Daniela Santanchè: «Resto al governo a Roma. Sembro un albero di Natale? Mi piace»

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, conferma la sua intenzione di rimanere al governo nonostante un possibile rinvio a giudizio per frode legata alla cassa integrazione Covid.
Daniela Santanchè: «Resto al governo a Roma. Sembro un albero di Natale? Mi piace» - (Credit: www.open.online)

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha dichiarato la sua intenzione di rimanere al governo anche in caso di un eventuale rinvio a giudizio previsto per gennaio. Con una presenza marcata durante l’evento Atreju, la ministra ha messo in chiaro la sua posizione rispetto a potenziali complicazioni legali e ha risposto a diverse domande sul suo look accattivante e sul suo ruolo all’interno dell’esecutivo.

La stabilità della ministra

Interrogata dal Fatto Quotidiano, Santanchè ha risposto con fermezza sulla sua permanenza nel governo: «Resto? Certo». Questa affermazione dimostra una sicurezza che va oltre le normali incertezze della politica, evidenziando un’intenzione chiara di non abbandonare il suo incarico. Dopo il suo intervento al festival di Atreju, la ministra ha condiviso un momento di leggerezza, prendendo in giro il suo abbigliamento verde, definito simile a un albero di Natale. Questi momenti mostrano un lato umano e accessibile della sua figura politica, mentre afferma con forza di avere “radici ben stabili dentro al governo”.

La metafora dell’abete e le radici nel governo

L’uso della metafora dell’abete non è casuale. Santanchè sottolinea che gli abeti hanno radici profonde, un richiamo chiaro alla sua determinazione di rimanere nel suo ruolo. Non è solo un’immagine, ma un messaggio concreto: la ministra non è in cerca di un successore, nemmeno nel caso in cui dovesse affrontare un rinvio a giudizio. Le sue dichiarazioni lasciano intravedere una strategia politica ben definita, nella quale si considera lecito affrontare eventuali accuse legali senza timore di dimettersi.

Questo approccio riflette una visione più ampia sulla responsabilità politica e sul modo in cui i membri del governo reagiscono a pressioni esterne e accusazioni. Santanchè ha informato anche la premier Giorgia Meloni sui dettagli della situazione, evidenziando che il reato contestato non è considerato grave nel contesto imprenditoriale. Inoltre, il pesante onere della prova a carico dell’accusa necessita di tempo e risorse per essere dimostrato, cosa che rende una condanna poco probabile.

Problemi legali e tempistiche del processo

Santanchè è coinvolta in un’indagine riguardo a un presunto atto di frode ai danni dell’Inps per un importo di 126 mila euro, legato alla cassa integrazione Covid per 13 dipendenti che risultavano comunque attivi. La questione della competenza processuale, che spetterà a Roma, aggiunge un ulteriore strato di complessità alla situazione. In caso di un eventuale spostamento di processo, ci si aspetta che la Cassazione prenda una decisione a gennaio, rinviando il giudizio a una data più tarda, ossia la fine del 2025.

Questo scenario suggerisce che non ci sarà fretta nelle dimissioni, il che rappresenta una strategia non solo per la ministra, ma anche per l’intero governo. La situazione legale di Santanchè non sembra preoccupare più di tanto il suo operato e la sua immagine nella compagine governativa. In sintonia con il clima di Atreju, ha persino dedicato un momento di intrattenimento cantando un brano di Rosanna Fratello, sottolineando come, al di là delle polemiche, intende continuare a svolgere il proprio ruolo con determinazione e spavalderia.