DALLE TAC AI MAMMOGRAFI, PIÙ DI UN MACCHINARIO SU 3 HA OLTRE 10 ANNI A MILANO, RIVELA L’ASSESSORE ALLA SALUTE

L’indagine dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali analizza la distribuzione delle apparecchiature sanitarie in Italia, evidenziando disparità regionali e l’importanza dell’accesso ai servizi di salute.
DALLE TAC AI MAMMOGRAFI, PIÙ DI UN MACCHINARIO SU 3 HA OLTRE 10 ANNI A MILANO, RIVELA L'ASSESSORE ALLA SALUTE - (Credit: www.ansa.it)

La recente indagine fornita dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali offre un quadro dettagliato sulla distribuzione delle grandi apparecchiature sanitarie in Italia. Questo report, realizzato in collaborazione con le Società Scientifiche di settore e il Ministero della Salute, delinea non solo il numero di dispositivi presenti, ma evidenzia anche la loro tecnologia, obsolescenza e distribuzione territoriale.

Struttura delle apparecchiature sanitarie in Italia

Secondo i dati riportati, un importante segmento della popolazione si avvale di apparecchiature mediche sofisticate: il 34% degli utenti ha un’età pari o inferiore a 5 anni, mentre il 29% è compreso tra i 5 e i 10 anni. Le domande crescenti per procedure diagnostiche hanno portato a una maggiore necessità di attrezzature come le Tac, che risultano avere la maggiore concentrazione con 37,3 unità per milione di abitanti. A seguire troviamo i mammografi, con una distribuzione di 35,2 per milione, e le Risonanze Magnetiche Nucleari, con 32,9 per milione di abitanti.

Questa diffusione è testimoniata dal predominio delle regioni come Lombardia, Lazio e Campania, che si distinguono per il numero significativo di queste apparecchiature. Sorprendentemente, il 51% delle unità è distribuito in strutture sanitarie pubbliche, segnando un punto cruciale per l’accesso alla salute nel nostro Paese.

Analisi della distribuzione per modalità di accreditamento

Nel dettaglio, tra le 8.228 apparecchiature rilevate nel report, ben il 44% risulta allocato in strutture private accreditate, mentre il 6% è presente in strutture non accreditate. Dall’analisi emerge chiaramente come, ad eccezione delle risonanze magnetiche, ci sia una maggiore prevalenza di tali apparecchiature nel settore pubblico.

Per quanto riguarda le Risonanze Magnetiche, delle 1.940 unità totali, 1.173 si trovano nel privato accreditato e 622 nel pubblico. Facendo riferimento ai mammografi, il 52% si colloca all’interno della fascia privata, evidenziando un’altra significativa tendenza verso il settore accreditato.

Confronto internazionale e regionale

Analizzando il dato relativo al confronto con altre nazioni europee, l’Italia dimostra un buon posizionamento, con un numero di Tac e Risonanze Magnetiche per milione di abitanti molto simile a quello della Germania, che ha un valore di 36,5 per milione di Tac e 35,2 di Rmn. La distanza aumenta con paesi come la Spagna e la Francia, dove i dati evidenziano numeri inferiori .

A livello regionale, la Lombardia emerge in modo particolare, con 1.377 apparecchiature, precedendo il Lazio con 1.053 e la Campania con 857 apparecchiature. In netto contrasto, la Valle d’Aosta risulta avere solo 13 apparecchiature, segnalando disparità significative tra le varie regioni in termini di accessibilità ai servizi sanitari.

L’analisi dettagliata di questo report sottolinea l’importanza della distribuzione e dell’accessibilità delle apparecchiature sanitarie, rivelando un panorama che richiede attenzione e interventi mirati per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a servizi sanitari adeguati e tecnologicamente avanzati.