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Linux 6.11: fine del supporto ufficiale – Scopri cosa cambierà!

Linux 6.11 dice addio: termina il supporto per una versione storica del kernel

Il mondo di Linux sta sempre in fermento. Con l’annuncio della fine del supporto per il kernel 6.11, è il momento giusto per esplorare le novità e i cambiamenti che ci aspettano. Gli sviluppatori consigliano di aggiornare al più presto alla nuova versione, il 6.12, considerato il supporto di lungo termine. Scopriamo insieme cosa comporta questo cambiamento e quali novità porta la nuova release.

Il kernel Linux 6.11 è stato ufficialmente dichiarato EOL, che sta per End of Life, e ciò significa che non riceverà più aggiornamenti, nemmeno di sicurezza. Questa versione non era parte della categoria LTS, o Long Term Service, e ha avuto una vita relativamente breve. Rilasciato a settembre di quest’anno, il kernel ha beneficiato per circa due mesi di supporto ufficiale. La versione finale è stata la 6.11.11 e ora l’archiviazione delle sue funzionalità è a portata di mano. Al suo rilascio, ha incluso notevoli aggiornamenti, come il supporto per driver Bluetooth e WiFi per i chip Qualcomm. Inoltre, ha introdotto miglioramenti per le piattaforme x86, con nuove funzionalità utili per la gestione della memoria.

Non pare che ci si possa lamentare dell’innovazione apportata, ma è tempo di voltare pagina. In effetti, i contributi di Greg Kroah-Hartman e altri sviluppatori continueranno con la nuova versione, mentre il periodo di manutenzione non sarà più attivo per il 6.11. Il messaggio per gli utenti è chiaro: è indispensabile aggiornare alla versione successiva per mantenere la sicurezza e la stabilità dei propri sistemi operativi.

Le novità del kernel 6.12

Con il termine del supporto per Linux 6.11, gli occhi si posano sulla versione 6.12. Recentemente rilasciata, questa nuova iterazione porta con sé un vasto assortimento di aggiornamenti e nuove funzionalità. Tra le più rilevanti c’è il supporto “PREEMPTRT”, dedicato all’esecuzione in tempo reale delle operazioni. Questo significa che gli utenti potranno aspettarsi prestazioni superiori in applicazioni che richiedono risposte immediate. Non è tutto, perché il nuovo scheduler “schedext” rappresenta un altro passo avanti significativo, portando con sé un miglioramento nella gestione dei processi.

Inoltre, una novità curiosa è la presentazione della schermata di kernel panic con un codice QR facoltativo. Si tratta di un’evoluzione che può rivelarsi utile per la diagnostica, permettendo l’accesso immediato a informazioni relative al crash del sistema. Per gli utenti di GPU Intel, c’è un bel regalo: la nuova versione ha aggiornato il driver video per supportare appieno queste schede grafiche. Ciò si traduce in prestazioni ottimizzate e funzionalità migliorate per una varietà di applicazioni.

Le aggiunte non si fermano qui. È stato implementato un nuovo strumento su cpuidle, che migliorano la visualizzazione degli stati di inattività, ed è stato integrato il supporto per la coda di comandi virtuale Nvidia per SMMUv3. Tali funzionalità arricchiscono l’ecosistema Linux, rendendolo sempre più versatile e reattivo alle esigenze degli utenti.

Prospettive future: in arrivo Linux 6.13

Sebbene il kernel 6.12 sia attuale e atteso, i lavori non si fermano mai nell’universo Linux. Gli sviluppatori hanno già iniziato a tracciare il percorso per Linux 6.13, la cui launch è attesa per gennaio 2025. Le prime versioni candidate sono già state rese disponibili, anticipando le intenzioni del team di sviluppo. Questa versione, a differenza delle precedenti, si preannuncia con miglioramenti e aggiornamenti significativi in ambito di sicurezza e stabilità.

Con il prolungarsi della vita dei sistemi operativi basati su Linux, si fa evidente l’importanza di mantenere aggiornati i kernel. Gli utenti da parte loro possono aspettarsi continui aggiornamenti e new features, mantenendo così le loro piattaforme sicure e performanti. Con la fine del supporto per Linux 6.11, si aggiunge un altro capitolo nella storia del kernel Linux, che continua a evolversi e adattarsi alle sfide moderne, sempre con l’obiettivo di offrire un software robusto e versatile.

Martina Georgi

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