Uno dei due neonati seppelliti da Chiara Petrolini in giardino era ancora vivo a Roma

Due neonati trovati sepolti a Traversetolo, indagini in corso per duplice omicidio. L’autopsia smentisce la versione della madre, sollevando interrogativi su supporto sociale e gravidanze indesiderate.
Uno dei due neonati seppelliti da Chiara Petrolini in giardino era ancora vivo a Roma - (Credit: www.open.online)

Una tragica vicenda ha avuto luogo a Traversetolo, in provincia di Parma, dove due neonati sono stati trovati sepolti nel giardino di Chiara Petrolini. Le analisi autoptiche condotte dalle esperte Valentina Bugelli, medico legale, e Francesca Magli, antropologa forense, hanno portato alla luce elementi che mettono in discussione la versione fornita dalla giovane madre riguardo alla nascita dei suoi bambini. L’argomento ha sollevato un’ondata di interesse e preoccupazione, rivelando un quadro complesso su cui la Procura di Parma sta indagando per omicidio.

I risultati dell’autopsia

L’analisi condotta ha rivelato che uno dei neonati sotterrati era in vita al momento della sepoltura. Questa scoperta è emersa grazie agli esami approfonditi eseguiti nonostante la mancanza di tessuti molli e di materiale anatomico solitamente utilizzati per le autopsie a neonati. Le esperte hanno dichiarato che la causa della morte non può essere ricondotta ad una morte avvenuta prima della nascita, contrariamente a quanto suggerito dalla testimonianza della madre. La relazione evidenzia che il primo bambino, trovato in una sezione del giardino, era già venuto al mondo. Inoltre, la presenza di caratteristiche anatomiche, come piccole gemme dentali, indica il suo stato di reale neonato al momento della morte.

L’indagine sul duplice omicidio

Le indagini sono condotte dal procuratore Alfonso D’Avino e vertono su due capi d’imputazione: duplice omicidio e soppressione dei corpi. Chiara Petrolini, 22 anni, è attualmente indagata e si trova agli arresti domiciliari dalla fine di settembre. L’inchiesta ha sollevato interrogativi inquietanti: come mai la madre abbia deciso di seppellire i neonati nel giardino di casa? Le misurazioni delle ossa rivelano che i neonati presentavano sviluppo compatibile con la gestazione di almeno 40 settimane. La testimonianza di Petrolini, in cui afferma di aver trovato uno dei due bambini privo di vita e di averlo sepolto dopo averlo scosso, è ora messa in discussione dai risultati dell’autopsia.

La reazione della comunità e l’implicazione sociale

La scoperta dei corpi ha scosso profondamente la comunità di Traversetolo, dove la notizia ha suscitato shock e indignazione. Le autorità locali hanno avviato un’inchiesta che non solo ha messo in evidenza il crimine ma anche le lacune nel sistema di supporto alle madri in difficoltà. Il caso di Chiara Petrolini ha riaperto il dibattito su come le donne affrontano gravidanze indesiderate e l’importanza di servizi di sostegno per prevenire tragedie simili. La precarietà sociale e la mancanza di adeguati supporti psicologici sembrano emergere come fattori critici che contribuiscono a situazioni drammatiche come questa.

Questo caso sembra destinato a rimanere al centro dell’attenzione mediatica e potrà avere ripercussioni significative sul modo in cui la società affronta la tematica delle gravidanze indesiderate e della salute mentale delle madri. Nel frattempo, le indagini continuano e si attende ora l’esito delle procedure legali che potrebbero stabilire la verità su quanto accaduto.