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Pomezia, parte cantiere fotovoltaico: ultimato in 30 giorni

A Pomezia, nella località di Campo Jemini, si accendono i riflettori su un nuovo progetto che promette di rivoluzionare il panorama energetico locale. Si tratta di un maxi impianto fotovoltaico che avrà una potenza nominale di 9,984 megawatt, destinato a produrre energia rinnovabile in tempi record. Il progetto, definito di pubblica utilità, ha recentemente ricevuto l’ultima autorizzazione necessaria dal Comune, aprendo la strada per l’inizio dei lavori, attesi a terminare in appena 30 giorni. La Città Metropolitana di Roma ha ufficialmente dato luce verde all’iniziativa, avviata lo scorso giugno, ora pronta a entrare nella sua fase esecutiva.

L’autorizzazione e i dettagli del progetto

Il via libera per il progetto è stato formalizzato dalla Città Metropolitana di Roma e riportato in un documento ufficiale del 10 dicembre, dove si menziona la costituzione di servitù coattive e l’occupazione temporanea dei terreni necessari all’installazione dell’impianto. Il progetto è sotto la gestione della società RNE8 srl, con sede legale a Milano. L’impianto prevede di estendersi su una superficie di circa 8 ettari, all’interno della quale saranno collocati circa 10.000 pannelli solari. L’iniziativa si inserisce nel contesto delle politiche europee e nazionali mirate alla promozione delle energie rinnovabili e alla riduzione della dipendenza da fonti fossili, accrescendo l’approvvigionamento energetico locale attraverso una soluzione sostenibile.

Le polemiche del Consiglio Comunale

Malgrado le evidenti prospettive positive, non sono mancate le critiche e le opposizioni al progetto da parte di alcuni membri del Consiglio Comunale di Pomezia. Nel corso di una sessione straordinaria tenutasi a settembre, diversi consiglieri hanno espresso preoccupazioni rispetto all’impatto ambientale e paesaggistico che l’impianto potrebbe causare, specialmente riguardo alla destinazione agricola delle terre coinvolte. Nonostante la resistenza espressa, la maggioranza del Consiglio ha votato per lo stop al progetto con 19 voti favorevoli e solo uno contrario. Tuttavia, l’assenza di un regolamento specifico per l’installazione di impianti fotovoltaici in comune ha consentito che la procedura andasse avanti, nonostante le preoccupazioni espresse.

Implicazioni economiche e ambientali

Il maxi impianto di Pomezia si propone come un’importante opportunità economica e ambientale. La realizzazione dell’impianto non solo fornirà energia rinnovabile a migliaia di famiglie, ma contribuirà anche a ridurre le emissioni di CO₂ nella zona. Tuttavia, per garantire la tempestiva costruzione, la società ha dovuto procedere all’esproprio di 18 terreni privati, un’azione che ha suscitato tensioni e polemiche sul futuro dell’agricoltura nell’area. Gli agricoltori locali temono che la trasformazione dei terreni agricoli in siti di energia rinnovabile porti a una perdita della loro identità e tradizione agricola, essenziale per la comunità.

Tempistiche e regolamentazione futura

La rapidità dell’implementazione del progetto è uno dei fattori più discussi. Con una scadenza di soli 30 giorni per la realizzazione dell’impianto, ci si aspetta un’efficiente mobilitazione delle risorse e delle tecnologie più avanzate. Mentre i lavori procedono, l’amministrazione comunale di Pomezia sta elaborando un nuovo regolamento per disciplinare l’installazione di impianti fotovoltaici. Tuttavia, l’approvazione di questo documento richiederà ancora almeno tre mesi, sollevando interrogativi su come verranno affrontati eventuali progetti simili in futuro.

Verso un futuro sostenibile

Il maxi impianto fotovoltaico a Pomezia rappresenta una sfida cruciale, in quanto la città mira a coniugare la necessità di energia sostenibile con la protezione del patrimonio agricolo. Con il mondo che si sta muovendo verso pratiche più ecologiche, questo progetto potrebbe fungere da esempio per altre comunità. Resta da vedere come le aziende e i decisori politici gestiranno le preoccupazioni sulle possibili conseguenze ambientali e sui diritti dei proprietari terrieri, poiché il cammino verso un futuro energetico sostenibile richiederà un delicato equilibrio tra innovazione e tradizione.

Laura Conti

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