le truffe telefoniche è per certi versi già stata utilizzata in passato. Un esempio è Whitebeard, un sistema sviluppato dall’americano Roger Anderson. Quest’ultimo è in grado di rispondere direttamente a operatori di telemarketing, utilizzando un modello di intelligenza artificiale abilissimo nel riprodurre la voce umana. La strategia è simile: ripetere frasi predefinite per fare perdere tempo agli operatori senza scrupoli.

Questa tecnologia dimostra come l’AI possa essere sia una benedizione che una maledizione. Mentre Daisy e Whitebeard sono stati progettati per proteggere le persone dai truffatori, ci sono anche individui all’altro lato della barricata che impiegano chatbot per individuare le persone più vulnerabili. Con questa realtà, la necessità di essere sempre vigili e consapevoli dei rischi sembra più che mai urgente.

Adesso, mentre le truffe telefoniche si evolvono, anche le contromisure devono fare altrettanto. La comunità e i consumatori devono rimanere aggiornati sulle nuove tecnologie e metodi utilizzati per difendersi. La crescente paura di frodi è reale e la coscienza collettiva è uno strumento potentissimo nella lotta contro i truffatori che agiscono nell’ombra.