RUFFINI E LA LOTTA ALL’EVASIONE: NEL 2023 RECUPERATI 31 MILIARDI, RECORD

Nel 2023, l’Agenzia delle Entrate ha recuperato oltre 31 miliardi di euro dall’evasione fiscale, segnando un incremento significativo grazie a misure straordinarie e a una crescente collaborazione con i contribuenti.
RUFFINI E LA LOTTA ALL’EVASIONE: NEL 2023 RECUPERATI 31 MILIARDI, RECORD - (Credit: www.quotidiano.net)

Nel 2023, l’Agenzia delle Entrate ha segnato un importante traguardo nella lotta contro l’evasione fiscale, recuperando oltre 31 miliardi di euro. Questo dato rappresenta un incremento significativo rispetto agli anni precedenti e conferma l’efficacia delle misure adottate per contrastare chi evade il pagamento delle tasse. L’attenzione del Fisco italiano si è intensificata, portando a risultati tangibili in un contesto già complesso, influenzato dagli eventi recenti, come l’emergenza Covid.

Crescita dei recuperi e l’impatto dell’emergenza Covid

L’attività dell’Agenzia delle Entrate ha conosciuto una crescita costante negli ultimi anni. Tuttavia, è stato necessario un periodo di adattamento durante i picchi dell’emergenza Covid, che ha causato una sospensione temporanea delle operazioni di riscossione nel 2020 e 2021. Nonostante questa pausa, nel corso del 2023, l’Agenzia ha fatto registrare un record significativo nel recupero delle somme evase. Ernesto Maria Ruffini, attuale direttore dell’Agenzia, ha sottolineato l’importanza di questi risultati, che riflettono l’impegno e la dedizione nella lotta contro l’evasione fiscale.

Con un’attenzione particolare alle misure straordinarie, l’Agenzia ha messo in atto strategie mirate che hanno prodotto risultati concreti. Questi sforzi si sono tradotti in somme ingenti recuperate, generando un effetto domino positivo sull’andamento complessivo delle entrate fiscali. La problematica dell’evasione fiscale è oggetto di continua riflessione e intervento, ed il 2023 ha rappresentato un passo avanti nel rafforzamento della lotta congiunta tra istituzioni e cittadini.

I dati di incasso e le misure straordinarie

Nel 2023, secondo le ultime informazioni comunicate, l’Agenzia delle Entrate ha registrato incassi totali pari a 24,7 miliardi di euro. Questo importo segna un aumento del 22% rispetto all’anno precedente, grazie a un mix di misure ordinarie e straordinarie. Tra le attività di recupero, 19,6 miliardi sono stati ottenuti attraverso le consuete operazioni di controllo fiscale, il che evidenzia l’efficacia delle pratiche standard.

In aggiunta, 5,1 miliardi sono stati recuperati attraverso misure straordinarie, le quali includono iniziative come la “rottamazione” delle cartelle esattoriali, la definizione delle liti pendenti e la pace fiscale, tutte azioni che mirano a facilitare la regolarizzazione delle posizioni fiscali dei contribuenti. Questa strategia ha contribuito non solo a rendere più fluido il recupero delle somme dovute ma ha anche generato un clima di maggiore collaborazione tra Fisco e cittadini.

Se si considerano anche i 6,7 miliardi derivanti dall’attività dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione per conto di altri enti, si arriva così agli oltre 31 miliardi di euro annunciati da Ruffini. Questi numeri confermano l’importanza dell’Agenzia non solo come ente fiscale, ma anche come supporto alle istituzioni partner nel miglioramento della compliance fiscale.

Versamento spontaneo e crescita del gettito tributario

Un altro aspetto da considerare è il significativo aumento dei versamenti spontanei da parte dei cittadini. Nel 2023, il gettito relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate ha superato i 536 miliardi di euro, con un incremento di oltre 26 miliardi rispetto all’anno precedente. Questo dato è particolarmente rilevante, perché indica non solo l’efficacia delle azioni del Fisco, ma anche un cambiamento nella percezione da parte dei contribuenti riguardo all’importanza del pagamento delle tasse.

L’aumento del gettito tributario delinea un quadro di crescente consapevolezza da parte dei cittadini riguardo all’importanza della propria contribuzione. La necessità di sostenere i servizi pubblici e la prosperità del Paese trova quindi maggiore riconoscimento, suggerendo un miglioramento dei rapporti tra i contribuenti e l’amministrazione fiscale.

Ruffini, già a capo dell’Agenzia delle Entrate dal 2017, ha giocato un ruolo cruciale in questa fase di transizione, portando avanti politiche e strategie che puntano alla gestione efficiente delle risorse fiscali. Il suo operato ha contribuito a forgiare un nuovo paradigma nella gestione delle entrate fiscali in Italia, dove la trasparenza e la cooperazione possono fare la differenza.