La Banca del Fucino collaborerà con la Fondazione Museo della Shoah per la terza edizione del Social Book Club, un’iniziativa che mira a stimolare l’interesse per la lettura tra i ragazzi delle scuole medie e superiori. Quest’anno, il progetto si distingue per l’introduzione di un canale TikTok dedicato, invitando i giovani partecipanti a esprimere le loro opinioni sui libri letti. Un’iniziativa che si presenta come una bellissima opportunità per riflettere su temi importanti attraverso la narrativa.
In un mondo sempre più digitale, la Fondazione Museo della Shoah ha deciso di rinnovare il suo approccio, creando un canale TikTok esclusivo per il Social Book Club. Questo strumento non è solo un modo per raggiungere un pubblico nuovo, ma anche una piattaforma dove i ragazzi possono condividere le loro opinioni e le loro riflessioni in un formato che è già familiare e accessibile a loro. Utilizzare TikTok come strumento di comunicazione significa abbracciare la cultura contemporanea, rendendo la lettura non solo un atto personale, ma anche un’esperienza collettiva che stimola discussioni e confronti.
Questa evoluzione non rappresenta soltanto un’innovazione nel modo di comunicare, ma anche un invito ai ragazzi a entrare in un dialogo più profondo con i testi. I partecipanti saranno incoraggiati a commentare in forma critica le opere letterarie proposte. È un’ottima opportunità di crescita personale, poiché la critica letteraria è una competenza fondamentale che favorisce il pensiero critico, l’autonomia di giudizio e la capacità di espressione.
Per il Social Book Club di quest’anno, le classi partecipanti riceveranno in omaggio due titoli significativi. Per gli studenti del primo e del secondo anno delle scuole secondarie di primo grado, il libro scelto è “16 ottobre 1943. Storia di Emanuele che sfuggì al nazismo” di Emanuele Di Porto e Ernesto Anderle, illustrato da Marco Caviglia. Questo libro racconta una storia toccante e reale di un giovane che ha vissuto le atrocità del nazismo, sottolineando l’importanza di ricordare la storia per evitare che eventi simili si ripetano.
Per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, il titolo selezionato è “Così siamo diventati fratelli. L’amicizia che salvò Sami e Piero” di Sami Modiano, ancora una volta con Marco Caviglia. Questa opera esplora l’umanità che emerge nei momenti più bui, mettendo in luce il potere dell’amicizia e della solidarietà. Attraverso questi testi, i ragazzi non solo si avvicinano alla lettura, ma anche a tematiche storiche e sociali di grande rilevanza.
I giovani lettori sono chiamati a cimentarsi in un’attività di scrittura creativa, presentando le loro recensioni dei libri assegnati. La scadenza per la consegna dei lavori è fissata per la fine di marzo 2025. Questa fase del progetto permette agli studenti di esprimere le loro opinioni e scoprire il proprio stile di scrittura, un passo importante per il loro sviluppo personale e accademico.
I lavori che si distingueranno per creatività e per la capacità di trasmettere un messaggio di solidarietà saranno premiati con dei voucher. Questi buoni cultura rappresentano un incentivo prezioso per avvicinare ulteriormente i ragazzi alla lettura, stimolando la loro curiosità e il loro desiderio di esplorare nuovi mondi attraverso i libri. La trasformazione di un’attività di lettura in un evento condiviso, che culmina in riconoscimenti, è un modo efficace per incentivare la crescita culturale e sociale dei giovani.
L’Ad della Banca del Fucino, Francesco Maiolini, ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa nel contesto dell’impegno della banca verso le comunità locali. La banca non si limita a svolgere la sua funzione di istituto finanziario, ma si fa attivamente coinvolgere nella vita culturale dei territori in cui opera. L’obiettivo è quello di riconnettersi con i giovani e le loro famiglie, dimostrando che la cultura e l’istruzione sono fondamentali per il progresso della società.
La collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah rappresenta un passo significativo verso la promozione di temi di fondamentale importanza, quali la memoria e la solidarietà. Attraverso iniziative come il Social Book Club, la Banca del Fucino contribuisce non solo alla formazione culturale dei ragazzi, ma si impegna anche a costruire un futuro più consapevole e responsabile.
Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah, ha espresso un forte apprezzamento per il supporto continuativo di Banca del Fucino. Questo tipo di partnership non solo consente alla Fondazione di diversificare le proprie modalità di comunicazione, ma offre anche l’opportunità di coinvolgere un pubblico più ampio. Le iniziative che nascono da tale collaborazione sono fondamentali per stimolare la riflessione e aumentare la consapevolezza nei giovani, favorendo un dialogo intergenerazionale attorno a temi storici e sociali che meritano di essere esplorati e discussi con attenzione.
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