Stellantis, Imparato: “Italia centrale, piano per fabbriche a Urso”

Stellantis annuncia un piano strategico per l’Italia, focalizzandosi su innovazione e sostenibilità, con Mirafiori al centro delle operazioni e un impegno verso la mobilità elettrica e ibrida.
Stellantis, Imparato: "Italia centrale, piano per fabbriche a Urso" - (Credit: www.repubblica.it)

Stellantis si appresta a presentare un nuovo piano che sottolinea l’importanza dell’Italia nel contesto della sua strategia europea. Jean-Philippe Imparato, a capo della divisione europea dell’azienda automobilistica, ha recentemente anticipato le principali linee guida del progetto. Questo focus non solo evidenzia l’impegno verso il mercato italiano ma anche un orientamento verso l’innovazione, con un occhio attento al futuro della mobilità elettrica e ibrida.

L’importanza dell’Italia nella strategia di Stellantis

Durante un recente incontro con il ministero, previsto per il 17 dicembre, Imparato ha dichiarato l’Italia come un elemento cruciale nel panorama industriale di Stellantis. L’azienda punta a delineare un piano industriale concreto per i propri stabilimenti italiani, in particolare per quello di Mirafiori a Torino. L’intenzione è di portare avanti un approccio chiaro e realistico, come rimarcato dal manager: “Voglio che sia chiaro, non voglio promesse non mantenute”. Questo dimostra un approccio pragmatico che cerca di rispondere alle sfide attuali del settore.

Preoccupazioni per la transizione verso l’elettrico

Imparato ha sollevato preoccupazioni relative alle sfide che i produttori di automobili si trovano ad affrontare, specialmente in vista delle multe significative che potrebbero colpire le case automobilistiche, con cifre che si aggirano fra i 15 e i 17 miliardi di euro. Secondo il manager, è necessario un cambio di passo per quanto riguarda la vendita di veicoli elettrici. “Entro quattro settimane, per esempio, io devo vendere il 20% delle macchine elettriche”. Questa affermazione sottolinea l’urgenza di adattarsi alle nuove normative e al mercato in rapido cambiamento, e riafferma la necessità di un’adeguata preparazione da parte di Stellantis.

Mirafiori: il cuore pulsante di Stellantis a Torino

Mirafiori è destinato a rimanere al centro delle operazioni di Stellantis in Italia. Imparato ha dichiarato: “Mirafiori è vivo e Mirafiori sarà sviluppato”, sottolineando che la produzione della Fiat 500 continuerà all’interno di questo storico stabilimento. Il manager ha evidenziato l’importanza di Torino, non solo per la produzione di veicoli ma anche come sede di importanti uffici aziendali. La decisione di trasferire il quartier generale e le attività operative evidenzia come l’azienda stia puntando a investire degli sviluppi sostanziali nella città.

Sviluppo e innovazione della gamma 500

Sebbene l’attuale focus possa sembrare concentrato sull’elettrico, Imparato ha confermato che la 500 ibrida rappresenta un importante passo avanti, con un obiettivo di produzione di circa 100 mila unità all’anno. Guardando al futuro, l’azienda prevede di lanciare un nuovo modello elettrico entro il 2032-2033. Questo segnala un chiaro impegno per la continuità del marchio e per l’innovazione nel settore automobilistico.

Un patto per la transizione green

Imparato ha proposto una strategia collaborativa con i fornitori nel settore della componentistica per affrontare le sfide legate alla transizione energetica. L’idea di instaurare un’alleanza con i fornitori più qualificati punta a trasformare quelle che potrebbero essere percepite come difficoltà in reali opportunità di sviluppo. “Possiamo inventarci qualcosa”, ha affermato, suggerendo che la sinergia potrebbe portare a innovazioni concrete in un’era di profonda trasformazione del mercato automobilistico.

Stellantis sembra dunque voler affrontare il futuro con un piano chiaro e ambizioso, ponendo l’Italia e Torino al centro delle proprie strategie. Con una chiara attenzione alla sostenibilità e alla competitività, l’azienda si prepara ad affrontare le sfide del settore, puntando sull’innovazione e sulla solidità delle proprie radici industriali.