Un importante cambiamento nell’ambito della parità di genere sta avvenendo in Italia, specialmente nel settore delle aziende. Alpitour SpA, noto nel panorama turistico, ha recentemente reperito l’ambita certificazione Uni/Pdr 125:2022, un passo considerevole che conferma l’impatto positivo delle iniziative messe in atto per l’uguaglianza di genere e la diversità. Con un focus sulla crescita inclusiva e lo sviluppo, il colosso ha ben chiaro l’obiettivo di valorizzare i diritti di tutti, continuando a lavorare per un futuro migliore e più giusto. Ma quali sono i dettagli e le implicazioni di questa certificazione? Andiamo a scoprire.
Il conseguimento della certificazione Uni/Pdr 125:2022 segna un momento cruciale per Alpitour, poiché conferma l’attenzione posta sull’uguaglianza di genere e sulla parità nelle opportunità lavorative. Questo riconoscimento non è solo un marchio da esibire, ma un vero e proprio impegno verso un cambiamento. Il direttore organizzazione di Alpitour World, Christian Catiello, ha sottolineato come questa certificazione non rappresenti la fine di un percorso, ma solo il principio di un cammino che mira a costruire un ambiente di lavoro sempre più rispettoso e inclusivo. La presenza di un numero elevato di donne, pari al 73% della popolazione aziendale, e la rilevante percentuale di donne che ricoprono posizioni chiave, pari al 49%, evidenziano il punto di partenza da cui Alpitour è pronta a scoprire nuovi orizzonti.
La decisione di intraprendere questo percorso è sia un segnale strategico sia una risposta a una necessità crescente nel mondo del lavoro. L’azienda ha pianificato di continuare a migliorare la sua cultura interna, dando vita a programmi e iniziative che supportino le lavoratrici in modo concreto. Ma non è solo una questione di numeri; è fondamentale creare un ambiente che generi proprio un senso di rispetto reciproco. Dossier come questi rafforzano l’idea che chi lavora deve potere contare su opportunità paritarie e un trattamento equo. Eppure, la vera sfida non è solo ottenere la certificazione, ma far sì che essa diventi parte intrinseca delle politiche aziendali di ogni giorno.
Politiche innovative e un centro attento alle diversità
Nel contesto dell’attuazione di politiche che mirano a rendere l’ambiente lavorativo più accogliente e favorevole, Alpitour ha istituito un Comitato Guida. Questo organismo è composto da vari membri provenienti da differenti settori aziendali, e lavora con la Direzione per sviluppare un manuale di comunicazione inclusiva. Il manuale non è solo un insieme di regole, ma rappresenta una linea guida fondamentale per garantire un linguaggio rispettoso e privo di discriminazioni. In un’epoca in cui la comunicazione gioca un ruolo cruciale, l’adozione di un linguaggio inclusivo diventa ancor più importante.
In aggiunta, è stata implementata una Policy di Gestione Risorse Umane-Parità di Genere che dettaglia gli standard e le pratiche a favore dell’inclusione. Questa policy copre vari aspetti legati alla valorizzazione delle diversità, enfatizzando l’empowerment femminile e preservando i diritti di ciascun individuo. Inoltre, il Codice Etico e il Codice di Condotta dell’azienda sono stati aggiornati per riflettere questa nuova direzione.
È significativo notare come Alpitour non abbia solo intenzione di mantenere questa politica, ma si sta impegnando attivamente a prevenire abusi e molestie sul posto di lavoro. Con procedure di segnalazione per comportamenti inappropriati e programmi formativi per il rientro al lavoro dopo la maternità, il colosso del turismo punta a costruire un ambiente di lavoro che contrasti ogni forma di violenza o discriminazione, affrontando così una problematica attuale e spesso trascurata.
Iniziative che fanno la differenza
Alpitour non si limita a ottenere certificazioni; l’azienda ha anche avviato una serie di progetti concreti tesi a garantire non solo la parità ma anche il benessere dei dipendenti. Le iniziative prevedono attività formative per facilitare il rientro delle madri nel mondo del lavoro, insieme a politiche sostanziose sul congedo parentale. La sensibilizzazione sui pregiudizi di genere, attraverso workshop dedicati, è un altro elemento fondamentale in questo processo.
Parte dell’impegno è anche l’alleanza con Valore D, un’associazione che promuove l’inclusione come chiave per la crescita e lo sviluppo aziendale. La collaborazione con simili organizzazioni non solo arricchisce il portafoglio di iniziative, ma crea anche un approccio intersettoriale che favorisce un cambio culturale significativo. Questa visione evolutiva è cruciale per garantire che la parità di genere non sia un obiettivo da raggiungere, ma un valore da vivere quotidianamente.
La certificazione UNI PdR 125: cos’è e perché è così importante
La UNI PdR 125 è una certificazione che certifica, come è facile intuire, il rispetto della parità di genere all’interno delle organizzazioni. Ma non è solo un timbro; offre anche un modello strutturato per monitorare e migliorare l’equità di genere nel contesto lavorativo. Questa prassi indica indicatori specifici, noti come Key Performance Indicator , su sei aree di valutazione che riflettono l’inclusività di un’organizzazione.
Tra queste aree troviamo cose come la governance, la cultura aziendale, le opportunità di crescita per le donne e l’equità nella retribuzione. Ogni aspetto ha un peso percentuale nella valutazione complessiva, contribuendo alla misurazione della situazione attuale dell’organizzazione. Ma non è tutto; è previsto che per ottenere la certificazione, un’organizzazione debba conseguire almeno un 60% di punteggio totale, dimostrando così il suo impegno e le sue politiche pro-attive sul tema.
La validità di questa certificazione è triennale, ma viene monitorata annualmente per garantire che le aziende non si adagi sull’alloro e continuino a perseguire i miglioramenti necessari. In un contesto in cui il mondo del lavoro sta evolvendo, mantenere un focus sulla parità di genere e i diritti umani diventa sempre più cruciale, non solo in Italia, ma in tutto il pianeta.