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Siete pigri e non amate lavarvi? Dall’ospedale di Tokyo arriva la lavatrice umana per pazienti disabili

La Mirai Ningen Sentakuki, tradotta come “lavatrice umana del futuro“, è un dispositivo giapponese innovativo che ambisce a trasformare il concetto di igiene personale. Presentata all’Osaka Kansai Expo nel 2023, questa macchina offre un’esperienza unica di lavaggio e asciugatura, riducendo il tempo necessario per la cura del corpo a soli quindici minuti. Il suo obiettivo non è solo quello di pulire, ma anche di offrire un momento di relax e benessere.

Un progetto futuristico: il funzionamento della Mirai Ningen Sentakuki

Il funzionamento della Mirai Ningen Sentakuki è affascinante, tanto nella sua innovazione quanto nella semplicità d’uso. L’utente entra in una grande capsula trasparente che ricorda una cabina di pilotaggio futuristica. Una volta sistemato all’interno, la macchina inizia a riempirsi parzialmente d’acqua calda, creando un ambiente accogliente. Durante il ciclo di lavaggio, un sofisticato sistema di microbolle d’aria viene attivato tramite onde ultrasoniche. Queste bolle esplodono, generando onde d’urto in grado di rimuovere sporco e impurità dalla pelle e dai vestiti, il tutto senza l’uso di detergenti chimici.

La Mirai Ningen Sentakuki non rappresenta solo un modo per lavarsi, ma introduce un approccio completamente nuovo al concetto di igiene. I sensori integrati riescono a monitorare i parametri vitali dell’utente, come il battito cardiaco e la temperatura corporea. Questo consente alla macchina di regolare automaticamente la temperatura dell’acqua, assicurando così un livello ottimale di comfort durante l’intero processo di pulizia. Negli ultimi anni, la tecnologia per la cura personale ha fatto significativi progressi, e l’integrazione di intelligenza artificiale nella lavatrice umana è un esempio di come l’innovazione possa migliorare il nostro modo di vivere.

Un’esperienza multisensoriale: le fasi del ciclo di lavaggio

Il ciclo completo della Mirai Ningen Sentakuki dura solo quindici minuti e si compone di diverse fasi progettate per garantire un’igiene efficace e un’esperienza di relax. Il primo passo, il pre-risciacquo, dura cinque minuti e consiste in spruzzi d’acqua calda per preparare la pelle al lavaggio. A seguire, l’utente viene immerso in acqua calda per tre minuti, durante i quali il corpo inizia a rilassarsi.

Dopo l’immersione, si attiva la fase di massaggio, in cui getti ad alta pressione e palline massaggianti stimolano la circolazione sanguigna, rendendo l’esperienza ancora più confortevole. A questo punto, entra in gioco il sistema di pulizia: le onde ultrasoniche si attivano per rimuovere lo sporco senza sforzo. Il ciclo termina con un risciacquo finale di due minuti e un’asciugatura di cinque minuti, durante la quale l’aria calda e una luce infrarossa si occupano di eliminare germi e batteri.

Questo approccio combina efficacemente pulizia e benessere, offrendo un’alternativa interessante alle tradizionali pratiche igieniche come docce e bagni.

Riflessioni sul futuro della pulizia personale

La Mirai Ningen Sentakuki non è del tutto un’idea nuova; trae ispirazione da un progetto degli anni ’70 conosciuto come Ultrasonic Bath, sviluppato da Sanyo Electric Co., ora parte di Panasonic Holdings Corp. Sebbene l’originale avesse già accennato a pulizia e massaggio, non poté ottenere il successo desiderato all’epoca. Tuttavia, i progressi della tecnologia moderna, insieme a un crescente interesse per metodi igienici più rapidi e comodi, sembrano favorire una nuova chance per questa invenzione.

Yasuaki Aoyama, presidente di Science Co., ha dichiarato che la Mirai Ningen Sentakuki risponde a un bisogno crescente di soluzioni igieniche in un mondo sempre più frenetico. Con la commercializzazione prevista per il 2025, questo innovativo dispositivo potrebbe segnare l’ingresso di una nuova era nella pulizia personale, con la possibilità di ridurre sensibilmente il tempo dedicato alla cura del corpo.

L’attenzione del pubblico durante le prime presentazioni è stata notevole, dimostrando un forte interesse per questa combinazione di tecnologia e benessere. La lavatrice umana del futuro potrebbe, dunque, diventare una presenza comune nelle case di domani, offrendo un modo rinnovato di affrontare la quotidianità.

Marco Rossetti

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