Canone RAI pensionati: scopri come addebitarlo sulla pensione ogni mese!

Il tema del pagamento del canone RAI tramite trattenuta dalla pensione è di rilevante interesse per tutti i pensionati in Italia. La possibilità di rateizzare il pagamento rende più gestibile questo onere per numerose persone che ricevono un reddito mensile fisso. All’interno di questo articolo, verranno esaminati i dettagli della procedura necessaria per ottenere l’addebito del canone RAI direttamente sulla pensione, insieme alle scadenze e ai requisiti da rispettare.

Il canone RAI è un tributo che ogni possessore di un apparecchio televisivo è tenuto a pagare. Questo importo ha come obiettivo il finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo. Per i pensionati, la legge consente un metodo di pagamento facilitato attraverso l’addebito diretto sulla pensione. Questo consente di suddividere il pagamento in rate mensili fino a un massimo di undici. Ciò si traduce in un alleggerimento del carico economico per chi vive con un reddito modesto.

Per avvalersi di questa opportunità, bisogna inviare una richiesta specifica all’INPS nel rispetto di determinate tempistiche. In generale, questo processo non è eccessivamente complicato; tuttavia, richiede attenzione a particolari scadenze e procedure. Ogni anno è necessario procedere alla richiesta di rateizzazione entro il 15 novembre, in modo tale da garantire che l’addebito mensile inizi dal gennaio successivo. Conoscere questi dettagli è fondamentale per tutti coloro che vogliono evitare di pagare l’intero importo in un’unica soluzione, operazione che potrebbe risultare pesante.

Come presentare la domanda di addebito?

Per richiedere la trattenuta del canone RAI sulla pensione, è necessario procedere attraverso il portale INPS. Gli utenti devono accedere alla piattaforma ufficiale ed effettuare il login utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. Una volta nella sezione corretta, bisogna selezionare “Utilizza il servizio” e adottare l’opzione “Rateizzazione canone RAI su pensione – Domanda”.

A questo punto, si aprirà una schermata nella quale sarà possibile compilare il modulo di richiesta. Qui, il richiedente deve marcare i propri dati personali, come nome e codice fiscale, oltre a confermare la titolarità della pensione erogata dall’INPS e dell’abbonamento al canone RAI. È fondamentale assicurarsi di dichiarare correttamente di essere il titolare dell’abbonamento, identificato da specifici codici.

Successivamente, il sistema dell’INPS procederà con la verifica delle informazioni fornite. Una volta completato questo passaggio, verrà mostrato l’esito dell’invio della domanda, che potrà essere accettato o respinto. Ricordiamo che la domanda deve essere presentata entro i termini stabiliti; altrimenti si rischia di dover affrontare il pagamento dell’intero importo senza l’opzione di rateizzazione.

Tempistiche e modalità alternative di richiesta

La scadenza per inviare la domanda è fissata al 15 novembre dell’anno precedente all’effettivo pagamento del canone. È utile evidenziare che la validità della richiesta è annuale. Pertanto, una volta effettuata la trattenuta, non sarà necessaria una nuova domanda per il pagamento del canone nell’anno successivo, a meno che non si verifichino cambiamenti nella situazione del titolare.

Se non si fosse in grado di utilizzare la piattaforma telematica, esistono anche altre modalità per presentare la richiesta. Un’opzione è contattare il call center INPS al numero 803.164, gratuito da rete fissa, oppure 06.164.164 per chiamate da rete mobile. Inoltre, è possibile rivolgersi a enti di patronato che offrono assistenza in questo tipo di pratiche. Qualunque sia la scelta, è fondamentale rispettare le scadenze per non incorrere in problemi con il pagamento del canone.

Chi ha diritto alla rateizzazione del canone RAI?

Non tutti i pensionati possono richiedere la dilazione per il pagamento del canone RAI. È necessaria che la persona sia titolare di una prestazione pensionistica erogata dall’INPS, questo include anche gli assegni sociali e di invalidità. Allo stesso tempo, il reddito totale percepito deve essere inferiore a 18.000 euro per l’anno precedente a quello della richiesta, così da garantire che l’agevolazione sia destinata a chi realmente ha bisogno di sostegno economico.

Una volta che la domanda viene approvata, il prelievo della somma richiesta si effettuerà a partire dal gennaio successivo. Tuttavia, l’ente pensionistico comunicherà al richiedente, entro il 15 gennaio, se la sua istanza è stata accettata. In caso contrario, sarà necessario procedere al pagamento secondo le modalità ordinarie. È importante prestare attenzione anche al numero delle rate, che non può superare undici, senza interessi aggiuntivi.

Rispettare le scadenze è fondamentale

In ultima analisi, sebbene il procedimento possa apparire operativamente semplice, l’importanza di rispettare le scadenze e di seguire le corrette modalità di domanda non può essere sottovalutata. La possibilità di dilazionare il pagamento del canone RAI offre un notevole respiro a molti pensionati che altrimenti potrebbero trovarsi in difficoltà economica.

Ecco perciò un riassunto: per poter sfruttare la trattenuta sul cedolino pensionistico, è necessario presentare la domanda entro il 15 novembre di ogni anno, compilando correttamente tutti i campi richiesti. Solo così si avrà la sicurezza di poter pagare il canone in modo flessibile e senza pressioni economiche eccessive.