Martedì 10 dicembre sarà una data da segnare sul calendario per tutti gli appassionati di cultura e storia. Infatti, si terrà l’attesa presentazione delle medaglie del Millenario della dedica della Chiesa di Santa Maria. Questo evento, che si svolgerà all’interno dell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, non solo anticipa il millenario della storica abbazia, ma rappresenta anche un momento di grande significato per la comunità locale e non solo.
Il convegno del 10 dicembre promette di essere un’occasione unica per riunire diverse personalità del panorama culturale e istituzionale. Tra i partecipanti, ci sarà il sindaco di Grottaferrata, Mirko Di Bernardo, insieme a Elisabetta Scungio, Direttore regionale Musei nazionali Lazio. L’evento, molto atteso da tutti, inizierà con i saluti istituzionali di Padre Francesco De Feo, attuale Egumeno dell’Abbazia di San Nilo e avrà come moderatrice la giornalista Maria Teresa Tamassia. L’attenzione si concentrerà, in particolare, sull’intervento di Maria Sole Cardulli, Direttore dell’Abbazia, che parlerà della Medaglia del Millenario, mettendo in risalto il significato di questo prezioso oggetto simbolico.
Ma l’evento non si limiterà a questo, poiché ci saranno altri interventi significativi da parte di esperti numismatici e storici, come Umberto Moruzzi, Presidente Numismatici Italiani Professionisti, e Andrea Cavicchi, Coordinatore del Comitato Numismatico Italiano. Non mancheranno neppure i rappresentanti del mondo editoriale e del marketing numismatico, quali Alberto D’Andrea e Luigi Candiani. Nicola Ferrante, Presidente del Comitato Organizzativo del Millenario, illustrerà, inoltre, il programma delle celebrazioni, mentre Stefano Bertuzzi, Segretario del Comitato, chiuderà i lavori con delle riflessioni sull’importanza della celebrazione. Insomma, un evento ricco di contenuti e spunti di riflessione.
Medaglie: un’opera d’arte da scoprire
Uno degli aspetti più affascinanti dell’evento sarà la presentazione delle Medaglie che celebrano il Millenario. Queste medaglie, progettate dall’artista Loredana Pancotto, non sono solo un semplice omaggio, ma un vero e proprio capolavoro. Sul lato anteriore si può vedere un dettagliato affresco del Domenichino, che fa parte della Cappella Farnese della chiesa di Santa Maria. La figura di San Bartolomeo, raffigurato in un momento di ispirazione, dialoga con l’architetto Annibale Carracci mostrando il progetto della chiesa.
Ma c’è di più; il rovescio della medaglia è diviso in tre sezioni che raccontano la storia della chiesa. Nella parte alta, spicca la scritta “Consacrazione della Chiesa di S. Maria di Grottaferrata + 1924 – 2024 +”, accompagnata dagli stemmi del Monastero Esarchico e della Città di Grottaferrata. Scendendo nella parte centrale, troviamo una riproduzione del pavimento cosmatesco ancora presente all’interno della chiesa, un elemento architettonico che ha segnato la bellezza dell’intero edificio. L’ultima sezione mostra due chiavi incrociate, che simboleggiano la costruzione del nuovo edificio, con una dedica speciale a Papa Leone XIII. In sostanza, ogni dettaglio racconta una parte importante della storia di Grottaferrata.
Le parole del sindaco e storia dell’abbazia
Il sindaco Mirko Di Bernardo ha espresso tutto il suo entusiasmo per questo evento che promette di avere una risonanza ben maggiore di quello che si possa immaginare. Lui, infatti, è molto consapevole dell’importanza che questo appuntamento avrà non solo per la città ma anche per il contesto internazionale, poiché nel 2025 coinciderà con l’Anno giubilare di Papa Francesco. La data del 17 dicembre sarà, quindi, un altro momento di celebrazione per il Millenario della Chiesa di Santa Maria, che fa parte del complesso monumentale dell’Abbazia, fondata nel lontano 1004 da San Nilo di Rossano.
Non è solo una celebrazione, ma anche un momento per riconoscere l’importanza storica dell’Abbazia di San Nilo. Questo luogo, risalente all’epoca bizantina, è oggi l’ultimo dei monasteri che un tempo si trovavano nel sud Italia e perfino a Roma. Fondamentale è la data della sua consacrazione, avvenuta nel 1024. Ciò che rende particolare l’Abbazia è la sua unicità; è stata costruita ben cinquanta anni prima dello Scisma tra Roma e Costantinopoli, mantenendo sempre viva la comunione con il Vescovo di Roma. Questo è un segno di come la tradizione bizantino-greca e la folklore monastica orientale siano stati preservati attraverso i secoli, rendendo il sito un luogo di grande valore culturale e spirituale.
Un evento imperdibile che mette in luce non solo la ricchezza culturale della chiesa, ma anche il vibrante legame tra passato e presente che caratterizza Grottaferrata.