Roma, prigionieri del Grande Ingorgo: lunghe code per lavoro. Trasporti pubblici inaffidabili

Un sondaggio Cisl rivela che il traffico a Roma è insostenibile, con il 42% degli intervistati che attribuisce i ritardi alla scarsa efficienza dei mezzi pubblici e un crescente desiderio di alternative sostenibili.
Roma, prigionieri del Grande Ingorgo: lunghe code per lavoro. Trasporti pubblici inaffidabili - (Credit: www.open.online)

In una metropoli come Roma, il tema del traffico è sempre attuale e fonte di problemi per molti cittadini. Un recente sondaggio condotto dalla Cisl, intitolato “Attraverso Roma”, rivela le difficoltà aumentate a causa dei cantieri legati al Giubileo. Le risposte degli intervistati offrono uno spaccato dettagliato della vita quotidiana di chi si sposta in città, evidenziando l’esigenza di un miglioramento fervido del sistema di trasporti pubblici.

Il sondaggio Cisl: condizioni di viaggio sempre più critiche

L’indagine della Cisl mostra chiaramente come il traffico a Roma stia diventando insostenibile. Tra i partecipanti al sondaggio, composta in gran parte da conducenti di auto private, emerge una triste realtà: il 42% degli intervistati attribuisce i ritardi degli spostamenti alla mancanza di efficienza dei mezzi pubblici. Il 31,8% ha dichiarato di preferire l’auto per la posizione distante della propria abitazione rispetto all’ufficio o all’università. Interessante notare che se fosse possibile, il 47% avrebbe optato per i mezzi pubblici, mentre solo il 28% favorisce l’uso dell’auto. Questo dato mette in luce la volontà di molti cittadini di scelte più sostenibili, ma evidenzia al contempo l’impossibilità di farlo a causa delle carenze nel servizio di trasporto collettivo.

I risultati del sondaggio, riportati nell’edizione romana di Repubblica, rivelano ulteriori problematiche. Il 37% dei rispondenti impiega più di un’ora per raggiungere la destinazione lavorativa o di studio. Tuttavia, non è solo il tempo a preoccupare: l’85,5% spende tra i 30 e oltre 60 minuti per il solo viaggio di andata. Trova addirittura difficile trovare parcheggio il 50% degli intervistati, evidenziando che il trasporto privato stia diventando sempre più un incentivo alla frustrazione. Per molti, i costi sono considerevoli: circa il 20% spende oltre 150 euro al mese per il parcheggio e il trasporto, mentre il 30% dichiara di aver un’approssimazione di 100 euro. Sorprendentemente, ben il 92,4% degli intervistati avverte un aumento del traffico, incrementato dai lavori del Giubileo. Inoltre, l’86% di chi utilizza biciclette e monopattini lamenta timori per la propria sicurezza, dovuti ai veicoli che sfrecciano a velocità sostenute.

La vita quotidiana tra il traffico: l’esperienza di Nicola Vicentini

Il racconto di Nicola Vicentini, un cittadino romano costretto a fronteggiare quotidianamente il traffico, offre un’immagine vivida della situazione. Nicola impiega ben due ore per spostarsi da casa a Piazza Cavour, dove gestisce la gioielleria Baiani. Vivendo nella zona Cassia, deve attraversare diversi punti critici della città: “Un viaggio da casa a Piazza Cavour dura dai 25 ai 40 minuti, ma con i lavori in corso è diventato molto più complesso,” racconta. All’arrivo all’altro negozio in via Boccea, il tempo si allunga ulteriormente, con un altro venti minuti necessari per affrontare il traffico di piazza Risorgimento.

Il panorama non migliora nemmeno nei percorsi alternativi. Le strade come via Andrea Doria e via Baldo degli Ubaldi si rivelano anch’esse congestionate e, dopo una lunga giornata, Nicola deve affrontare l’ulteriore sfida di tornare a casa durante l’ora di punta, un’altra mezz’ora in auto.

Un cambiamento necessario: il trasporto pubblico sotto la lente

Nicola esprime la sua frustrazione rispetto al sistema di trasporti pubblici di Roma. Secondo lui, se ci fosse una rete di metro capillare come in altre grandi città europee, potrebbe finalmente abbandonare l’auto. “La mancanza di un sistema efficiente di mezzi pubblici mi porta ad utilizzare l’auto, anche se il traffico è insopportabile,” lamenta.

Per Nicola, anche il car sharing sarebbe una valida opzione se solo arrivasse nella sua zona, attualmente non servita da questa opportunità. E sebbene a volte tenti di camminare o di utilizzare un monopattino a noleggio, il suo lavoro non gli consente un uso frequente, visto il continuo bisogno di trasportare merce da un negozio all’altro. La dipendenza dall’auto, quindi, resta una necessità legata alla mancanza di alternative praticabili.

Le storie di chi vive quotidianamente il traffico a Roma testimoniano una situazione che richiede attenzione e interventi concreti per garantire un miglioramento delle condizioni di vita nella capitale, soprattutto in un momento in cui la città si prepara ad affrontare grandi eventi come il Giubileo.