Kennedy jr alla sanità USA, premi Nobel contro la nomina: “Pericolo per salute popolo americano”

L’argomento della nomina di Robert Kennedy Jr. alla guida del ministero della sanità degli Stati Uniti ha sollevato un acceso dibattito nel panorama scientifico. Richard Roberts, biochimico e vincitore del Premio Nobel nel 1993, insieme ad altri 76 premiati, ha inviato una lettera aperta ai senatori americani esprimendo forte opposizione a tale candidatura. Le preoccupazioni riguardano non solo la salute pubblica, ma anche l’integrità della scienza e la leadership americana nel settore.

La lettera degli scienziati contro la nomina

Il messaggio chiaro e diretto di Richard Roberts e dei suoi colleghi è che la nomina di Kennedy potrebbe rappresentare un “pericolo per la salute del popolo americano”. Nella lettera, anticipata dal New York Times, si afferma che mettere il noto attivista no vax a capo del Dipartimento della Sanità potrebbe compromettere le politiche sanitarie consolidate e la credibilità degli Stati Uniti a livello mondiale. Gli scienziati sottolineano come la posizione contraria di Kennedy verso pratiche vitali come la vaccinazione e la fluorizzazione dell’acqua potrebbe mettere a rischio il benessere degli americani. Roberts, un’autorità nel campo grazie ai suoi studi sui geni, non si è limitato a esprimere le sue opinioni verbalmente, ma ha mobilitato un gruppo considerevole di esperti per sostenere la sua posizione.

Il tema del fluoruro nell’acqua potabile è centrale nel dibattito. Kennedy ha proposto di eliminarlo, sostenendo che possa avere effetti negativi sullo sviluppo intellettivo dei bambini. Tuttavia, secondo gli esperti firmatari, tale affermazione non è supportata da evidenze scientifiche solide. La lettera rappresenta una sorta di allerta preventiva, evidenziando i rischi legati alla diffusione di posizioni antiscientifiche in ambito governativo, specialmente in un contesto globale dove il ruolo degli esperti e delle istituzioni sanitarie è cruciale.

Le teorie cospirative di Kennedy e le loro implicazioni

Kennedy Jr. è diventato famoso per aver sostenuto teorie cospirative, tra cui la già citata associazione tra vaccini e autismo, che è stata ampiamente smentita dalla comunità scientifica. Nella lettera, i firmatari specificano come queste teorie non solo siano infondate, ma abbiano anche contribuito a diffondere la sfiducia nelle istituzioni sanitarie. Kennedy è criticato anche per aver negato il legame tra HIV e AIDS, oltre a sollevare dubbi infondati riguardo al Coronavirus, suggerendo che colpirebbe selettivamente alcuni gruppi etnici. Tali affermazioni hanno suscitato l’indignazione di molti nel settore e hanno messo in discussione la capacità di Kennedy di gestire responsabilmente un ministero così cruciale per la salute pubblica.

Tra i firmatari della lettera figura Drew Weissman, premio Nobel per la Medicina nel 2023. Weissman ha contribuito in modo significativo allo sviluppo dei vaccini contro il Covid-19, lavoro che è stato attaccato da Kennedy. L’attivista ha minacciato di avviare indagini sulla connessione tra vaccini e insorgenza di autismo, un’azione che, secondo gli esperti, potrebbe distogliere l’attenzione dalle vere questioni sanitarie e ritardare l’adozione di nuove scoperte scientifiche.

La reazione della comunità scientifica e il futuro della sanità

L’atteggiamento ostile di Kennedy nei confronti delle istituzioni sanitarie statunitensi, come la Food and Drug Administration, i Centers for Disease Control and Prevention e i National Institutes of Health, preoccupa profondamente i premi Nobel. Essi avvertono che avere un “critico belligerante” alla guida del ministero della sanità potrebbe minare la fiducia del pubblico nel sistema sanitario e ridurre l’efficacia delle politiche pubbliche. La lettera aperta ai senatori non è solo un gesto simbolico, ma un tentativo concreto di sensibilizzare i legislatori per il prossimo voto di convalidamento della nomina di Kennedy.

Con l’insediamento di Donald Trump previsto per il 20 gennaio 2025, i senatori americani dovranno votare sulla fiducia ai ministri, e la lettera inviata dagli scienziati rappresenta una grande mobilitazione da parte della comunità scientifica. Sarà interessante vedere come si sviluppa questo dibattito e quale impatto avrà sulla salute pubblica e sulle politiche sanitarie negli Stati Uniti nei prossimi anni. La scienza e la salute pubblica sono in gioco, e mai come in questo momento, l’importanza di una leadership competente e basata su prove è fondamentale per affrontare le sfide future.