Roma non è una città per ultimi e disabili: investimenti sbilanciati alla Raggi. Inceneritore coinvolto

Il bilancio del Municipio IX di Roma suscita polemiche per la priorità data a progetti legati al Giubileo, trascurando le esigenze delle categorie vulnerabili e riducendo i fondi per il supporto sociale.
Roma non è una città per ultimi e disabili: investimenti sbilanciati alla Raggi. Inceneritore coinvolto - (Credit: www.7colli.it)

Il bilancio recentemente approvato dal Municipio IX di Roma ha suscitato un acceso dibattito tra le varie forze politiche e la cittadinanza. Focus principale delle critiche è l’assegnazione di risorse quasi esclusivamente ai progetti legati al Giubileo e alla prima fase del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , il che ha portato a una netta penalizzazione delle categorie più fragili nella società, tra cui disabili e persone in difficoltà. La consigliera Carla Canale, esponente della Lista Civica Virginia Raggi, ha evidenziato queste problematiche in un post sui social, sollevando interrogativi sulla direzione in cui sta andando la capitale.

Le scelte discutibili del bilancio

Al centro delle critiche c’è un taglio di ben 50 milioni di euro ai fondi destinati agli enti locali, che ha profondamente impattato sulla capacità di supporto verso i cittadini più vulnerabili di Roma. Nonostante la città si trovi in un periodo di emergenza sociale, la giunta ha scelto di investire risorse in grandi progettualità, trascurando misure necessarie per la creazione di una rete di servizi e supporto per chi vive situazioni di fragilità. Investimenti in aree come i sistemi di gestione dei rifiuti e l’implementazione della rete 5G rimangono in primo piano, mentre si ignorano sostanzialmente le necessità di inclusione sociale.

Un aspetto di particolare rilevanza è la mancanza di fondi specifici per iniziative a favore dei disabili. Carla Canale fa presente che “la mera scelta di puntare su programmi di grande respiro rischia di lasciare indietro i più deboli,” perdendo così di vista un’importante responsabilità sociale. La ricerca di uno sviluppo che non consideri l’intera comunità si traduce in una visione limitata e rischiosa del futuro della capitale.

Investimenti pesanti su infrastrutture dubbie

Tra i progetti evidenziati dal nuovo bilancio c’è la destinazione di 227 milioni di euro per l’impiantistica legata al trattamento dei rifiuti urbani. In modo particolare, si parla del maxi inceneritore di Roma, la cui approvazione è attesa nei prossimi mesi nella zona di Santa Palomba. Di questi, circa 57,8 milioni sono indirizzati alla costruzione di impianti accessori, sempre ubicati nel Municipio IX. Parallelamente, il bilancio prevede anche 6,6 milioni di euro per il potenziamento della rete 5G, senza però un aggiornamento delle normative urbanistiche riguardanti le antenne. Questo pone un interrogativo sulla salute pubblica, dato il rischio di una proliferazione incontrollata di infrastrutture in aree densamente popolate.

L’amministrazione si trova quindi ad affrontare un paradosso: da una parte promuove investimenti strutturali, dall’altra ignora gli impatti sociali ed ambientali legati a tali scelte. La predisposizione di risorse senza considerare il contesto in cui esse saranno applicate si espone a critiche dalla cittadinanza, che richiede maggiore attenzione rispetto all’equilibrio tra sviluppo e salute.

Eredità dell’amministrazione Raggi: scelte poco innovative

Un aspetto che merita attenzione è il forte legame del nuovo bilancio con le opere già avviate sotto la gestione dell’ex sindaco Virginia Raggi. Esempi tangibili riguardano la messa in sicurezza e il rifacimento di strade come via Trigoria e via Arcidiacono, oltre agli interventi per l’efficientamento energetico delle scuole e la creazione di “scuole verdi”. Sebbene tali opere forniscano una certa continuità e stabilità, la loro attuazione tardiva solleva questioni sulla capacità dell’attuale amministrazione di concepire nuovi progetti, suggerendo una mancanza di visione e progettualità proattiva.

Il bilancio attuale, in questo senso, non sembra presentare nuove idee ma piuttosto ripercorre sentieri già battuti, senza un vero impulso verso innovazioni efficaci. L’assenza di una pianificazione strategica autonoma ha come effetto la stagnazione e il rischio di perdite importanti in termini di servizi e opportunità per i cittadini.

Suggerimenti per un miglioramento tangibile

All’interno di questo contesto critico, le proposte per migliorare il bilancio presentate da diverse parti politiche affrontano alcuni nodi cruciali. Tra le idee troviamo l’introduzione di una sorveglianza notturna nell’area dello Stardust, l’istituzione di spazi dedicati agli animali domestici a Fonte Meravigliosa e la riqualificazione dei parchi da rendere accessibili anche per anziani e persone con disabilità. Tuttavia, nonostante queste proposte mirate, il bilancio mantiene un’impronta debole e una struttura che non valorizza adeguatamente le esigenze delle comunità vulnerabili.

“Spesso, è fondamentale battere il ferro finché è caldo,” e il tempo per programmare interventi volti a migliorare la qualità della vita dei cittadini è ora. Una giusta allocazione delle risorse deve tenere in considerazione non solo l’aspetto economico, ma anche quello sociale, per evitare che Roma diventi sempre più una città ‘a due velocità’, dove le esigenze di chi è in difficoltà vengono trascurate.

La mancanza di una visione per il futuro

I segnali provenienti dal bilancio del Municipio IX evidenziano una mancanza di slancio nell’impegno verso la promozione di un ambiente cittadino realmente inclusivo. L’orientamento verso soluzioni che privilegiano infrastrutture e progetti controversi denota l’assenza di una voce rassicurante per coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità. L’inevitabile risultato è una Roma che appare sempre più lontana dalle esigenze di chi vive ai margini.

L’auspicio è che si possa avviare un cambiamento deciso, che metta al primo posto l’ascolto delle necessità reali della popolazione. Investire in un’economia sociale significa guardare oltre le cifre e le costruzioni, per abbracciare un cammino che possa realmente migliorare il benessere di tutti i cittadini, senza lasciare indietro nessuno.