FdI, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDONO ALLA RAI DI TOGLIERE LA TUTELA LEGALE A REPORT A ROMA

La richiesta di modifica della manleva per i giornalisti di “Report” da parte del governo mette a rischio la libertà d’informazione e il futuro del programma guidato da Sigfrido Ranucci.
FdI, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDONO ALLA RAI DI TOGLIERE LA TUTELA LEGALE A REPORT A ROMA - (Credit: www.open.online)

La situazione attuale in Rai si fa sempre più delicata, in particolare per il programma “Report” e la sua guida, Sigfrido Ranucci. Negli ultimi giorni, è emersa una comunicazione ufficiale da parte della maggioranza di governo che ha richiesto all’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi, di modificare la manleva di tutela legale per i giornalisti del programma. Questo cambiamento non sarebbe solo una questione interna, ma parte di una strategia più ampia legata a recenti eventi.

La richiesta di modifica della manleva di Report

La manleva di Report rappresenta una protezione indispensabile per i giornalisti, in quanto li solleva da rischi legali e finanziari derivanti dal loro lavoro. La decisione di richiedere l’eliminazione di questa tutela sembra collocarsi in un contesto economico e politico teso. In un articolo apparso su Il Foglio, si riporta che la richiesta è stata motivata da una telefonata intercorsa tra Gennaro Sangiuliano – ex ministro della Cultura – e Federica Corsini, moglie di Ranucci. Un elemento che potrebbe aver scatenato l’allerta nella maggioranza di governo è stata la denuncia pubblica riguardante modalità di gestione del programma.

In risposta alla pressione politica, l’ad Giampaolo Rossi ha chiarito che la modifica della manleva non potrebbe limitarsi solo a Report, ma si estenderebbe a tutti i giornalisti della Rai. Una scelta complessa che potrebbe avere ripercussioni non solo sulla redazione di Report, ma anche su altri programmi e sulla libertà dei giornalisti in seno alla tv pubblica. Un cambiamento di questa portata potrebbe comportare una ristrutturazione radicale del modo in cui i professionisti coinvolti affrontano inchieste e reportage.

Le conseguenze sul futuro di Ranucci e Report

La posizione di Ranucci, che attualmente ricopre la carica di vicedirettore ad personam, sembra essere messa in discussione. Questo ruolo, attualmente condiviso con Milo Infante e Alberto Matano, non prevede la gestione diretta di strutture, ma permette ai tre professionisti di esercitare una certa autorevolezza editoriale. Tuttavia, voci circolano su un possibile disimpegno da parte della Rai se Ranucci decidesse di approdare a La7.

Secondo i vertici di Viale Mazzini, Report è un programma storicamente legato a Milena Gabanelli e Ranucci, con un’impronta interpretativa molto personale. L’intenzione di mantenere il programma all’interno della Rai sembra essere forte, contrariamente a un possibile passaggio a La7, dove si teme che il programma perderebbe il suo focus investigativo. Paradossalmente, nonostante Report non abbia mai perso una causa legale, il timore di perdere la tutela legale mette a rischio la stabilità della redazione e l’integrità del programma stesso.

La situazione attuale e le proiezioni future

A fronte di tali sviluppi, è indubbio che il clima di incertezza pesi notevolmente su Ranucci e sul futuro di Report. Con l’ex ministro Sangiuliano attivamente coinvolto in controversie legali, la tensione è palpabile. Ranucci ha recentemente affermato in diretta a “Un giorno da pecora” di aver informato il titolare della comunicazione per il suo operato, sottolineando la trasparenza nel suo lavoro.

La decisione finale riguardo la manleva è attesa, e qualsiasi scelta da parte della Rai potrebbe segnare un netta svolta sia per il programma che per la carriera di Ranucci. L’evoluzione di questa vicenda è monitorata con attenzione, poiché toccherà temi di libertà di informazione e protezione dei giornalisti, aspetti cruciali nel panorama attuale dell’informazione italiana.