Apple, colosso tecnologico con sede a Cupertino, ha ottenuto una vittoria legale significativa da un tribunale federale brasiliano, bloccando temporaneamente un’ingiunzione emessa dall’autorità antitrust locale. La controversia ruota attorno alla richiesta di modifiche nel funzionamento dello store delle applicazioni, che imponevano ad Apple di consentire ai propri sviluppatori di includere link per metodi di pagamento esterni, più economici rispetto a quelli offerti direttamente nella piattaforma. Questo è solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di battaglie legali che coinvolgono pratiche commerciali di grandi aziende tecnologiche.
L’ingiunzione emessa il 25 novembre dal Conselho Administrativo de Defesa Economica aveva imposto ad Apple di attuare rapidamente una serie di modifiche. L’azienda era tenuta a rimuovere la clausola anti-steering, che proibiva agli sviluppatori di segnalare metodi di pagamento alternativi all’interno delle loro applicazioni. Questa modifica avrebbe avuto un impatto significativo, permettendo agli utenti di fare acquisti in-app senza incorrere nella commissione del 30% imposta da Apple su ogni transazione. Inizialmente, Apple doveva conformarsi a queste richieste entro 20 giorni dall’emissione dell’ingiunzione.
Ma non finisce qui. La decisione del CADE non si limitava alla questione dei pagamenti. L’organo antitrust aveva anche richiesto che Apple consentisse il cosiddetto “sideloading”, ovvero l’installazione di applicazioni iOS da store alternativi. Tale richiesta nasce dalle denunce mosse da Mercado Libre, e per ogni giorno di inadempienza Apple sarebbe stata soggetta a una multa di 250.000 reais, pari a circa 41.000 dollari. L’azienda ha immediatamente presentato ricorso, sostenendo che la complessità delle modifiche richieste non poteva essere gestita in un lasso di tempo così ristretto.
Il giudice federale ha accolto l’appello di Apple, definendo l’ingiunzione “sproporzionata e non necessaria”. Ha motivato la sua decisione sottolineando che modifiche di tale portata richiedono un’analisi più approfondita e discussioni estese. La battaglia legale non termina qui; infatti, il CADE potrebbe decidere di contestare la sospensione emessa dal giudice, mantenendo in vita la questione legale.
Questa situazione non è isolata e ricalca altri casi legali importanti a livello globale. Per esempio, in Europa, la clausola anti-steering è stata al centro di una sanzione record di 1,84 miliardi di euro nei confronti di Apple. Normative come il Digital Markets Act vietano espressamente tali pratiche, suggerendo che il gigante tecnologico potrebbe affrontare ulteriori multe salate se non adeguerà i suoi processi.
Non è solo il mercato brasiliano ad essere il palcoscenico di questa controversia: negli Stati Uniti, Apple è coinvolta in una battaglia legale con Epic Games, nota per la sua lotta contro le commissioni elevate imposte nei giochi. Questo scontro ha aperto la strada a dibattiti più ampi riguardo le pratiche commerciali delle piattaforme tecnologiche e il loro impatto sugli sviluppatori di applicazioni, grandi e piccoli.
Con l’evoluzione delle normative e delle aspettative degli utenti, il panorama legale in cui opera Apple e altri colossi della tecnologia è destinato a cambiare notevolmente. Mentre la disputa legale in Brasile continua, è evidente che le conseguenze di questa battaglia potrebbero influenzare le decisioni future e le pratiche operative nell’ecosistema delle app globalmente.
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