Incendio Tor Cervara: fumi tossici ancora pericolosi. Gualtieri sotto accusa, si chiede intervento Prefetto.

Un evento preoccupante ha scosso il quartiere di Tor Cervara e La Rustica: un incendio ha devastato il capannone di un ex istituto poligrafico occupato da famiglie di etnia rom. A distanza di una settimana dall’accaduto, non solo i fumi tossici continuano a evidenziarsi nell’aria, ma cominciano a sollevare allarmi sia tra i residenti della zona che tra le autorità locali. La situazione ha spinto una delegazione di Fratelli d’Italia a recarsi sul posto per farsi un’idea della gravità della situazione.

Un’esplorazione sul campo è stata effettuata da alcuni rappresentanti politici locali. In particolare, tra i presenti si è notato Giovanni Quarzo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio, accompagnato da Daniele Rinaldi, consigliere del V Municipio, Luca Scerbo, capogruppo in IV Municipio, e Piergiorgio Benvenuti, responsabile per l’ambiente di FdI a Roma. Questo sopralluogo va a segnalare non solo l’inquietudine della comunità, ma anche la volontà di prendere in mano la questione da parte di esponenti politici.

Giovanni Quarzo ha espresso in maniera abbastanza diretta le sue preoccupazioni, rimarcando l’incapacità dell’amministrazione Gualtieri nella gestione delle situazioni di degrado. Ha messo in evidenza come la scarsa attenzione di Roma Capitale riguardo le zone periferiche potrebbe sembrare un problema corrente, chiedendo a gran voce interventi rapidi e incisivi, persino coinvolgendo il prefetto per cercare di risolvere l’emergenza.

“Disastro ambientale annunciato”: la posizione dei consiglieri

Non solo Quarzo, ma anche Daniele Rinaldi ha lanciato un grido d’allarme. Ha descritto l’incendio come un “disastro ambientale annunciato”, su cui molti si dovrebbero interrogare. Secondo lui, le occupazioni abusive e il traffico illegale dei rifiuti nelle zone del IV e V Municipio sono fenomeni da tempo noti e purtroppo estremamente dannosi per la salute dei cittadini. E non è tutto; Rinaldi ha già individuato la necessità di una commissione per la trasparenza. Quest’organo dovrebbe analizzare le azioni intraprese dai presidenti municipali e monitorare ogni ordinanza emessa per il contrasto a questi problemi molto gravi.

La preoccupazione si allarga, infatti, anche ai cittadini che ogni giorno vivono in queste aree. La presenza di fumi tossici nell’area è diventata un tema di discussione non solo tra i politici, ma anche tra gli abitanti locali, i quali temono per la propria salute e quella dei bambini.

Impatti ambientali e richieste di intervento

Luca Scerbo non è rimasto in silenzio riguardo alla questione. Al contrario, ha denunciato che i fumi tossici sono tuttora visibili e avvertibili dopo una settimana dall’incendio. Le sue affermazioni si sono fatte forti, sottolineando come la situazione sia grave e la risposta da parte delle amministrazioni municipale e comunale possa risultare, per molti, inadeguata. Non è solo una questione di disagio; si tratta di un allarme genuino riguardo la salute dei cittadini.

Dunque, Piergiorgio Benvenuti ha chiuso il cerchio su questa questione ambientale, sottolineando l’impatto dell’incendio. Ha portato alla luce come i fumi tossici stiano raggiungendo addirittura zone lontane come Marconi, Portuense, Ostia e Acilia. Secondo Benvenuti, è fondamentale un’azione immediata, non solo per spegnere completamente i resti dell’incendio, ma anche per garantire la bonifica della zona, affinchè la salute e la sicurezza della comunità non vengano più compromesse.

La situazione è delicata e merita di essere monitorata con attenzione. I cittadini, i politici e le autorità competenti si trovano ora a un bivio. Sarà interessante vedere quali saranno i passi futuri in questa vicenda che tocca la vita quotidiana di tante persone.