Perplexity AI è uno dei motori di ricerca basati su intelligenza artificiale più discussi di questo periodo, accanto al celebre ChatGPT Search di OpenAI. Questo strumento è innovativo e multifunzionale, disponibile sia in formato web che come applicazione mobile. Tra le sue caratteristiche spicca Perplexity Pages, che permette agli utenti di realizzare pagine di approfondimento su numerosi temi, rendendole pubblicabili e consultabili tramite Google. In questo articolo, esploreremo le sue funzionalità, la sua popolarità recente e qualche suggerimento pratico per un utilizzo efficace.
A metà strada tra un tradizionale motore di ricerca come Google e un chatbot AI come ChatGPT, Perplexity AI è un progetto innovativo nato nel 2022. L’azienda, fondata da ingegneri esperti in intelligenza artificiale e machine learning, ha già attirato l’attenzione di investitori di peso. Il CEO Aravind Srinivas, in passato collaboratore di OpenAI, ha guidato la startup verso importanti traguardi, come una raccolta di 73,6 milioni di dollari all’inizio dell’anno, puntando a una valutazione che si aggira attorno agli 8 miliardi di dollari. Oltre a ciò, nomi noti come NVIDIA e Jeff Bezos hanno deciso di investire in questo progetto. Tuttavia, non mancano le difficoltà: Perplexity ha anche avuto a che fare con la controversia legale avviata da News Corp riguardo a presunti usi illeciti di contenuti protetti da copyright. Nonostante ciò, l’azienda ha ribadito che i fatti di pubblico dominio non possono essere rivendicati come proprietà privata.
Recentemente, Perplexity ha introdotto anche una forma di pubblicità negli Stati Uniti con domande sponsorizzate, una mossa necessaria per generare entrate e collaborare con editori. Pur essendo una scelta strategica, è importante notare che le risposte alle domande sponsorizzate sono sempre generate dall’AI, evitando quindi possibili influenze esterne sul contenuto.
Il cuore pulsante di Perplexity AI è il suo motore di ricerca, progettato per elaborare il linguaggio naturale, un aspetto significativo che distingue questa piattaforma dai motori di ricerca tradizionali. Qui le semplici parole chiave lasciano spazio a un’interpretazione più profonda delle query, permettendo così di ottenere risultati personalizzati e pertinenti. Invece di presentare lunghi elenchi di link, il sistema produce risposte complete arricchite da citazioni di fonti affidabili, privilegiando le informazioni più aggiornate. Questa approccio aiuta gli utenti a ottenere risposte più immediate e rilevanti.
Inoltre, è possibile porre domande di approfondimento e salvare le interazioni per referenze future. Questo elimina la necessità di navigare in pagine di link, permettendo di avere come una sorta di assistente virtuale, sempre pronto a rispondere. Non solo, Perplexity AI è in grado anche di suggerire domande successive, mostrando una flessibilità che l’utente potrebbe apprezzare. Tuttavia, bisogna tenere presente che, come ogni intelligenza artificiale, anche Perplexity potrebbe non essere sempre preciso. Anche se si impegna ad imparare dai suoi errori, è importante verificare sempre le informazioni, specialmente quando si usano per compiti cruciali come la ricerca o stesure di rapporti.
In aggiunta, Perplexity offre modelli di linguaggio avanzati, come PPLX-7B-Online e PPLX-70B-Online, affermando che superano modelli ben noti come GPT-3.5. Gli utenti che optano per l’abbonamento a pagamento, noto come Perplexity Pro, hanno accesso a versioni più avanzate, incluse quelle di OpenAI e Anthropic, garantendo così un’esperienza utente all’avanguardia. Tuttavia, la versione gratuita non consente di caricare file o generare immagini, quindi cel’è qualche limitazione in tal senso.
Le tabelle sono fondamentali per presentare i dati in maniera ordinata. Crearle da zero può essere un compito lungimirante e impegnativo, richiedendo spesso tempo e fatica. Per questo, la possibilità di utilizzare un’intelligenza artificiale come Perplexity per generare tabelle è davvero un’opzione allettante. Immagina di avere bisogno di una tabella con la discografia di un artista famoso come Steve Wonder: con Perplexity AI puoi ottenerla in un attimo e senza alcuno sforzo.
Tuttavia, ci sono momenti in cui tentare di copiare una tabella generata dall’AI può risultare frustrante. Per alcuni utenti, il procedimento del copia-incolla tradizionale, cioè selezionare la tabella e premere “CTRL + C” o “CMD + C”, sembra semplice sulla carta. Eppure, non sempre funziona. Quando questo accade, è possibile provare un’altra strada, l’approccio HTML.
Quindi, nel caso in cui il metodo di copia tradizionale non abbia dato i suoi frutti, puoi chiedere a Perplexity AI di fornirti la tabella in formato HTML. Un comando come “Crea una tabella con i diversi tipi di smartphone e laptop in formato HTML” potrebbe fare al tuo caso. Una volta ottenuto il codice, basta copiarlo e incollarlo in un editor online, dove puoi vedere i risultati con un semplice clic su “Run”. Così, la tabella apparirà sullo schermo come per incanto.
Grazie a questi semplici ma efficaci metodi si può scoprire come il noioso lavoro di creazione delle tabelle possa diventare un compito facile e veloce, con l’aiuto della tecnologia moderna.
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