La rinascita di un grande classico del rap italiano si consuma nel programma “Splendida cornice”, dove Frankie hi-nrg ha presentato una rielaborazione del suo celebre brano “Quelli che benpensano”. In questo episodio, il rapper ha collaborato con Geppi Cucciari, fornendo non solo un aggiornamento musicale ma anche un’acuta riflessione sulla società contemporanea. Attraverso le sue parole, Frankie riporta alla ribalta l’essenza del rap, inclusi i riferimenti ai dissing, un elemento fondamentale in questo genere, oltre a centrare il suo bersaglio su figure emblematiche del mondo dello spettacolo, come Fedez e Chiara Ferragni.
Una critica sociale attraverso il rap
Con la sua nuova versione, Frankie hi-nrg non si limita a riscrivere le proprie barre, ma lancia anche frecciatine dirette a diversi aspetti della cultura popolare e della società odierna. Non è un caso che nei suoi versi parli di “ultras che fanno da scorta” e di “cannoni fumati nelle trasmissioni”, riferendosi a un ambiente in cui il confine tra la realtà e il palcoscenico diventa sempre più labile. La diretta allusione a Fedez, che è uno dei rappresentanti di una generazione musicale che ha saputo conquistare le masse, non è passata inosservata. La canzone sostiene una visione provocatoria, rimarcando la dissidenza e la satira sociale attraverso il rap.
Nel pezzo, Frankie si fa portavoce di una frustrazione collettiva. La sua rappresentazione della percezione della ricchezza e del successo è chiara: «Basta con le posse, vivo in un residence full optional. Vigilanza H-24 e zero nome sul citofono». Qui non si parla solo del suo status personale, ma dell’idea di una società in cui il potere e la protezione diventano requisiti fondamentali per chi ha successo. La scorta ha un doppio significato: un sostegno fisico, ma anche una metafora delle distanze che si creano tra le diverse classi sociali.
Riferimenti a temi attuali e provocazioni
Frankie hi-nrg utilizza la propria musica per affrontare questioni scottanti come la disuguaglianza economica e il dilettantismo delle immagini di benessere che spesso ci bombardano sui social media. Frasi come «Un bonifico con cifre belle in evidenza e mi vanto un po’ su Instagram di far beneficenza», rivelano una critica netta non solo nei confronti della sfera musicale, ma anche della narrazione che avviene sui social network. Il rapper mette in evidenza la superficialità che può caratterizzare i gesti di beneficenza visti attraverso il filtro della pubblicità.
La critica si estende anche ai movimenti sociali. L’artista la fa facile per affrontare il tema del patriarcato e del femminismo, insinuando – attraverso versi come «Tra le femministe sto malvolentieri, meglio il patriarcato, oggi come ieri» – di quanto i confini tra i movimenti siano sfumati e talvolta contraddittori. Questi elementi contribuiscono a delineare un messaggio potente: il rap rimane un’arma contro l’ipocrisia e un canalizzatore di emozioni vivide.
Un messaggio chiaro e incisivo
La performance di Frankie hi-nrg non è solo un atto di nostalgia, ma piuttosto una denuncia forte e chiara alla condizione attuale della società italiana. La rappresentazione di scene quotidiane, come il parcheggio in modo provocatorio sul posto riservato ai disabili, scolpisce una critica al comportamento egoista di alcune persone. «Tassatissimi ci dissanguano, ci rovinano e se poi facciamo un po’ di nero sai che cool», mette in risalto come la mancanza di rispetto verso le norme sociali degli individui ricchi sia diventata una prassi.
In questo contesto, il rap di Frankie hi-nrg si rivela un medium prezioso per esprimere disagi e ostilità nei confronti di un sistema che spesso ignora i più deboli. Con il suo stile audace e provocatorio, il rapper non solo intrattiene, ma fa riflettere, esprimendo il malcontento di una generazione in cerca di risposte e giustizia sociale, a ciascun verso vogliono sembrare un grido di battaglia nella continua lotta per un cambiamento autentico.