Invalidità civile sospesa: come agire in questa situazione speciale

L’INPS avvisa i beneficiari delle prestazioni per invalidità civile sulla sospensione delle erogazioni per chi non ha comunicato la propria situazione reddituale, invitando a regolarizzare la posizione.
Invalidità civile sospesa: come agire in questa situazione speciale - (Credit: www.lavoroediritti.com)

L’INPS ha recentemente rilasciato un’importante informativa, il Messaggio n. 4097 datato 4 dicembre 2024, riguardante il destino di alcuni beneficiari delle prestazioni economiche legate all’invalidità civile. In questo ambito, la sospensione delle erogazioni è un tema caldo che riguarda coloro che non hanno rispettato l’obbligo di comunicare la propria situazione reddituale, come previsto dalla normativa in vigore. Questo avviso, inviato tramite raccomandata A/R, è un chiaro segnale: i cittadini sono invitati a rimediare alla loro situazione per evitare di perdere definitivamente i benefici a cui hanno diritto. Scopriamo insieme i dettagli di quanto accaduto e come agire.

L’invalidità civile è uno strumento essenziale di supporto economico e sociale pensato per le persone che affrontano disabilità, siano esse fisiche o psichiche. Questi limiti possono rendere difficile o addirittura impossibile la possibilità di lavorare o di condurre una vita normale. Perciò, l’obiettivo è offrire assistenza a chi, a causa delle proprie condizioni, ha bisogno di aiuto per vivere. Le prestazioni disponibili variano e includono dall’assegno mensile di assistenza alla pensione di inabilità, fino alle pensioni destinate a ciechi e sordi civili. Ma come si fa a ottenerle?

Per accedere a tali forme di sostegno, i richiedenti devono rispettare requisiti medici e reddituali ben definiti, oltre a mantenere in regola persino la documentazione necessaria secondo quanto stabilito dalla legge. Importante è il vincolo dei limiti di reddito, che di fatto implica che il beneficiario deve attestare ogni anno di non superare la soglia prevista. Inoltre, un altro aspetto cruciale per alcune categorie di beneficiari è quello di comunicare la propria situazione economica all’INPS, specialmente se la dichiarazione dei redditi non è stata presentata all’Agenzia delle Entrate.

Invalidità civile sospesa: ecco il motivo

Il Messaggio n. 4097 dell’INPS ha messo in evidenza l’avvio dei procedimenti di sospensione di alcune prestazioni di invalidità civile. Ciò è accaduto a chi non ha rispettato l’obbligo di comunicare la propria situazione reddituale per l’anno 2020. Di per sé, questo rinvio è richiesto dall’articolo 35, comma 10-bis del Decreto-Legge n. 207/2008, che si applica a prestazioni come la pensione di inabilità, l’assegno mensile di assistenza e le pensioni per ciechi e sordi civili.

Secondo le verifiche condotte dall’INPS, molti beneficiari di queste prestazioni risultano inadempienti, non avendo fornito informazioni sui propri redditi personali calcolabili ai fini IRPEF. Questo è senza dubbio un requisito fondamentale affinché si possa continuare a ricevere le erogazioni. Pertanto, l’INPS ha proceduto all’invio di preavvisi di sospensione, sempre tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Importante sottolineare che questa sospensione non equivale a una revoca definitiva, bensì rappresenta una prima fase per stimolare i cittadini a regolarizzare la loro situazione. Tuttavia, la rapidità di azione è cruciale per non rischiare l’interruzione permanente dei benefici.

Come ripristinare la prestazione sospesa

Per coloro che hanno ricevuto il preavviso di sospensione, la prima cosa da fare è comunicare quanto prima la propria situazione reddituale all’INPS. Ecco i passaggi pratici per procedere in questo senso.

Il primo passaggio è accedere all’area personale “MyINPS” sul sito web ufficiale dell’INPS. Qui, i beneficiari possono inviare le comunicazioni necessarie sui redditi. È fondamentale possedere un’identità digitale valida: si può optare per SPID , la Carta Nazionale dei Servizi o la Carta d’identità elettronica .

La navigazione dovrebbe seguire il percorso: “Pensione e Previdenza”, “Domanda di Pensione”, per poi passare alle aree tematiche proporzionate. L’ultima tappa è nella sezione dedicata alla “Variazione pensione” dove si trova la voce “Ricostituzione reddituale per sospensione art.35 comma 10-bis D.L. 207/2008”. Ogni passaggio è essenziale per garantire che tutto sia in ordine.

Se qualcuno non si sente confidente nell’utilizzo di queste piattaforme online, può sempre fidarsi degli Istituti di patronato oppure degli intermediari abilitati. Questi ultimi forniscono supporto gratuito, aiutando a completare la domanda di ricostituzione reddituale e inoltrando la documentazione necessaria all’INPS.

Va notato che rispettare le scadenze indicate nel preavviso ricevuto è essenziale. Qualora il beneficiario non rispetti i tempi stabiliti, potrebbe trovarsi di fronte a gravi conseguenze come la sospensione definitiva o addirittura la revoca della prestazione. Sarà necessario, quindi, fornire i dettagli sui redditi dell’anno in questione in modo consono.

L’importanza di mantenere aggiornata la propria posizione

La sospensione delle prestazioni dovuta alla mancata comunicazione della situazione reddituale evidenzia come sia rilevante la necessità di mantenere aggiornate le informazioni fiscali e amministrative. Sebbene tali adempimenti possano sembrare un complicato labirinto burocratico, è cruciale rispettarli per garantire il proseguimento di misure di supporto significative.

Pertanto, è raccomandabile che tutti i beneficiari esaminino con attenzione le comunicazioni pervenute dall’INPS e, in caso di incertezze, contattino quanto prima il loro patronato di fiducia o gli uffici dell’Istituto stesso. Agire prontamente rappresenta l’unico modo per assicurarsi che non ci siano interruzioni che potrebbero mettere a rischio la stabilità economica delle persone interessate.