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Gemini 2.0: il modello AI di Google per l’era agenziale implementato a Milano da Laura Rossi

Emergono importanti novità dal quartier generale di Google a Mountain View, dove è stato presentato Gemini 2.0, l’evoluzione dell’intelligenza artificiale che promette di rivoluzionare l’approccio alla tecnologia. Con miglioramenti significativi nel campo della multimodalità, questa nuova versione posiziona Big G come protagonista nell’era agenziale, fornendo strumenti in grado di assistere gli utenti in modo più integrato e intuitivo. Scopriamo insieme le caratteristiche salienti e i progetti innovativi legati a questa nuova piattaforma.

Gemini 2.0 e le sue innovazioni

Gemini 2.0 si presenta con funzionalità avanzate che includono il supporto nativo per generare immagini e audio, insieme a strumenti progettati per facilitare pianificazione, memorizzazione e operazioni personalizzate. Secondo quanto riportato nel comunicato stampa, il modello è pensato per lavorare a stretto contatto con l’utente, rendendo l’interazione più fluida e reattiva. Attraverso diverse modalità, gli utenti possono sfruttare un’intelligenza artificiale che si adatta alle loro esigenze, dibattendo in una conversazione che va oltre il semplice scambio di informazioni.

Questa versatilità si riflette nella possibilità per Gemini 2.0 di apprendere dai feedback degli utenti, migliorando continuamente l’esperienza di interazione. Le potenzialità di Gemini 2.0 si estendono anche alle applicazioni pratiche, che spaziano dall’assistenza nelle ricerche online alla gestione di attività quotidiane, rendendo compiti complessi più gestibili.

I progetti innovativi legati a Gemini 2.0

All’interno dell’ecosistema Gemini, spiccano alcuni progetti innovativi, fra cui spicca Project Astra. Questa iniziativa ha come obiettivo la creazione di un assistente AI universale che sia in grado di accompagnare l’utente nella sua vita digitale. Presentato in occasione dell’evento I/O 2024, Project Astra ha già registrato risultati positivi su smartphone Android, ma la sua ambizione è espandersi anche verso dispositivi indossabili come occhiali smart.

A supporto di questa visione, c’è Project Mariner, un prototipo destinato a cambiare il modo in cui interagiamo con il web. Si tratta di un’estensione per Chrome in grado di leggere e analizzare tutto ciò che appare sullo schermo, supportando gli utenti nell’esecuzione di diverse attività. Questa funzionalità mira a rendere l’interazione con i contenuti digitali più fluida, permettendo una lettura ed un’interpretazione che semplifichino la vita quotidiana.

Un altro progetto degno di nota è Jules, un’intelligenza artificiale sviluppata per assistere gli sviluppatori. Integra il flusso di lavoro di GitHub, occupandosi di problemi complessi, proponendo soluzioni e implementandole efficacemente, tutto sotto la supervisione umana. La sinergia tra creatività umana e potenza computazionale apre nuove strade nel campo della programmazione.

La versione Flash di Gemini 2.0

La presentazione di Gemini 2.0 include anche una nuova versione chiamata Gemini 2.0 Flash. Disponibile da subito in forma sperimentale, questa variante punta a garantire prestazioni elevate e bassa latenza. Gli utenti possono accedervi tramite il menu delle opzioni nel chatbot, sia sul desktop che sull’app mobile. Gli sviluppatori sono già in grado di testarne le potenzialità utilizzando l’API Gemini, presentata in Google AI Studio e Vertex AI.

Un aspetto aggiuntivo, attualmente disponibile per gli utenti con accesso a Gemini Advanced, è la funzione Deep Research. Questa novità rappresenta un passo avanti nell’approfondimento e nella capacità di analisi delle informazioni, consentendo ricerche più dettagliate e complete.

L’integrazione di Gemini 2.0 con AI Overviews

Un’altra importante innovazione riguarda l’integrazione di Gemini 2.0 con AI Overviews, la funzionalità di ricerca avanzata potenziata dall’intelligenza artificiale. Questa funzione, al momento non accessibile in Italia, si propone di rispondere a domande complesse attraverso un sistema di elaborazione a più fasi. Inoltre, l’intelligenza artificiale è in grado di risolvere equazioni matematiche avanzate e affrontare interrogazioni multimodali, fornendo supporto anche nelle sfide di programmazione.

Gemini 2.0 rappresenta pertanto un passo significativo nella continua evoluzione delle tecnologie basate su intelligenza artificiale, promettendo di trasformare il modo in cui interagiamo con il digitale e di arricchire la nostra esperienza utente.

Marco Rossetti

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