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Giuseppe Conte ribadisce la leadership del M5S e critica l’assenza di Beppe Grillo a Roma

L’ultima dichiarazione di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha suscitato un dibattito acceso in merito alla direzione futura del partito e al suo rapporto con Beppe Grillo. Dopo un momento di celebrazione per il rinnovo della leadership, Conte si è rivolto alla sua base esprimendo un mix di nostalgia e determinazione per andare avanti. Si ravvisano chiari segnali di discontinuità rispetto al passato, con un forte messaggio di inclusività e apertura verso nuovi membri e prospettive.

Il passato rimane un rimosso: il rapporto con Grillo

“Nell’ultimo periodo avremmo voluto avere al nostro fianco Grillo come partecipe nel progetto politico del Movimento”, ha dichiarato Conte nel suo video alla comunità. Questo riferimento al “Fondatore” scorrevano certamente un velo di rammarico. Grillo, che fino a qualche anno fa era su tutti i palcoscenici, ora sembra un’ombra distante, “ai margini” della scena. Conte ha esposto le sue aspettative di avere una figura carismatica come quella di Grillo coinvolta nel dibattito pubblico, dai cancelli di Stellantis alle urne politiche. Si parla di una “gran forza” che Grillo avrebbe potuto rappresentare, ma i due leader hanno intrapreso strade diverse.

La situazione è diventata più complessa quando, piuttosto che essere a fianco del partito, Grillo ha scelto di avere incontri proficui con Mario Draghi, suscitando una sorta di frustrazione tra i membri del Movimento. Conte afferma chiaramente che è tempo di volgere lo sguardo al domani, e da qui che inizia il rinnovato intento di costruire un Movimento che non si ferma agli antichi splendori, ma si evolve.

Un nuovo progressismo nel M5S: apertura e partecipazione

Il messaggio di Conte si fa chiaro: il Movimento 5 Stelle intende abbracciare una nuova era di progressismo, dove tutte le voci possono essere ascoltate. La volontà di cancellare il ruolo di “Garante” è emblematico di un desiderio di democratizzazione interna. “Fino ad oggi, le cacciate e le espulsioni con un semplice post-scriptum non dovranno più esistere”, ha affermato Conte. Questo cambio di paradigma mira a far sentire tutti gli iscritti “a casa”, indipendentemente dalle loro opinioni o dalle proposte passate.

Il leader ha evidenziato con orgoglio la democratica partecipazione degli iscritti, sottolineando che durante un periodo di astensionismo e sfiducia, il Movimento ha ricevuto ben ottomila nuove iscrizioni. “Cittadini che credono che nel Movimento si possa incidere”, ha aggiunto, fatto che suggerisce una rinascita e la speranza di una ripopolazione delle file. Conte ha sottolineato il tentativo di rispondere alle critiche e alle azioni di Grillo con una maggior apertura democratica, un aspetto che si ritiene possa incanalare le insofferenze dentro un’ottica costruttiva.

Tensioni e possibilità di scissione: un futuro incerto

La discussione riguardante una possibile scissione di Grillo e dei suoi seguaci esprimerebbe un’ulteriore frattura all’interno del partito. Mentre tra le file di chi si oppone a questa idea, Conte si interroga sulle vere ragioni politiche di una tale mossa: “Perché creare una scissione per perseguire l’autocrazia? Stiamo combattendo per i principi fondamentali del Movimento”. Questa affermazione è un chiaro indice che Conte non intende concedere terreno a coloro che desiderano tornare a una visione più rigida e dogmatica del partito.

I tentativi di generare un “spin-off” del Movimento sembrano quindi destinati a fallire, poiché la proposta grillina è ancorata a una costante evoluzione. Settori come il vincolo del terzo mandato sono già stati superati, con soluzioni innovative che mirano a rendere il Movimento competitivo nel panorama politico. Non si tratta solo di adattarsi; Conte promette che il Movimento non diventerà simile ad altre forze, ma continuerà a combattere contro la degenerazione partitica.

La difesa del Movimento: preparazioni legali contro Grillo

Infine, la questione della legittimità e dell’uso del simbolo del Movimento resta un tema caldo. Conte ha avvertito che, qualora Grillo cercasse d’impedire l’azione politica della nuova leadership, non esiterebbe a intraprendere vie legali. “Abbiamo preparato tutto per affrontare qualsiasi azione dannosa”. Sono chiari, quindi, la determinazione di Conte e la volontà di proteggere la comunità da conflitti interni che possano minare la stabilità e la crescita del Movimento.

Il tono della comunicazione è risoluto e focalizzato sul futuro, ponendosi come un baluardo contro eventuali attacchi estranei, tanto più quando provengono dall’interno. Ogni passo in avanti sarà quindi teso a garantire che queste dinamiche non ostacolino un percorso di rinnovamento, che pare fortemente voluto dal nuovo corso del Movimento 5 Stelle.

Martina Georgi

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