La visita di papa Francesco a Roma, in occasione del tradizionale omaggio alla statua dell’Immacolata in Piazza di Spagna, ha vissuto momenti di tensione. Le manifestazioni che puntano l’attenzione su questioni sociali e culturali, come la questione della corrida, hanno rischiato di distogliere l’attenzione dalla cerimonia, creando un contesto di crisi che ha richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine. L’accaduto mette in evidenza le sfide di sicurezza che si presentano di fronte a eventi di alta visibilità come quelli legati alla figura del Papa.
Durante l’arrivo del Pontefice, una manifestante spagnola, insieme ad altre tre attiviste, ha cercato di scavalcare la transenna allestita per l’evento, tentando di avventarsi su una delle auto del corteo papale. La rapida reazione della polizia e dei gendarmi ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, bloccando la donna prima che potesse raggiungere il veicolo. Sebbene l’incidente abbia creato un momento di panico, il Papa ha potuto proseguire comunque con il suo programma e ha tributato il suo omaggio con rispetto e devozione come previsto.
Le attiviste, che si sono esibite in un blitz esponendo cartelli con scritte esplicite come “basta benedire le corride” e “la corrida è peccato”, manifestavano contro la tradizione della corrida spagnola. Sono state prontamente condotte negli uffici del distretto Trevi dove la loro posizione è attualmente sotto indagine. La reazione tempestiva della sicurezza ha sollevato commenti favorevoli sul potenziamento e sull’efficacia delle misure di protezione in luoghi di grande affluenza.
Nonostante l’incidente, papa Francesco ha voluto tornare a parlare in modo positivo di Roma. Rivolgendosi ai fedeli, ha messo in luce la presenza dei numerosi cantieri che caratterizzano la città, dichiarando che questi segni di lavoro in corso rappresentano un segno di vitalità e rinnovamento. “In città dappertutto ci sono cantieri: questo provoca non pochi disagi, eppure è segno che Roma è viva, si rinnova e cerca di adattarsi alle esigenze, per essere più accogliente e funzionale” ha affermato il Pontefice durante la cerimonia.
Queste affermazioni, pronunciate ai piedi della statua della Madonna, hanno rivelato la volontà di papa Francesco di trasmettere un messaggio di speranza alla comunità romana. Il Papa enfatizza dunque come la presenza di questi lavori in corso, seppur fonte di disagio, rappresenti il dinamismo e l’anelito al progresso della città eterna.
Quella di oggi non è stata la prima volta che papa Francesco ha subito l’attenzione delle manifestazioni anti-corrida. Già in un’altra occasione, il 25 gennaio scorso, la celebrazione dei Secondi Vespri nella Basilica di San Paolo era stata interrotta da un’irruzione di due attiviste del Peta, che, indossando magliette con la scritta “Stop blessing corridas”, avevano protestato contro la benedizione delle corride durante la cerimonia.
Anche in altre manifestazioni il Pontefice ha dovuto affrontare similari contestazioni. Durante l’udienza generale ad agosto, due manifestanti avevano sollevato cartelli con messaggi contro la corrida. Un episodio simile era accaduto anche il 26 settembre scorso in Lussemburgo, quando un attivista del Peta si era lanciato davanti alla “papamobile”, ma era stato immediatamente fermato dalle forze dell’ordine.
Questi episodi dimostrano come il tema della corrida sia diventato un argomento caldo per le attiviste animaliste, che tentano di attirare l’attenzione su questioni di giustizia animale e sensibilizzazione, spesso incrociando i loro percorsi con quelli di eventi religiosi di grande richiamo.
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