Microsoft ha finalmente alzato il sipario su Recall, una funzionalità molto attesa che promette di rivoluzionare il modo in cui gestiamo le nostre attività quotidiane. Il lancio è avvenuto, come già preannunciato, a fine ottobre, ma al momento è accessibile solo per un gruppo selezionato di appassionati appartenenti al canale Dev del programma Insider. Questa nuova opzione fa parte di un pacchetto che include anche Click to Do, un’altra delle innovazioni targate Microsoft che si preannunciano molto utili.
La tanto discussa funzione Recall è disponibile nella build 26120.2415 del canale Dev di Windows 11 24H2. Per tutti coloro che hanno già installato questa build, saranno automaticamente scaricati i modelli AI essenziali per il corretto funzionamento della funzionalità on-device. Ma come si attivano queste novità? Basta avviare Recall, la cui icona è stata aggiunta al menu Start, e fornire il consenso al salvataggio degli snapshot. Questo processo di autorizzazione richiede l’utilizzo di Windows Hello, il che implica anche l’attivazione di BitLocker e Secure Boot per garantire un livello di sicurezza superiore.
Una volta che Recall è attivo e pronto all’uso, gli utenti possono facilmente ripristinare attività precedenti. Il funzionamento è piuttosto intuitivo: basta aprire Recall, che richiede comunque un’autenticazione tramite Windows Hello, e cercare l’attività con un linguaggio naturale. Se non si sa esattamente cosa si sta cercando, si può sempre scorrere la timeline per visualizzare le istantanee relative a date specifiche e ripristinarle.
Inoltre, un’icona nel system tray, situata nel corner in basso a destra dello schermo, offre un accesso rapido a Recall e consente di mettere in pausa i salvataggi. Magari hai bisogno solo di un attimo di calma, oppure vorresti eliminare alcune istantanee o persino escludere determinati app e siti. È bene sapere che i dati generati da Recall non vengono inviati su cloud e non vengono utilizzati da Microsoft per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale. Le chiavi per cifrare i dati rimangono saldamente sul PC, garantendo una maggiore privacy. In futuro è previsto anche un backup per gli utenti che dovessero formattare o cambiare PC.
Sicurezza e privacy: la priorità di Recall
Un aspetto cruciale da considerare è legato alla sicurezza e alla gestione dei dati sensibili. Recall è progettato per non salvare informazioni delicate come password e dati delle carte di credito. Tutti gli utenti possono tranquillamente accedere alle impostazioni di sicurezza attraverso la sezione Privacy e sicurezza del sistema operativo. Non si deve temere quindi che le informazioni private possano andare perse o essere esposte in qualche modo. Anche se, nel caso in cui si decidesse di non voler utilizzare più Recall, sarà possibile disattivarlo completamente dal sistema senza complicazioni.
È interessante notare che Recall è attualmente disponibile solo in un numero limitato di lingue, tra le quali figurano il cinese, l’inglese, il francese, il tedesco, il giapponese e lo spagnolo. Non si sa ancora quando Microsoft allargherà il supporto linguistico, ma sembra certo che ci saranno novità anche per i dispositivi Copilot+ dotati di processori Intel e AMD in arrivo in un secondo momento.
Come Click to Do sfrutta Recall
La funzione Click to Do si presenta come una potenzialità per migliorare la nostra produttività e creatività, utilizzando Recall per ottimizzare alcune operazioni. Click to Do è capace di riconoscere testo e immagini, consentendo a chi lo utilizza di effettuare una serie di azioni tramite intelligenza artificiale. Questo include funzioni come la copia di contenuti, la ricerca online e perfino la rimozione di oggetti direttamente dall’app Foto.
C’è anche dell’altro: nel prossimo futuro, si prevede che Click to Do verrà separato da Recall e diventerà accessibile tramite una serie di combinazioni di tasti, come il tasto Windows insieme al clic del mouse oppure i tasti Windows uniti alla lettera Q. Con questa nuova funzionalità, Microsoft punta a liberare la creatività degli utenti e a migliorare la loro efficienza, rendendo l’interazione con il computer ancora più fluida e intuitiva. Non resta che aspettare ulteriori aggiornamenti per vedere come queste novità si integreranno nella nostra quotidianità informatica.