La capitale italiana si sta preparando a una nuova fase riguardante la gestione dei dehors, quei caratteristici spazi esterni che abbelliscono bar e ristoranti. A seguito del Ddl Concorrenza, atteso questa settimana per l’approvazione definitiva in Senato, le misure straordinarie adottate durante la pandemia di Covid-19 per tutelare l’occupazione dei suoli pubblici stanno per giungere al termine. Questo cambiamento segna un turning point non solo per i locali, ma anche per l’intera città, che ha visto una vera e propria trasformazione nella fruizione degli spazi pubblici.
Durante il periodo di emergenza sanitaria, il governo ha adottato diverse misure per agevolare il distanziamento sociale e rivitalizzare le attività economiche costrette a chiudere i battenti. Tra queste disposizioni, l’estensione dei dehors ha permesso ai ristoratori e ai bar di ampliare gli spazi esterni, offrendo così la possibilità di servire più clienti nel rispetto delle norme imposte. Tanto i romani quanto i turisti sono stati attratti dall’idea di mangiare o bere all’aperto, trasformando i marciapiedi e le piazze in veri e propri ristoranti a cielo aperto. Tuttavia, questa espansione ha portato, nei mesi successivi, anche diverse problematiche.
Col tempo, l’occupazione massiccia di spazi esterni ha iniziato a sollevare preoccupazioni rispetto alla fruibilità del suolo pubblico. In molte zone del centro storico, marciapiedi e strade sono risultate ingombre di tavolini e sedie, creando ostacoli per i pedoni e compromettendo anche la viabilità per i veicoli. Inoltre, non sono mancati casi di strutture abbandonate o in condizioni di degrado che hanno fatto da contorno a un panorama urbano già vulnerabile. Il risultato è stata una crescente insoddisfazione tra i residenti che hanno chiesto misure più severe per garantire il rispetto degli spazi pubblici e la bellezza della città.
A fronte di queste problematiche, il Campidoglio sta lavorando a un nuovo regolamento sui dehors, che si preannuncia più restrittivo. L’approvazione del provvedimento, inizialmente prevista per l’autunno, è slittata a inizio anno prossimo. Il nuovo assetto prevede un periodo transitorio di un anno, durante il quale si stabiliranno norme diverse a seconda della tipologia di dehors: quelli già esistenti beneficeranno di regole più permissive, mentre per le nuove aperture saranno applicate disposizioni più severe.
Il regolamento segmenterà la città in tre zone ben distinte, ciascuna caratterizzata da regole specifiche. La prima area include il sito Unesco e il centro storico, all’interno delle Mura Aureliane, dove le restrizioni saranno più severe. La seconda è dedicata alla città storica semicentrale, mentre infine c’è il suburbio, che comprende le aree periferiche, in cui i gestori dei locali godranno di maggiore flessibilità. Queste scelte mirano a tutelare il patrimonio culturale romano e facilitare al contempo le attività commerciali, creando un equilibrio difficile ma necessario.
Un altro aspetto rilevante del nuovo regolamento sarà l’inasprimento delle sanzioni per coloro che non rispetteranno le nuove regole. Le multe aumenteranno e sono previsti periodi di sospensione per l’attività fino a 15 giorni in caso di violazioni. Le autorità municipali puntano così a contrastare l’abuso degli spazi pubblici e promuovere un uso più rispettoso e decoroso. Questa strategia tutt’altro che semplice ha lo scopo di mantenere Roma bella e vivibile, allineandosi con le crescenti aspettative della cittadinanza in merito alla manutenzione della città.
Con l’avvicinarsi delle date chiave, come il Giubileo 2025, è evidente che la gestione degli spazi pubblici dovrà essere rivista attentamente. Le deroghe sulle norme attuali rappresentano una soluzione temporanea ma non definitiva. L’importante sarà trovare una sintesi valida tra le necessità economiche dei gestori di locali, la vivibilità per i cittadini e la protezione del patrimonio storico della Capitale. La prospettiva futura richiederà un dialogo costante tra Roma Capitale e il governo, per creare un framework normativo che risponda efficacemente alle esigenze di tutti.
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