Negli ultimi giorni, le Borse europee hanno mostrato un moderato rialzo, catalizzando l’attenzione degli investitori sulle politiche monetarie e sulle recenti decisioni dalla Cina riguardo agli stimoli economici. In questo contesto, il focus è ora rivolto alle manovre della Federal Reserve attese per la prossima settimana, dopo l’ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea. I mercati finanziari, comunque, stanno reagendo con una certa delusione alle notizie provenienti da Pechino, legate alle azioni intraprese per sostenere la crescita economica. Allo stesso tempo, l’euro ha mostrato segni di recupero, attestandosi a 1,0474 nei confronti del dollaro.
L’indice Stoxx 600 ha registrato una leggera flessione dello 0,2%, ma diversi mercati locali hanno mostrato segni di vivacità. In particolare, Madrid ha visto un incremento dell’0,59%, seguita da Francoforte che ha guadagnato lo 0,24%. Londra e Parigi sono rimaste quasi stabili, con minimalissimi cambiamenti rispettivamente dello 0,05% e dello 0,08%. La spinta sui principali listini è arrivata principalmente dal settore finanziario, che ha visto un aumento significativo. Le compagnie assicurative, in particolare, sono cresciute dell’1,2%, mentre le banche hanno visto un rialzo dello 0,4%.
Nel comparto automobilistico, si sono registrati acquisti che hanno portato a un aumento dell’1%, confermando una certa resilienza in questo segmento. Al contrario, il settore del lusso si è mosso poco, chiudendo con un incremento marginale dello 0,01%. Sulla scena energetica, si è assistito a un miglioramento, con un guadagno dello 0,1%, supportato da un rialzo del prezzo del petrolio. Attualmente, il Wti ha guadagnato lo 0,5%, portandosi a 70,36 dollari al barile, mentre il Brent ha visto un aumento dello 0,4%, arrivando a 73,75 dollari.
Un’analisi delle dinamiche del mercato obbligazionario rivela un lieve aumento dei rendimenti sui titoli di Stato. In questo scenario, lo spread fra Btp e Bund ha iniziato ad allargarsi, raggiungendo i 113 punti. Il tasso del decennale italiano si attesta al 3,36%, mentre quello tedesco si posiziona al 2,23%. Questi dati suggeriscono preoccupazioni accumulate per quanto riguarda la stabilità economica in relazione alla crescita dei tassi di interesse, un tema che continua a occupare un posto centrale nei dibattiti economici.
Sul fronte delle materie prime, il prezzo dell’oro ha subito un ribasso dell’1,6%, portandosi a 2.667 dollari l’oncia, un valore che riflette le incertezze globali e le variabili economiche. Anche il gas ha mostrato tendenze rialziste, in particolare ad Amsterdam dove le quotazioni sono aumentate dello 0,6%, toccando 43,05 euro per megawattora. Questi movimenti testimoniano le oscillazioni di un mercato che, nonostante le incertezze, continua a mostrare segni di attività e adattabilità.
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