Scadenze fiscali dicembre 2024: tutto quello che devi sapere su Irpef, Ires, Imu e concordato biennale

Le scadenze fiscali di dicembre 2024 sono cruciali per i contribuenti italiani, con date importanti come il 2 e il 16 dicembre, che richiedono attenzione per evitare sanzioni e complicazioni.
Scadenze fiscali dicembre 2024: tutto quello che devi sapere su Irpef, Ires, Imu e concordato biennale - (Credit: quifinanza.it)

Le scadenze fiscali di dicembre 2024 potrebbero sembrare solo una serie di numeri e date, ma in realtà rappresentano un’importante opportunità di conformità per i contribuenti italiani. Che tu sia una persona fisica o un imprenditore, è fondamentale avere sempre sotto controllo le varie scadenze per evitare sanzioni e complicazioni. In questo articolo, esploreremo le principali scadenze fiscali di questo mese, svelando i dettagli più importanti che non puoi permetterti di trascurare.

Il 2 dicembre è una data cruciale per il versamento di diverse imposte. I soggetti obbligati devono fare i conti con l’imposta di bollo legata alle fatture emesse nel terzo trimestre del 2024. L’originale termine del 30 novembre è stato posticipato a causa della coincidenza con il sabato. Questo significa che per chi non supera l’importo di 5.000 euro nei primi due trimestri, il pagamento può essere unito e saldato nello stesso giorno. È quindi un momento chiave per chi deve uniformarsi a queste disposizioni.

Ma non finisce qui. Sempre il 2 dicembre, le scadenze comprendono anche il secondo acconto Irpef e Ires, oltre a quei piccoli contributi come le imposte sostitutive, che sono dettagli dignitosi per le aziende. Per le società di persone e per i soggetti che aderiscono all’Ires con esercizio coincidente con l’anno solare, questo è il giorno da appuntare. Dunque, ogni elemento è da tenere in considerazione, perché anche le piccole omissioni possono comportare sanzioni importanti.

E non dimentichiamoci dei distributori di carburante, che devono anche inviare telematicamente a partire dal 2 dicembre i corrispettivi per le cessioni di benzina e gasolio del mese di novembre. Pertanto, il carico fiscale sembra davvero pesante, e prepararsi in anticipo potrebbe fare la differenza.

Il concordato preventivo e altre scadenze da non perdere

Ma ciò che accade dopo il 2 dicembre non è affatto meno importante. La nuova finestra per l’adesione al concordato preventivo biennale si chiude il 12 dicembre. Questa opportunità è fondamentale per i contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale . Attraverso questo accordo, si ha l’opportunità di mettersi in regola mediante una dichiarazione integrativa, a condizione che non comporti riduzioni del debito d’imposta o sfruttamenti indebiti del credito. È una misura strategica, intendiamoci, escogitata dal governo per riportare alla luce le entrate nelle attività d’impresa e nei lavori autonomi.

Successivamente, il 16 dicembre segna una serie di importanti scadenze. È il giorno in cui i contribuenti devono pensare al saldo IMU, che include eventuali conguagli dovuti a variazioni delle aliquote comunali. Non solo, anche i soggetti IVA sono chiamati a emettere e registrare le fatture differite legate ai beni e ai servizi resi nel mese di novembre. Tuttavia, a prescindere dal settore, anche la Tobin Tax deve essere versata dalle banche e da altri intermediari finanziari entro la stessa data. Insomma, una vera e propria corsa contro il tempo.

Ultime opportunità e altri impegni entro la fine dell’anno

Arrivando verso la fine di dicembre, la situazione fiscale non si è ancora placata. Il 20 dicembre segna la scadenza per il versamento dell’ottava rata del ravvedimento operoso speciale. Questa è l’ultima possibilità di regolarizzare le violazioni commesse fino al 31 dicembre 2021 con una multa ridotta a un ventesimo del minimo. Va sottolineato che gli interessi al 2% annuo devono essere calcolati. È un’opportunità che in molti potrebbero voler sfruttare, visto il vantaggio economico.

Non dimentichiamo, poi, il 31 dicembre, una data che porta con sé numerosi adempimenti. I proprietari di auto con bollo scaduto a novembre devono provvedere al pagamento. Un’opzione che vale anche per il superbollo, applicato sugli autoveicoli con potenza superiore ai 185 kW. Inoltre, le aziende in cerca di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria hanno tempo fino al 31 dicembre per presentare domanda all’Inps, e i proprietari di almeno cinque cavalli da corsa hanno l’obbligo di registrarsi se intendono applicare l’Iva ordinaria sui premi. Insomma, un mese così denso di scadenze fiscali è un’atmosfera irripetibile in cui la puntualità può davvero fare la differenza.

Dunque, con scadenze che si avvicinano rapidamente, chi si occupa della gestione fiscali nella tua impresa o nel tuo bilancio personale farebbe meglio a prepararsi in modo adeguato per affrontare il periodo festivo, che, da un lato è dedicato a celebrare, dall’altro deve vedere il dovuto rispetto delle norme fiscali. Ogni giorno potrebbe rivelarsi fondamentale per evitare grattacapi futuri.