Negli ultimi anni, il mondo digitale ha visto emergere figure professionali come influencer e creator, che hanno rivoluzionato il panorama del lavoro tradizionale. Con l’arrivo di una nuova circolare dell’Inps, prevista per le prossime settimane, anche questi professionisti avranno l’opportunità di costruirsi una pensione. Il documento, frutto di una collaborazione tra l’Istituto di previdenza, l’Associazione Italiana Content & Digital Creators e Assoinfluencer, definirà le modalità di versamento dei contributi previdenziali, gettando le basi per una maggiore sicurezza economica nel futuro di questi lavoratori.
L’importanza della circolare Inps per il settore
La circolare in questione ha un obiettivo preciso: chiarire come applicare il quadro normativo esistente a queste nuove tipologie professionali. Durante un convegno organizzato dall’Inps, è stata presentata la relazione “La Creator Economy in Italia: Dinamiche, Impatti e Sostenibilità nell’Ecosistema Digitale“, che illustra le specificità e le esigenze del settore. Da tale rapporto emerge che il giro d’affari del comparto in Italia ha raggiunto nel 2024 un valore di ben 4,06 miliardi di euro. A dominare il mercato è Instagram, seguito da TikTok e YouTube.
Con entrate medie annue di 84.028 euro, i creator digitali stanno emergendo come una forza economica significativa. Anche sul fronte occupazionale, i dati sono incoraggianti: il settore ha generato 18.110 posti di lavoro a tempo pieno, cifra che sale a oltre 51.000 se includiamo anche i posti di lavoro indiretti. Questi numeri pongono l’Italia al terzo posto in Europa per numero di influencer, dopo Spagna e Regno Unito. Inoltre, la spesa per l’influencer marketing ha visto una crescita del 33% dal 2020 al 2023, raggiungendo nel 2023 un totale di 323 milioni di euro.
Opzioni previdenziali per influencer e creator
La circolare delineerà tre possibili soluzioni previdenziali per questi professionisti, a seconda delle modalità operative e dei contratti alla base delle loro attività. Antonio Pone, direttore generale vicario dell’Inps, ha chiarito che la gestione previdenziale è determinata da variabili chiave come il tipo di attività svolta e il modello di compenso utilizzato. A fronte di ciò, la circolare fornirà indicazioni precise sull’applicabilità dei regimi previdenziali destinati ai lavoratori autonomi o a quelli del settore dello spettacolo.
Il riconoscimento di un regime previdenziale specifico è considerato un passo cruciale per garantire una sicurezza economica futura ai creator, che spesso lavorano in condizioni di incertezza. Le nuove misure puntano a garantire un sistema di protezione sociale adeguato e sostenibile, permettendo a giovani e meno giovani di pianificare il proprio futuro con maggiore certezza, in un contesto professionale in forte espansione.
Le aspettative delle associazioni di settore
Le voci dei rappresentanti delle associazioni di categoria non si sono fatte attendere. Sara Zanotelli, presidente di Aicdc, ha espresso grande soddisfazione per questo risultato, frutto di oltre un anno di lavoro. Ha sottolineato l’importanza di aver avviato un dialogo con vari soggetti istituzionali per costruire una strategia a lungo termine volta alla professionalizzazione del settore. La circolare si inserisce in un contesto di maggiore sistematizzazione della Creator Economy, fondamentale per sostenere la crescita di questo ecosistema.
Anche Gabriele Fava, presidente dell’Inps, ha enfatizzato il valore di questa nuova regolamentazione, definendola come una risposta concreta all’evoluzione delle professioni digitali. Con questa iniziativa, l’Istituto intende avvicinare sempre più i giovani al mondo del lavoro e garantire loro una stabilità previdenziale, in un mercato in continua trasformazione.
Prospettive future nella Creator Economy
In un contesto dove la Creator Economy si sta affermando sempre di più, il ruolo degli influencer non può essere ridotto a semplice passatempo. Jacopo Ierussi, presidente di Assoinfluencer, ha messo in evidenza come il settore sia finalmente riconosciuto da istituzioni e associazioni, anche grazie all’ottenimento del Codice Ateco. La definizione di profili contributivi per i creator è ancora in fase di studio, ma l’intento è chiaro: strutturare regole che rispondano alle peculiarità del mercato attuale. I giovani coinvolti in queste attività beneficeranno così di un sistema previdenziale più coerente e giusto, capace di adattarsi alle loro esigenze e alle sfide del presente.
Mentre il lavoro nel campo digitale continua a crescere, la circolare dell’Inps rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione di un settore che ha il potenziale per continuare a evolversi e a influenzare l’economia italiana nel suo complesso.