L’assistente AI Gemini di Google si prepara ad un nuovo capitolo della sua avventura tecnologica, grazie all’approdo della nuova integrazione con Spotify. Grazie a questa estensione, sarà super semplice trovare la canzone, l’artista o la playlist che desideri ascoltare. Invece di navigare tra milioni di brani, sarà sufficiente usare un linguaggio naturale per chiedere a Gemini di fare il lavoro sporco, attingendo dal vasto catalogo musicale di Spotify.
Il chatbot AI di Google, Gemini, ha un compito molto interessante. Infatti, ora è in grado di riprodurre direttamente brani musicali da Spotify, sfruttando informazioni. Puoi scegliere titoli di canzoni, nomi di artisti, nomi di album e persino playlist, o chiedere qualcosa in linea con una particolare attività, come “Musica di sottofondo per studiare”. Tuttavia, c’è da notare che per ora Gemini non ha la capacità di creare playlist personalizzate o stazioni radio all’interno di Spotify. Ma non preoccuparti, usarlo è abbastanza semplice!
Per avvalerti al meglio di questa integrazione musicale, gli utenti devono collegare i propri account Spotify e Google. Prima di tutto, è fondamentale abilitare l’Attività delle app Gemini, un’opzione che consente di conservare per un massimo di 72 ore le ricerche e le domande formulate. Cioè, in questo modo l’assistente avrà un’idea più chiara delle tue preferenze musicali.
Un’altra caratteristica interessante è che, se hai più servizi musicali a tua disposizione, come ad esempio YouTube Music, puoi semplicemente indicare nella richiesta quale preferisci. Una volta fatta questa scelta, Gemini ricorderà automaticamente l’ultima opzione utilizzata, promettendo un utilizzo senza frizioni, dove la musica scorre via senza problemi.
L’estensione Spotify: Nuove opportunità per gli utenti
L’estensione Spotify per Gemini è attualmente in fase di distribuzione sui dispositivi Android, ma ci sono delle limitazioni iniziali da tenere a mente. Ad esempio, non sarà possibile utilizzare questa funzione all’interno dell’app Messaggi di Google, nell’app web di Gemini oppure nell’app Gemini per iOS. Attualmente, l’integrazione è compatibile solo con la lingua inglese, ovvero, chi preferisce l’italiano o altre lingue dovrà attendere ulteriori aggiornamenti.
Una cosa interessante da notare è che Spotify non è il primo servizio esterno di Google ad ospitare Gemini. Solo lo scorso ottobre, infatti, era stato lanciato il supporto per WhatsApp. Che significa questo? A questo punto, è plausibile pensare che in futuro altre app e piattaforme potrebbero essere integrate con l’assistente, ampliando così le sue funzionalità in maniera esponenziale. Sarà affascinante vedere come questa evoluzione porterà a nuove interazioni tra gli utenti e la tecnologia, trasformando il modo in cui viviamo la musica.
In sostanza, Gemini di Google si sta rivelando sempre più flessibile e in grado di adattarsi alle esigenze degli utenti musicali. La sinergia con Spotify promette un’esperienza utente coinvolgente, all’insegna della scoperta e del puro divertimento musicale. Non resta che attendere ulteriori sviluppi e vedere dove porteranno questi innovativi cambiamenti.