Luca Cordero di Montezemolo, figura di spicco nel panorama imprenditoriale italiano, ha recentemente tracciato un bilancio della sua lunga carriera, sia nel mondo della Formula 1 che in quello ferroviario. Con un focus particolare su Italo, la compagnia ferroviaria da lui presieduta, Montezemolo condivide i successi e le sfide di un settore in trasformazione. Da 19 titoli mondiali con Ferrari a un’importante operazione di liberalizzazione del mercato ferroviario, la sua visione imprenditoriale continua a influenzare significativamente la mobilità in Italia.
Italo e la rinascita del trasporto ferroviario
Dal suo ingresso nel mercato nel 2012, Italo ha rivoluzionato il modo di viaggiare in Italia. “Italo ha dato agli utenti la libertà di scelta, rompendo un monopolio consolidato nel tempo,” afferma Montezemolo. La crescente concorrenza ha portato a una drastica riduzione dei prezzi, con un abbattimento medio del 40% rispetto alle tariffe precedenti. Questo cambiamento non si limita al solo aspetto economico: ha favorito anche un miglioramento generale del servizio ferroviario, elevando gli standard qualitativi lungo tutta la penisola.
L’apertura della nuova Italo Lounge presso la stazione di Bologna rappresenta un ulteriore passo verso il potenziamento dell’intermodalità. “Stiamo costruendo un polo che collegherà nave, treni e autobus, migliorando l’accesso ai grandi porti e alle città,” spiega Montezemolo, sottolineando le future prospettive che si stanno delineando grazie alla collaborazione con MSC, il gruppo di navigazione che ha recentemente acquisito Italo. Questo approccio integrato si tradurrà in vantaggi tangibili per i viaggiatori, amplificando le opzioni a disposizione e facilitando il flusso di persone e merci.
Sfide nel settore automotive e futuro incerto
La situazione nel settore automotive presenta sfide significative, che Montezemolo non esita a denunciare. La diminuzione costante della produzione di auto in Italia è sotto gli occhi di tutti. “Siamo passati da oltre un milione di veicoli prodotti a meno di 400.000. E la situazione di Stellantis è emblematico di questa crisi,” afferma. L’assenza di un vero progetto industriale da parte della casa automobilistica sta portando a un clima di incertezza lavorativa per migliaia di dipendenti.
Montezemolo indica l’assenza di azioni da parte delle rappresentanze sindacali e del governo come un fattore preoccupante. “La deindustrializzazione è un fenomeno che si sta intensificando e l’Italia deve fare di più per attrarre investimenti stranieri nel settore,” afferma, richiamando l’attenzione sulla competitività rispetto a nazioni come Romania e Spagna. La richiesta di un intervento collettivo è forte e Montezemolo auspica che ci sia un’emergenza condivisa per fermare questo declino industriale.
Il legame con la Ferrari e la passione per il lavoro
Il legame di Montezemolo con la Ferrari rimane forte nonostante la sua uscita ufficiale. “Spero che la Ferrari torni a vincere nel campionato del mondo,” afferma, esprimendo il suo affetto per il team che ha guidato con grande successo per tanti anni. La sua passione per le corse automobilistiche è innegabile: “Seguo tutti i Gran Premi e, anche se non sono più alla guida, il mio supporto resta invariato.”
Nel quotidiano, Montezemolo si dedica al lavoro con vigore, ammettendo di passare molto tempo a pianificare nuove iniziative, sostenuto anche da suo figlio Matteo. Il tempo libero trascorre soprattutto nella sua azienda agricola in Emilia, un luogo dove si respira il valore della tradizione e dell’innovazione sostenibile. Qui, produce prodotti locali genuini, mantenendo viva la memoria della storia familiare.
L’impegno nella ricerca con Telethon
Non solo affari e trasporti: Montezemolo è anche presidente di Telethon, un’importante iniziativa che promuove la ricerca scientifica in Italia. “Telethon è un faro nella ricerca e ha portato una maggiore consapevolezza tra gli italiani riguardo questo tema cruciale. Un Paese senza investimenti nella ricerca non può sperare di costruire un futuro solido,” sostiene. La sua visione si estende oltre il mondo del business: punta ad un Italia che investe nella conoscenza e nella salute, chiavi per lo sviluppo sostenibile.