A Palazzo Balbi si è svolta oggi una riunione fondamentale per il futuro dello store di lusso Fondaco dei Tedeschi a Venezia. La situazione si era aggravata con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo che riguardava 226 dipendenti. L’incontro ha avuto diversi attori chiave: dal Comune al gruppo LVMH, indispensabili per costruire un percorso che possa garantire stabilità e nuove prospettive per i lavoratori.
La riunione decisiva
La riunione, coordinata dall’assessore al Lavoro Valeria Mantovan, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali del Comune di Venezia e della Soprintendenza per le belle arti. Erano presenti anche i vertici nazionali ed europei della DFS, azienda che gestisce il noto store, insieme alla Regia di Sabrina Benetton, che detiene la proprietà dell’immobile. Notabile è stato l’intervento dell’amministratore unico della Dekus, la società che si occupa della gestione di Fondaco, e la presenza del gruppo LVMH, noto colosso del lusso.
La sessione ha avuto un impatto immediato, poiché è stata decisa la sospensione della procedura di licenziamento collettivo, consentendo ai lavoratori di tirare un sospiro di sollievo. “Il tempo è una variabile critica per gestire questa vicenda,” ha affermato Mantovan, sottolineando l’urgenza della situazione. Prima dell’incontro, DFS Italia aveva avviato la procedura senza preavviso, gettando nella preoccupazione i dipendenti. La decisione di sospendere i termini della procedura permette ora di esplorare soluzioni alternative.
Verso un nuovo modello gestionale
Nel corso del tavolo tecnico, l’assessore Mantovan ha evidenziato la necessità di trovare un’alternativa alla gestione attuale. La DFS ha dichiarato la sua intenzione di voler chiudere il negozio, ritenendo insostenibile il modello imprenditoriale in atto. La Regione ha invitato la proprietà a considerare nuove proposte da parte di potenziali investitori che potrebbero prendere in carico la gestione dello store.
Le discussioni si sono quindi concentrate sull’individuazione di soggetti alternativi, inclusi opportunità di subentro per il gruppo LVMH e altre aziende del settore. “È fondamentale che ci sia dialogo fra tutti i soggetti coinvolti,” ha spiegato Mantovan, invitando a sfruttare la presenza di enti istituzionali nella creazione di nuove opportunità. Sono previsti passaggi successivi che si articoleranno in incontri con i sindacati e i potenziali investitori.
Prossimi passi e impegni futuri
Il tavolo tecnico è un primo passo importante ma non l’ultimo. Il primo incontro con i sindacati, previsto per il 17 dicembre, rappresenta un momento cruciale per definire ulteriori strategie e piani d’azione. Portare a termine negoziati proficui e tempestivi è essenziale per garantire che i 226 lavoratori non si trovino a fronteggiare il rischio di disoccupazione durante un periodo già difficile come quello natalizio.
Il clima di incertezza richiede un approccio proattivo, con l’obiettivo di mantenere vivo il Fondaco dei Tedeschi come simbolo del lusso veneziano. La collaborazione tra istituzioni, aziende e sindacati sarà determinante per garantire che i lavoratori abbiano un futuro e che Venezia continui a offrire le sue storiche e prestigiose opportunità commerciali.