K2-360 b, LA SUPER-TERRA SCOPERTA: NON ABITABILE. DETTAGLI SU POSIZIONE E MOTIVI

La scoperta dell’esopianeta K2-360 b, una super-Terra a 764 anni luce dalla Terra, rivela caratteristiche uniche come alta densità e orbita rapida, ma lo rende inabitabile.
K2-360 b, LA SUPER-TERRA SCOPERTA: NON ABITABILE. DETTAGLI SU POSIZIONE E MOTIVI - (Credit: www.geopop.it)

La recente scoperta dell’esopianeta K2-360 b, riportata sulla rivista scientifica Nature, ha fatto breccia nella comunità scientifica. Situato a ben 764 anni luce dalla Terra, nella costellazione della Vergine, questo pianeta è classificato come una super-Terra. Con una massa 7,6 volte superiore a quella terrestre ma un raggio solo 1,5 volte quello della Terra, K2-360 b ha catturato l’attenzione per la sua densità straordinaria, simile a quella del piombo. Tuttavia, le condizioni estreme del suo ambiente lo rendono inabitabile. Scopriamo in cosa consiste questa fascinante scoperta.

caratteristiche fisiche dell’esopianeta K2-360 b

K2-360 b rappresenta un curioso esempio di una super-Terra. Con una massa notevole di circa 7,6 volte quella del nostro pianeta, questo corpo non è un semplice grande pianeta, ma possiede anche particolari caratteristiche fisiche. La concentrazione della sua massa in un volume relativamente ridotto porta a una densità di ben 11 g/cm³, un valore senza precedenti tra i pianeti di questa categoria. Tale densità è direttamente comparabile a quella del piombo, il che invita a riflettere sulle sue possibili composizioni geologiche.

La sua orbita attorno alla stella madre è incredibilmente rapida: K2-360 b compie un giro completo in circa 21 ore. Questo periodo ultrabreve implica che il pianeta si trova molto vicino alla sua stella madre, influenzando drasticamente le sue condizioni superficiali. Infatti, le temperature elevate dovute a questa prossimità non rendono K2-360 b idoneo a ospitare forme di vita simili a quelle presenti sulla Terra.

l’esplorazione del sistema stellare K2-360

L’esopianeta K2-360 b è stato identificato nel sistema stellare K2-360, che ha catturato l’attenzione degli astronomi per diverse ragioni. Questa stella di tipo solare si trova nella fase di sequenza principale, bruciando idrogeno nel suo nucleo e mostrando una vita stimata di circa 6 miliardi di anni. Nonostante la sua grande distanza dalla Terra, K2-360 è relativamente simile al nostro Sole, rendendo il suo studio ancora più interessante.

Ma K2-360 b non è l’unico corpo che orbita attorno a questa stella. Un secondo pianeta, chiamato K2-360 c, è stato identificato come parte di questo sistema ma con caratteristiche diverse. Questo pianeta più lontano dal suo sole ha un periodo orbitale di circa 10 giorni e una massa che si avvicina a 15 volte quella della Terra. Tuttavia, non essendo visibile tramite transito, non è stato possibile determinare le sue dimensioni o le caratteristiche della sua densità, lasciando un alone di mistero attorno a questo secondo esopianeta.

il metodo di scoperta di K2-360 b

La scoperta di K2-360 b è avvenuta grazie a una combinazione di tecniche di osservazione astrofisica, in particolare sfruttando i dati raccolti dal telescopio Kepler della NASA. Utilizzando il metodo del transito, gli astronomi hanno osservato una diminuzione della luminosità della stella, segnale che un pianeta interferisse con la luce proveniente da essa. Questo metodo è fondamentale per identificare e studiare esopianeti al di fuori del nostro sistema solare.

Successivamente, per confermare la scoperta e ottenere dati più precisi riguardanti la massa di K2-360 b, esperti astronomi hanno utilizzato il metodo della velocità radiale. Questa tecnica si basa sulla misurazione dell’effetto Doppler, provocato dalla coesistenza gravitazionale tra il pianeta e la stella madre, permettendo così di determinare con maggiore precisione la massa dell’esoplaneta. Attraverso l’analisi combinata di queste due tecniche, gli scienziati hanno potuto caratterizzare K2-360 b e riconoscerne la straordinarietà nel contesto dell’astronomia planetaria attuale.