L’innovazione tecnologica nel settore del riscaldamento domestico sta prendendo piede a Glasgow, dove l’Università locale, in collaborazione con l’azienda NexGen, sta sperimentando un nuovo metodo di riscaldamento attraverso l’uso di una carta da parati elettrica. Questa tecnologia si basa su raggi infrarossi e potrebbe non solo riscaldare in modo uniforme le abitazioni, ma anche contribuire a ridurre i problemi di umidità e muffa, garantendo un ambiente più sano e confortevole per gli abitanti.
Il progetto di riscaldamento a infrarossi di Glasgow
Il progetto volto alla creazione di questa carta da parati elettrica è frutto della collaborazione tra l’Università di Glasgow, l’Università di Strathclyde, la West of Scotland Housing Association e il Consiglio Comunale di Glasgow. La necessità di sviluppare un’alternativa più sostenibile ai tradizionali sistemi di riscaldamento, spesso basati su combustibili fossili, ha spinto questi enti a lavorare su soluzioni innovative. In Scozia, le abitazioni mostrano una significativa inefficienza energetica, con una perdita di calore tre volte superiore rispetto ad altri Paesi europei, creando una forte urgenza di intervento.
Il progetto è attualmente in fase di sperimentazione e coinvolge l’installazione della carta da parati in dodici case popolari di Glasgow, risalenti a prima del 1919. Queste abitazioni, caratterizzate da alte perdite di calore, offrono un contesto ideale per testare l’efficacia della nuova tecnologia. Il finanziamento di Scotland Beyond Net Zero, una coalizione di esperti nel campo della sostenibilità, ha giocato un ruolo fondamentale nel sostenere questa iniziativa. L’obiettivo è chiaro: valutare l’efficacia di un metodo che potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nel panorama del riscaldamento domestico.
Come funziona la carta da parati elettrica a infrarossi
La carta da parati ideata da NexGen integra materiali innovativi come rame e grafene, creando una superficie metallica in grado di condurre elettricità. Una volta collegata a una fonte elettrica, la carta si riscalda e inizia a emettere raggi infrarossi, utilizzati per riscaldare gli ambienti in modo efficiente. I raggi infrarossi sono una forma di radiazione termica naturale, già emessi naturalmente da corpi a temperatura ambiente, come le persone.
All’interno della tecnologia, i raggi infrarossi sono classificati in base alla loro energia, e il tipo utilizzato in questo progetto è quello definito lontano, a bassa energia. Questi raggi riescono a riscaldare superfici e persone senza alterare significativamente la temperatura dell’aria circostante. Proprio come accade quando ci si espone al sole, il calore avvolge il corpo, creando una sensazione di benessere anche in ambienti più freschi.
Per motivi di sicurezza, la carta da parati è progettata per essere installata sul soffitto, nonostante la temperatura raggiunta non comporti il rischio di scottature. La tecnologia è intelligente e il sistema di collegamento è studiato per garantire un’efficienza energetica ottimale. Le applicazioni della carta sono simili a quelle tradizionali, semplificando il processo di installazione.
I vantaggi dell’innovazione per il riscaldamento domestico
La tecnologia proposta dalla carta da parati a infrarossi potrebbe apportare diversi benefici, a partire dal riscaldamento immediato e omogeneo degli ambienti. Un aspetto cruciale di questo sistema è la sua capacità di ridurre la dispersione di calore, in quanto i raggi infrarossi tendono a riflettersi sulle superfici, impedendo che il calore si disperda all’esterno. Questo rappresenta un notevole passo avanti rispetto ai metodi di riscaldamento convenzionali, dove il calore tende a perdersi attraverso porte e finestre.
In aggiunta, l’assenza di combustione garantisce un’aria più salubre all’interno delle abitazioni. I raggi infrarossi penetrano nelle pareti, contribuendo a evaporare l’umidità e a contrastare la formazione di muffa, un problema comune soprattutto in caso di scarsa ventilazione. Se alimentato da fonti rinnovabili, questo sistema di riscaldamento può anche qualificarsi come una soluzione “pulita”, riducendo significativamente l’impatto ambientale.
Infine, ci sono indicazioni che suggeriscono che questo metodo possa risultare economicamente vantaggioso nel lungo periodo. Studi pregressi sull’uso di tecnologie a infrarossi hanno evidenziato risparmi considerevoli rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento. Analisi condotte in ambienti diversi hanno registrato riduzioni significative nel consumo energetico, aprendo la strada a un riconsiderazione dei paradigmi attuali nel riscaldamento delle abitazioni.
Il progetto di Glasgow rappresenta una pietra miliare nel dibattito sul riscaldamento domestico e sull’adozione di tecnologie sostenibili. Rimanere aggiornati sul progresso di queste ricerche sarà fondamentale per tracciare il futuro dell’energia nelle nostre abitazioni.