Velletri, il futuro biogas avrà un pozzo in falda: ‘ruberà’ l’acqua ad agricoltori e coltivazioni?

Il progetto di un impianto biogas a Velletri solleva preoccupazioni tra residenti e agricoltori riguardo all’estrazione di acque sotterranee, con potenziali impatti sulle risorse idriche locali e sull’agricoltura.
Velletri, il futuro biogas avrà un pozzo in falda: ‘ruberà’ l’acqua ad agricoltori e coltivazioni? - (Credit: www.7colli.it)

Il progetto per la realizzazione di un nuovo impianto biogas a Velletri ha riaperto le discussioni tra residenti, agricoltori e istituzioni. Al centro della controversia c’è la richiesta da parte di Latina Biometano Srl di poter costruire un pozzo destinato all’estrazione di acque sotterranee. Questa iniziativa, che mira a supportare la produzione di energia rinnovabile, pone interrogativi: come influenzerà le risorse idriche della zona?

La richiesta di autorizzazione e il contesto del progetto

Il 25 ottobre 2024, Latina Biometano Srl ha presentato una richiesta ufficiale per ottenere il permesso di ricercare e utilizzare acque sotterranee per l’impianto biogas. Il sito individuato per il pozzo è situato in Via Colle San Clemente, in un’area agricola che potrebbe subire significative ripercussioni a causa di questa operazione. Non sono stati divulgati dettagli chiari riguardo l’entità del prelievo idrico, facendo sorgere dubbi su quanto realmente possa impattare le falde acquifere.

Il futuro impianto biogas è visto come una risposta alla necessità di gestire i rifiuti organici e produrre energia sostenibile, ma l’indebitamento delle risorse idriche genera preoccupazione. Gli agricoltori della zona, dipendenti da una riserva d’acqua già precaria, temono che questo progetto possa privarli di una risorsa vitale per le loro coltivazioni.

Preoccupazioni tra agricoltori e cittadini

La questione dell’acqua potabile e per l’irrigazione delle coltivazioni è diventata cruciale. Negli ultimi anni, la situazione climatica ha già messo a dura prova le riserve idriche di Velletri, con precipitazioni nettamente insufficienti. Il livello dei laghi Albano e Nemi, che mostrano fluttuazioni drammatiche e in costante calo, ne è una chiara testimonianza.

L’acqua sotterranea è essenziale per l’agricoltura locale, soprattutto per colture che richiedono un alto consumo d’acqua. Gli agricoltori sono sempre più preoccupati per la possibilità che il nuovo pozzo possa esaurire ulteriormente queste risorse, aggravando la siccità che già affligge questa parte della regione. L’attenzione è quindi rivolta verso l’amministrazione locale per conoscere le misure che potrebbero essere implementate a protezione delle falde acquifere.

Processo pubblico e opportunità di coinvolgimento

Il percorso per il progetto vedrà una fase di valutazione pubblica, fissando un appuntamento chiave il 27 gennaio 2025. Durante questo incontro, i cittadini avranno la possibilità di interagire direttamente e presentare le proprie preoccupazioni. I documenti riguardanti la richiesta di autorizzazione sono disponibili per la consultazione presso gli uffici della Città Metropolitana di Roma fino al 23 dicembre 2024. Sarà fondamentale per chiunque volesse esprimere opposizione farlo entro questa scadenza.

La fase di coinvolgimento pubblico rappresenta un’opportunità unica per gli abitanti di Velletri di esprimere il loro punto di vista su un progetto che potrebbe cambiare il volto del territorio. Le risposte e i chiarimenti che emergeranno in occasione di questo incontro potrebbero influenzare in modo significativo le scelte future riguardo l’impianto biogas e il suo impatto.

Il delicato equilibrio tra innovazione e sostenibilità

Il dibattito in corso a Velletri non si limita alla realizzazione di un impianto biogas, ma pone interrogativi più ampi sul bilanciamento tra sviluppo e salvaguardia delle risorse naturali. Sostenere la produzione di biogas può contribuire a una gestione più ecologica dei rifiuti, ma la necessità di tutelare le risorse idriche locali richiede un’attenta riflessione.

Questa situazione può diventare un esempio di come le comunità locali affrontano le sfide legate alla sostenibilità e alla conservazione delle risorse naturali. La reazione della comunità di Velletri e le decisioni future potrebbero rappresentare un passo avanti nel dialogo tra innovazione energetica e tutela dell’ambiente.

Il futuro del progetto, quindi, si basa sulla capacità di negoziare esigenze contrapposte e sulla volontà di trovare soluzioni che possano riconciliare interessi economici e sociali. La comunità di Velletri si trova ora di fronte a un bivio significativo, il risultato del quale potrà influenzare la direzione delle politiche ambientali e agricole della regione.