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Benedetta Tv – Dinner Club: perché meno puntate sono meglio

Da qualche giorno su Amazon Prime Video è sbarcata la terza stagione di Dinner Club, il docu-reality che porta celebri personalità a scoprire i segreti della cucina italiana, guidati dal famoso chef Carlo Cracco. Questa edizione, però, porta con sé una ventata di novità che cambia le regole del gioco. Scopriamo insieme cosa ci riserva questa nuova delle avventure culinarie e degli incontri stravaganti, un mix di divertimento e gastronomia nel bel paese.

Questa stagione di Dinner Club introduce una formula inedita. A differenza delle precedenti, dove Carlo Cracco faceva visita ai suoi ospiti in solitario per ogni regione, in questa occasione abbiamo un trio di celebrità che intraprende il viaggio insieme. Le star, che metteranno alla prova le loro abilità culinarie, sono costrette a lavorare in sinergia. La cena finale questa volta è un evento unico, con i partecipanti che si alterneranno nel preparare i piatti e a servire gli invitati, tra cui figurano due ex partecipanti e un ospite speciale potenzialmente per le prossime edizioni. Questa mossa ha ridotto il numero di episodi da sei a quattro, ma allo stesso tempo ha puntato a risolvere un problema della stagione passata: l’incapacità recitativa di Cracco.

Un cast di star: chi sono i partecipanti

Il cast di questa edizione è, come si suole dire, “da serie A”. Insieme a Cracco ci saranno nomi noti come Christian De Sica, Rocco Papaleo, Emanuela Fanelli e per rendere le cose ancora più interessanti, anche Antonio Albanese e Sabrina Ferilli, che rappresentano le stagioni passate. Ma la vera sorpresa è Corrado Guzzanti, invitato come ospite speciale. La presenza di tali personalità è un sogno per qualsiasi programma di intrattenimento tv. Non è più una novità che le celebrità partecipino solo quando hanno qualcosa da promuovere, e anche in quel caso, la loro partecipazione non è mai del tutto entusiasta.

La chiave per riunire così tanti nomi di spicco è semplice: compensi stratosferici. Amazon, leader globale nel settore, non ha problemi di budget e questo ha stravolto il mercato dell’ospitata in tv. Tuttavia, la bravura di Cracco, il quale è ben noto per la sua cucina ma non tanto per le sue doti di intrattenitore, rischia di compromettere questo prestigioso cast.

Carlo Cracco: un grande chef ma non sempre un grande intrattenitore

Sulle abilità culinarie di Carlo Cracco non c’è nulla da eccepire. È un grande chef, senza ombra di dubbio. Tuttavia, di fronte alla telecamera, le cose cambiano. La sua rigidità e mancanza di empatia si fanno notare. Anche quando tenta di essere spiritoso, il suo approccio riesce solo a far sembrare imbarazzante ogni sua battuta, simile a quelle di un nonno un po’ confuso durante una cena. Già nella seconda edizione Paola Cortellesi aveva cercato di bilanciare l’inespressività di Cracco, ma non senza difficoltà.

In questa nuova stagione, essendo i viaggi collettivi, Cracco ha meno spazio per creare situazioni imbarazzanti, e così gli altri partecipanti riescono a coinvolgerlo in momenti divertenti durante il viaggio. Con il passare del tempo, il legame tra gli artisti cresce e di conseguenza l’atmosfera della cena finale, sollecitata dall’allegria e dall’inevitabile grado di “alco-energia” presente. Ogni episodio diventa più divertente e coinvolgente del precedente, aprendosi ad una narrativa che ricorda quella delle migliori fiction. Resta da vedere se questo sarà sufficiente per assicurare altre edizioni di Dinner Club.

Gli ascolti tv: un’evidente competizione

La serata di ieri in tv ha mostrato una situazione piuttosto deludente. Raiuno e Canale 5 si sono battuti per il primo posto, registrando rispettivamente il 17.8% e il 17.5% di share. Ma ciò che colpisce è la differenza significativa nel numero di telespettatori, con L’Amica Geniale che ha sbaragliato il Grande Fratello di quasi un milione di spettatori. Nessuno dei programmi ha raggiunto la soglia del 20%, e Raidue ha visto il suo show con Ale e Franz relegato a solo 780mila spettatori e un modesto 4.2%. Come sta quasi succedendo da diverso tempo, la comicità in tv sembra calorie sempre più penalizzata.

La questione è particolarmente interessante quando si considerano gli sforzi delle reti nel collocare show simili nella stessa fascia oraria. Non si è più negli anni ’90 dove i canali avevano appuntamenti fissi per fidelizzare il pubblico, frazionare ulteriormente i target oggi pare non sia la strategia più efficace, anzi sembra quasi autolesionista.

La lotta tra ospiti: un fattore determinante per il successo

Il calo d’ascolti di Raidue può essere attribuito, e non a torto, alla scelta dell’ospite d’onore di ieri sera. Nei Gialappi la co-conduttrice era Serena Rossi, una figura che ha dato il suo contributo alla comicità; d’altro canto, Ale e Franz hanno ospitato Valeria Marini, che per molti, è ormai una sorta di tormentone negativo. Valeria è spesso vista come una figura controversa nel panorama dello spettacolo italiano, la sua presenza ha fatto parlare e certamente genera sentimenti contrastanti.

Ripetere frasi come “baci stellari”, slogan che ha utilizzato anche nel backstage della puntata, non ha giovato alla sua immagine. È chiaro che le scelte di casting sono fondamentali per la riuscita di un programma. La presenza di ospiti che sanno intrattenere è un valore aggiunto; su questo non ci sono dubbi. Chi è quella mente geniale che ha pensato che Valeria Marini potesse portare un tocco di brillantezza all’interno di un programma comico? Una decisione quantomeno discutibile.

Il duello nel preserale: eredità vs ruota della fortuna

Quando si parla di preserale, i risultati del confronto tra Raiuno e Canale 5 invece rivelano un certo equilibrio. È significativo perché L’Eredità è da anni un’anomalia nel panorama televisivo italiano, essendo da sempre senza rivali. Con l’arrivo di Gerry Scotti a condurre La Ruota Della Fortuna le cose sembrano cambiare. Marco Liorni che dirige L’Eredità è sicuramente un conduttore capace, ma Gerry Scotti porta con sé un’aura e un carisma decisamente unici.

Questa sfida in corso tra i due format si preannuncia avvincente. Entrambi richiamano un pubblico affezionato e se la competizione continua a crescere, i telespettatori non possono che beneficiare di una maggiore varietà offerta dai vari programmi televisivi. Il cambiamento è nell’aria e il duello tra L’Eredità e La Ruota Della Fortuna non farà che rendere l’intrattenimento pre-serale ancora più interessante.

Martina Georgi

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