Debito e volatilità, le due anomalie: Roma, Rossi e Bianchi coinvolti

I mercati finanziari affrontano anomalie significative, con una mancanza di volatilità e tensioni politiche globali che influenzano le previsioni economiche e le opportunità d’investimento per il 2025.
Debito e volatilità, le due anomalie: Roma, Rossi e Bianchi coinvolti - (Credit: www.repubblica.it)

I mercati finanziari si trovano attualmente in una fase caratterizzata da un insieme di anomalie che potrebbero avere conseguenze significative sugli investimenti futuri. Monica Defend, a capo dell’Amundi Investment Institute, sottolinea come l’analisi di queste irregolarità possa fornire spunti per il prossimo anno. Con oltre 2.190 miliardi di euro gestiti da Amundi, il focus su ricerche quantitative e analisi macroeconomiche si fa ancora più interessante in un contesto dove le tensioni politiche globali potrebbero cambiare nettamente lo scenario attuale.

L’assenza di volatilità e il suo significato

Negli ultimi anni, i mercati hanno vissuto eventi di grande impatto, come la pandemia e le guerre in Ucraina e Medio Oriente, senza però tradursi in un aumento della volatilità. “La prolungata mancanza di volatilità è una delle anomalie che abbiamo esaminato”, spiega Defend. Sebbene possa essere percepita come una maturità dei mercati, è possibile anche che si tratti di una sottovalutazione dei rischi imminenti. Con i tassi d’interesse che crescono e i debiti pubblici che aumentano in Europa e negli Stati Uniti, è importante prestare attenzione a possibili scossoni del mercato.

Non è una novità che le economie avanzate, come quelle degli Stati Uniti, affrontino sfide legate alla gestione del debito pubblico, penalizzando ulteriormente le spese in infrastrutture e protezione sociale. Sul fronte internazionale, le decisioni politiche che si stanno adottando, in particolare quelle dell’amministrazione Biden, possono influenzare la traiettoria economica, rendendo necessario un monitoraggio attento da parte degli investitori.

Previsioni per il 2025: il ruolo della nuova amministrazione Trump

Nell’outlook di Amundi intitolato “Luci in un mondo in chiaroscuro”, viene esposto un mix di ottimismo e preoccupazione per le prossime mosse della nuova amministrazione Trump. Defend sostiene che l’introduzione di nuovi dazi e il conseguente innalzamento di quelli esistenti avverrà con gradualità. Questo approccio potrebbe essere diverso rispetto al primo mandato di Trump, evidenziando una possibile priorità nel taglio delle tasse, con ripercussioni su mercati e settori.

Le banche centrali, in primis la Federal Reserve, seguiranno con attenzione gli sviluppi della politica fiscale. Nonostante le incertezze che circondano l’indipendenza della Fed dopo le elezioni, si prevede che non ci siano modifiche drastiche che possano minare la reputazione del dollaro come bene rifugio. Gli analisti di Amundi si attendono anche una strategia prudente nelle prossime riunioni della BCE e della Fed, con un eventuale taglio dei tassi ufficiali limitato a 0,25%.

Espansione e diversificazione delle opportunità di investimento

In un contesto economico sempre più frammentato, gli investitori dovranno ampliare la propria analisi oltre i settori tradizionali. In particolare, Defend suggerisce di prestare attenzione a quelle azioni statunitensi che non appartengono alle società con alta capitalizzazione, che hanno visto un significativo incremento di valore durante l’anno. Settori come la finanza, le utility, le telecomunicazioni e i beni di consumo voluttuari in Europa potrebbero rivelarsi interessanti come potenziali investimenti.

Le economie emergenti, in particolare quelle asiatiche, offrono opportunità di crescita robusta grazie a politiche fiscali vantaggiose e una posizione di leadership nella catena di fornitura IT. Paesi come India e Indonesia potrebbero beneficiare meno delle conseguenze protezionistiche, diversificando così le possibilità per gli investitori.

Opportunità nei titoli di Stato e nelle commodity

Amundi stima che vi siano opportunità per rivalutare i titoli di Stato dell’Eurozona, specialmente se la BCE adotta un approccio più accomodante rispetto alla Fed. L’attenzione si concentra anche sulle emissioni societarie, dove l’analisi del rischio può offrire spunti di diversificazione strategica.

In un contesto in cui le commodity e l’oro ricoprono un ruolo fondamentale, Defend avverte che, sebbene ci si aspetti una crescita moderata per l’oro, rimane un asset cruciale in situazioni di incertezza. L’aumento della domanda da parte di Paesi emergenti, come l’Arabia Saudita, in transizione verso una distribuzione più equa della ricchezza, richiederà investimenti in infrastrutture e materie prime.

Con un panorama economico in evoluzione, le scelte strategiche degli investitori distruggeranno le vecchie certezze, aprendo nuove strade. Mentre il mercato si prepara ad affrontare una serie di sfide, la prudenza rimane la regola d’oro per navigare in acque tumultuose.