L’analisi delle competenze degli adulti in Italia rivela un quadro preoccupante, con risultati significativamente inferiori rispetto alla media Ocse. Un dato emblematico emerge da un recente studio che ha esaminato la capacità di lettura, comprensione di testi e risoluzione di problemi. Con oltre un terzo della popolazione adulta colpita da analfabetismo funzionale, l’Italia si trova all’ultimo posto tra le nazioni sviluppate, riflettendo un problema di scolarizzazione e accesso all’istruzione che peggiora soprattutto al Sud del Paese.
Secondo l’indagine Survey of Adult Skills dell’Ocse, l’Italia si posiziona al quartultimo posto nella classifica internazionale riguardante le competenze degli adulti. I punteggi italiani si fermano a circa 245 punti, ben al di sotto della media di 260 punti stabilita dall’organizzazione. Questo cattivo posizionamento non è una novità; negli ultimi dieci anni, il Paese è rimasto praticamente immobile, non riuscendo a migliorare le proprie performance. A contestare le priorità nazionali ci pensano anche i dati relativi alla risoluzione dei problemi, dove la media italiana è di 231 punti, a favore di una sola manciata di paesi come Polonia e Cile.
Un aspetto allarmante è il divario tra le diverse regioni italiane. Al Nord e al Centro, gli adulti riescono a raggiungere punteggi in linea con la media Ocse. Tuttavia, la situazione è drasticamente diversa nel Mezzogiorno, dove i residenti mostrano capacità nettamente inferiori. Il Nord-Est si distingue come l’unica area in cui si riscontrano risultati soddisfacenti, sia in termini di competenze matematiche che di lettere, evidenziando un forte legame tra il livello di istruzione e le opportunità lavorative e socio-economiche.
L’analisi delle competenze mostra anche come l’età influisca sui risultati. Le persone nella fascia di età 55-65 anni ottengono i punteggi più bassi, evidenziando un netto divario rispetto ai giovani tra i 16 e i 24 anni, i quali raggiungono risultati sorprendenti. Nelle competenze relative alla risoluzione dei problemi, emerge un gap di genere, con gli uomini a superare le donne, ma senza differenze evidenti in altri domini come literacy e problem solving. Questo mette in luce le sfide legate all’istruzione e alle opportunità di apprendimento che devono essere affrontate per garantire una maggiore inclusione e parità.
Il valore dell’istruzione si rivela decisivo per il miglioramento delle competenze. Gli adulti tra i 25 e i 65 anni con un titolo di studio terziario mostrano punteggi decisamente più alti rispetto a quelli con solo un diploma superiore o una qualifica inferiore. Tuttavia, un terzo della popolazione non raggiunge nemmeno il diploma, lasciando una larga fetta di adulti vulnerabili sul piano delle competenze. Questi dati suggeriscono che il sistema educativo italiano necessita di riforme strutturali, in particolare per migliorare l’accesso e la qualità dell’istruzione nelle regioni più svantaggiate.
Nonostante la situazione critica, ci sono aspetti positivi da considerare. I giovani adulti dimostrano un livello di competenze migliore rispetto alle generazioni più grandi. Tuttavia, questo dato è accompagnato dalla consapevolezza che, senza un intervento mirato, il Paese rischia di rimanere indietro nel panorama globale. Il tema della parità di genere nelle discipline STEM è cruciale, poiché una bassa partecipazione femminile in queste aree non solo ostacola l’uguaglianza, ma limita anche il potenziale di crescita del sistema educativo e, per estensione, dell’intera economia nazionale.
La strada da percorrere è lunga e complessa, richiedendo un dialogo continuo tra istituzioni, educatori e famiglie per migliorare le competenze e garantire un futuro brillante per tutti gli italiani.
L'Agenzia Italiana per il Digitale avverte di una campagna di smishing che inganna i cittadini…
Arianna Meloni, sorella della premier, sorprende al karaoke durante la festa di Fratelli d’Italia, unendo…
Il 16 dicembre segna eventi storici significativi come il Boston Tea Party, la Battaglia delle…
Nonostante la morte di Matteo Messina Denaro, il suo impero mafioso a Trapani continua a…
L'indagine del "Sole 24 Ore" per il 2024 evidenzia un grave divario tra Nord e…
Revolut lancia Iban italiani in Italia, puntando a tre milioni di utenti entro il 2024,…