Nel 2023, l’Italia ha raggiunto un traguardo significativo a livello europeo, registrando il record di automobile pro capite con un tasso di 694 veicoli ogni 1.000 abitanti. Questo rilevamento, effettuato dall’Istat, non solo evidenzia l’aumento costante della motorizzazione in Italia, ma mette in luce anche un aspetto preoccupante relativo alla transizione verso mezzi di trasporto più sostenibili. I dati non si limitano a mostrare un incremento, ma pongono anche l’accento su una crescita marcata, superiore rispetto a quella di nazioni europee con economie simili, come la Germania, la Spagna e la Francia.
L’analisi dei dati del 2023 rivela che l’italiano medio è sempre più legato al proprio veicolo privato. Con un incremento annuo dell’1,3%, il numero di automobili pro capite ha superato numeri considerevoli in paesi come la Germania, che si ferma a un aumento dello 0,7%, e la Spagna e la Francia con tassi rispettivamente dello 0,4% e dello 0,3%. Questo fenomeno non è solo sintomo di una cultura della mobilità privata molto radicata, ma solleva interrogativi su cosa comporti per il futuro delle città italiane in termini di traffico, inquinamento e sostenibilità ambientale.
L’espansione del parco auto nazionale suggerisce anche un dinamismo economico e una propensione all’acquisto che potrebbero nascondere rischi legati al sovraccarico delle infrastrutture esistenti. Il dato, infatti, mostra un paese dove continuare a investire in auto private sembra essere una scelta avallata dalle politiche locali. Tuttavia, al lato di questa crescita, un’analisi più approfondita mette in evidenza l’incapacità di innovarsi verso forme di mobilità più responsabili.
L’Istat ha messo in evidenza che la transizione verso veicoli meno inquinanti in Italia è molto lenta. Nel 2023, solo il 6,9% delle auto nei capoluoghi di provincia era ibrido, con alcune città come Varese, Milano e Bologna che superano di poco il 10%. Le auto elettriche, invece, si fermano a un misero 0,6%, con percentuali lievemente superiori solo in alcune località selezionate. La maggioranza delle automobili rimane a benzina, costituendo il 47,4% del totale, con un trend in leggera diminuzione rispetto al 2015. Le auto diesel occupano il secondo posto con il 35,2%.
Le abitudini di acquisto continuano a rimanere concentrate su modelli a benzina e gasolio, regalando un’immagine di stagnazione alla mobilità italiana. I capoluoghi meridionali mostrano una preferenza marcata per i veicoli a gasolio, dove costituiscono il 41,7% del parco auto totale. Questo dato segnala un’importante disparità tra Nord e Sud, dove le scelte di mobilità sono influenzate da fattori economici e infrastrutturali ben diversi.
Il panorama delle auto a basse emissioni presenta un cambiamento positivo, con una crescita dal 5,4% nel 2022 al 7,4% nel 2023. Tuttavia, permane una netta disparità tra le diverse aree italiane, con le città del Mezzogiorno che raggiungono solo il 12,5%, rispetto al 19,3% delle città del Centro e al 19,8% del Nord. Anche i capoluoghi metropolitani e quelli di provincia non mostrano sostanziali differenze .
L’acquisto di auto a basse emissioni ha subito una forte spinta dal 2019, trainato in gran parte dalle ibride, ma ciò non basta a modificare in modo significativo la composizione del parco veicolare. L’analisi del potenziale inquinante, considerato in relazione alle classi di emissione e ai tipi di carburante, ha mostrato un trend decrescente, rivelando un campo di miglioramento. Tuttavia, un confronto tra le zone del paese mostra che il Sud ha un parco auto più datato, afflittato da una percentuale di veicoli ad alto potenziale inquinante ancora molto rilevante.
I dati del 2023, quindi, parlano chiaramente: mentre l’Italia continua a crescere in termini di motorizzazione, la transizione verso un futuro più eco-sostenibile risulta in ritardo, segnalando l’urgenza di politiche mirate per accompagnare il paese verso una nuova era della mobilità.
L'Agenzia Italiana per il Digitale avverte di una campagna di smishing che inganna i cittadini…
Arianna Meloni, sorella della premier, sorprende al karaoke durante la festa di Fratelli d’Italia, unendo…
Il 16 dicembre segna eventi storici significativi come il Boston Tea Party, la Battaglia delle…
Nonostante la morte di Matteo Messina Denaro, il suo impero mafioso a Trapani continua a…
L'indagine del "Sole 24 Ore" per il 2024 evidenzia un grave divario tra Nord e…
Revolut lancia Iban italiani in Italia, puntando a tre milioni di utenti entro il 2024,…