A partire dal 1 gennaio 2025, l’ecosistema delle email su Windows subirà un grande cambiamento. Microsoft ha annunciato che gli utenti non potranno più sfruttare l’app Posta e Calendario. Invece, tutti dovranno adattarsi alla nuova app Outlook, che sarà l’unico modo per gestire le comunicazioni via email nei sistemi operativi Windows 10 e 11. Con una transizione in vista, ciò che gli utenti devono sapere è tanto: dalle nuove funzionalità a quelle che mancheranno.
A partire dal primo giorno del nuovo anno, l’applicazione Posta e Calendario cesserà di esistere, costringendo gli utenti a muoversi verso il rinnovato Outlook. Microsoft ha chiarito, tramite dei portavoce, che la nuova app non si configura semplicemente come un aggiornamento ma come un cambiamento radicale. La nuova versione di Outlook è, in effetti, una sorta di “web wrapper” basata su Outlook.com. Anche se inizialmente molte persone potrebbero pensare che si tratti solo di una riproposizione della vecchia app, i dettagli suggeriscono che ci sono sia vantaggi che inconvenienti.
Nonostante sia stata progettata per sostituire l’app precedente, una parte significativa degli utenti ha espresso delusione per il fatto che alcune delle funzionalità che conoscevano e amavano non saranno replicate. Ciò ha reso il passaggio un po’ problematico per certi versi. Con l’arrivo della nuova app Outlook, ci si aspetta una serie di nuove funzionalità e miglioramenti, anche se ci sono delle limitazioni iniziali che gli utenti dovranno affrontare, incluso il supporto parziale per i file PST, ovvero i famosi “Personal Storage Table”.
File PST: il supporto che tarda ad arrivare
Una delle novità più attese da chi utilizza frequentemente Outlook è il supporto formale per i file PST. Questa è una funzione essenziale per molti utenti abituati a gestire archivi di email, eventi di calendario e contatti. Tuttavia, ci sono delle notizie sia buone che cattive riguardo a questo. Dovremmo aspettarci che, entro gennaio 2025, Microsoft avrà integrato il supporto preliminare, permettendo agli utenti di accedere solo alle email. Ciò significa che gli archivi di contatti o eventi di calendario non saranno disponibili, spostando il recupero di tali dati a una data futura non definita.
È probabile che questa limitazione non verrà ben accolta dai fan della vecchia app. Infatti, l’incapacità di accedere facilmente a dati cruciali come contatti e appuntamenti potrebbe frustrarli nel lungo periodo. Nel frattempo, la roadmap di Microsoft suggerisce che ci saranno aggiornamenti sul supporto ai file PST e relative funzionalità nel corso dei mesi, ma senza date definitive è difficile prevedere concretamente quando i problemi verranno risolti.
Alternative all’orizzonte: cosa fare se Outlook non fa per te
Con la chiara transizione a Outlook e le sfide evidenti che essa comporta, gli utenti potrebbero cominciare a cercare valide alternative. Per fortuna, nel panorama della gestione delle email ci sono opzioni interessanti. Ad esempio, Mozilla Thunderbird, un client di posta elettronica open source, ha guadagnato una reputazione piuttosto solida negli anni. Questo software è apprezzato per la sua flessibilità e aderenza alle necessità di una vasta gamma di utenti.
Non solo Thunderbird offre un’interfaccia user-friendly, ma anche la possibilità di personalizzare l’esperienza con add-on e plug-in, che consente di abilitare funzionalità addizionali. Quindi, mentre la transizione verso Outlook si avvicina, è una buona prassi considerare queste alternative, almeno come un’opzione di backup, nel caso in cui la nuova app di Microsoft non soddisfi le aspettative o le esigenze degli utenti.
La situazione attuale presenta una panoramica complessa: un’evoluzione inevitabile per gli utenti Windows che, alla ricerca di una nuova strategia di gestione delle loro email, dovranno presto decidere come procedere di fronte alla definitiva chiusura di Posta e Calendario.