In un drammatico evento che ha scosso la comunità di Torre Spaccata, a Roma, una bambina di soli 9 anni, Martina F., ha perso la vita a causa di un attacco anafilattico provocato da un episodio legato alla sua alimentazione. Il tragico fatto è avvenuto dopo un pranzo con la madre in un ristorante del centro commerciale GranRoma, suscitando profonde preoccupazioni sulle pratiche di gestione delle allergie alimentari.
I fatti del tragico pomeriggio
Martina e la madre, Valentina, avevano trascorso una giornata in apparente normalità. Prima del pranzo, la piccola aveva effettuato alcuni esami polmonari e una spirometria in un ambulatorio. Nella loro visita al centro commerciale, le due si sono fermate a mangiare degli gnocchi. Tuttavia, dopo poche ore dal pasto, Martina ha iniziato a manifestare sintomi preoccupanti, con un rash cutaneo e difficoltà respiratorie che hanno destato subito l’attenzione della madre.
Valentina ha prontamente somministrato alla figlia Ventolin, un broncodilatatore comunemente usato per alleviare problemi respiratori, ma la situazione è rapidamente peggiorata. Alle 15, in preda al panico, la madre ha contattato il 118 per richiedere assistenza medica. Gli operatori, giunti sul posto, hanno immediatamente somministrato adrenalina a Martina, ma il suo stato continuava a deteriorarsi. Dopo un tentativo fallito di stabilizzarla al vicino ospedale Casilino, la bambina è stata trasferita al policlinico Gemelli, dove è deceduta poco dopo il suo arrivo. I genitori, distrutti dal dolore, hanno deciso di procedere con la donazione degli organi della loro piccola.
Indagini sulle cause della morte
Le indagini avviate dalle autorità sanitarie stanno esaminando la possibilità che Martina sia stata vittima di un choc anafilattico, una reazione allergica grave, possibilmente innescata dalla celiachia di cui soffriva. La madre ha confermato che Martina era allergica a diversi alimenti, incluso il frumento, e che la famiglia non ha mai formalizzato denunce contro il ristorante. I carabinieri del NAS si sono recati nella pizzeria per raccogliere informazioni e verificare la presenza di misure ad hoc per la preparazione dei pasti per celiaci. Da fonti iniziali, sembra che il menù comprendesse opzioni adatte a chi soffre di intolleranze, ma le circostanze dei fatti rimangono da chiarire.
Il ristorante e le dichiarazioni della famiglia
Il ristorante “Fantasie di Napoli“, dove Martina ha consumato il pasto, è sotto i riflettori per le dichiarazioni del suo titolare. Intervistato dai media locali, il proprietario ha affermato di essere sempre stato attento alle esigenze dei clienti con intolleranze alimentari. “Abbiamo addirittura due cucine separate per chi ha intolleranze o allergie,” ha spiegato il ristoratore, aggiungendo che eventuali patologie specifiche devono essere comunicate al personale. Secondo un cuoco, la madre di Martina aveva specificatamente richiesto che il pacco di gnocchi fosse controllato.
La famiglia, già provata dal dolore, si trova ora a fronteggiare una situazione inaspettata e devastante. I funerali di Martina si svolgeranno nella parrocchia di Nostra Signora del Suffragio e Sant’Agostino di Canterbury a Torre Spaccata, dove amici e conoscenti si riuniranno per rendere omaggio alla piccola vita spezzata.