Un’importante svolta per il futuro occupazionale dei lavoratori di Trasnova è avvenuta grazie all’accordo negoziato tra Stellantis e le parti sindacali. La compagnia automobilistica ha deciso di ritirare i licenziamenti e prorogare di 12 mesi la commessa, estendendo così le prospettive di lavoro per oltre trecento dipendenti coinvolti nella vertenza. Questa notizia giunge in un momento critico per il settore automotive, già in difficoltà a causa di una crescente crisi economica e di trasformazioni tecnologiche.
Le trattative hanno avuto luogo presso il Ministero delle Imprese, dove sono stati messi in campo sforzi significativi per trovare una soluzione accettabile per tutte le parti coinvolte. Fonti sindacali confermano che l’accordo sta per essere finalizzato e già si intravedono segnali positivi. La decisione di Stellantis di ritirare i 97 licenziamenti previsti da Trasnova, insieme ai licenziamenti in Logitech e Tcnoservice, è stata accolta con favore dai rappresentanti dei lavoratori. Gli impiegati erano stati avvertiti da Stellantis già ad aprile riguardo alla scadenza del contratto, inizialmente fissata per il 31 dicembre di quest’anno.
“L’accordo rappresenta il risultato di una lotta incessante da parte dei lavoratori”, sostengono Mauro Cristiani e Mario Di Costanzo, rispettivamente segretario generale e responsabile del settore automotive della Fiom Napoli. La mobilitazione dei dipendenti, con presidi attivi sui sei ingressi dello stabilimento Gianbattista Vico, ha avuto un ruolo chiave nel manifestare l’importanza del tema occupazionale. La loro determinazione ha paralizzato temporaneamente la produzione, evidenziando l’urgenza della situazione e l’impatto sui livelli lavorativi. Questo evento ha sollevato la questione di come rilanciare il settore automotive, cruciale per la tenuta occupazionale non solo di Stellantis, ma dell’intero indotto.
Stellantis ha espresso il proprio impegno a supportare Trasnova, affermando che la proroga del contratto vede la luce grazie a un approccio responsabile da parte della compagnia. L’azienda ha sottolineato che l’estensione della commessa avrà effetti preziosi, consentendo a Trasnova di pianificare strategie a lungo termine per evitare ulteriori crisi occupazionali. Santificare i rapporti tra le parti interessate rimane di primaria importanza, e Stellantis ha promesso di collaborare per garantire misure che possano diversificare i clienti e mitigare i rischi legati al mercato.
L’amministrazione di Stellantis ha dichiarato che l’accordo odierno rappresenta una soluzione specifica per Trasnova, ma che le problematiche del settore automotive saranno discussi in modo più ampio nel tavolo di crisi istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questa piattaforma servirà come punto di incontro per tutti i rappresentanti coinvolti per affrontare le sfide della transizione del settore. Inoltre, Stellantis ha ribadito la volontà di riportare all’interno dell’azienda attività precedentemente delegate a terzi, mirando a ridurre l’uso della cassa integrazione e per proteggere i posti di lavoro nei prossimi anni.
La questione di Trasnova ha attirato anche commenti da esponenti politici, tra cui Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che ha sottolineato l’importanza della risoluzione della vertenza per le circa 400 famiglie a rischio. Il suo sostegno, e quello di altri attivisti, rimane un fattore significativo nel panorama sindacale, evidenziando la necessità di un impegno concertato per la salvaguardia dei posti di lavoro.
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