Un gruppo criminale che ha trasformato le emergenze domestiche in veri e propri incubi ha attirato l’attenzione delle autorità. La cosiddetta banda dello spurgo, infatti, è accusata di truffe ed estorsioni che hanno colpito numerosi residenti di Roma e dei suoi dintorni. A seguito di approfondite investigazioni da parte della Polizia di Frontiera di Fiumicino, coordinata dalla Procura di Roma, sono state arrestate dodici persone e una è attualmente ricercata. I dettagli di queste operazioni rivelano la complessità del sistema messo in atto da questo gruppo criminale.
Quello che si svela è un modus operandi tanto scaltro quanto devastante. Il gruppo, per attirare le vittime, pubblicava annunci online offrendo servizi di spurgo fognario, spacciandosi per esperti nel risolvere emergenze. Una volta che le vittime si trovavano a dover far fronte a veri problemi legati agli scarichi, la situazione degenerava rapidamente. Gli operai, spesso scelti in base alla loro predisposizione a operare in modo illegale, avrebbero chiesto pagamenti anticipati di circa 500 euro. Successivamente, con comportamenti ingannevoli, ostruivano gli impianti, causando allagamenti di liquami all’interno delle abitazioni.
La frenesia e il terrore si impadronivano subito delle vittime, che venivano circondate da odori sgradevoli e danni enormi. Di fronte a tale disastro, spesso si vedevano costrette ad accettare interventi urgentissimi, il cui costo lievitava vertiginosamente. Le tariffe erano calcolate in base a grossolani metodi fittizi, e chi osava opporsi si trovava a dover fronteggiare minacce dirette. Questo clima di paura era alimentato dalle abilità intimidatorie degli operai, con un background criminale ben noto.
Le vittime: chi ha subito le conseguenze?
La banda dello spurgo non si è fermata di fronte a nulla, dimostrando una spregiudicatezza che ha colpito un ampio spettro di persone. Tra le vittime, infatti, ci sono anziani in difficoltà, ristoratori in cerca di aiuto, medici, avvocati e persino membri del clero. Questo gruppo ha saputo approfittare della vulnerabilità dei cittadini e della mancanza di competenze nel settore per estorcere somme che superavano svariate migliaia di euro per ogni intervento. Con il passare del tempo, l’organizzazione ha ampliato la sua arena operativa, progettando di espandere le attività anche in altre città italiane. Le stime indicano un giro d’affari oltre il milione di euro l’anno, frutto di attività illegittime ben orchestrate.
Un’indagine che smaschera un impero criminale
L’indagine che ha portato alla disarticolazione di questa organizzazione risale al 2022 ed è iniziata a seguito di oltre 30 denunce ricevute dalle forze dell’ordine. I poliziotti della Polizia di Frontiera hanno rivelato una rete criminale che non dichiarava alcuna fonte di reddito legittima, ma accumulava una quantità impressionante di beni di lusso. Tra gli oggetti sequestrati ci sono stati quasi 100.000 euro in contante, assortimenti di gioielli, diamanti, Rolex costosissimi e un’auto di grossa cilindrata. Le manovre illecite erano talmente diffuse che il Giudice per le Indagini Preliminari di Roma ha emesso, su richiesta della Procura, un totale di 13 misure cautelari. Di queste, 11 indagati sono stati arrestati e 2 posti agli arresti domiciliari. L’inchiesta ha così gettato luce su un sistema di truffe strutturato e opportunista, pronto a colpire chiunque si fosse trovato in situazioni di bisogno.