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Liliana Resinovich, tre anni dalla scomparsa: nessun indagato per il giallo di Trieste

Il caso di Liliana Resinovich, pensionata triestina di 63 anni, continua a catturare l’attenzione del pubblico e dei media, giungendo al terzo anniversario della sua scomparsa. La donna, il 14 dicembre 2021, è uscita da casa per una passeggiata, senza mai tornare. Il ritrovamento del suo corpo, avvenuto il 5 gennaio 2022, ha dato il via a un intricato giallo che, a distanza di tre anni, sembra non trovare una soluzione definitiva.

La cronaca di una scomparsa

Era un martedì mattina quando Liliana Resinovich ha lasciato il suo appartamento nel quartiere di Trieste insieme ad alcune borse della spazzatura, come è evidente dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Da quel momento, per i familiari e gli amici, è iniziato un incubo. Il suo corpo è stato scoperto più di tre settimane dopo, in un’area boschiva dell’ex ospedale psichiatrico non lontano da casa, portando un’ondata di domande e interrogativi. La coincidenza che il ritrovamento sia avvenuto proprio nel quartiere dove viveva è divenuta il fulcro della speculazione, alimentando l’ormai famoso “mistero di Trieste“.

La famiglia e i media hanno iniziato a esplorare diverse teorie riguardo le sue ultime ore di vita. La prima autopsia ha sollevato dubbi sulla data della morte; a quel punto, la comunità è stata divisa tra chi credeva a una tragica scelta autodistruttiva e chi sospettava un omicidio. Le indagini hanno rivelato che la donna era una persona ben voluta, con una vita apparentemente soddisfacente, eppure è risultata impossibile delineare un movente per un’eventuale aggressione.

Un giallo senza soluzione

Dai primi momenti del caso, l’ipotesi di un suicidio ha trovato molti sostenitori tra il pubblico, mentre altri hanno alimentato accuse di inefficacia nell’indagine. Successive perizie hanno rivelato segni di violenza sul corpo di Liliana, portando alla luce un discorso su possibili colpevoli, senza fornire alcun indagato ufficiale. La richiesta dell’antropologa forense Cristina Cattaneo di un mese in più per completare la sua perizia ha acceso ulteriormente le discussioni.

Le indagini si sono snodate attraverso vari rami e appigli, compresi i tentativi di archiviazione del caso come suicidio, respinti dal giudice. La comunità e i gruppi di famiglia continuano a chiedere trasparenza sulle scelte giudiziarie, mentre i media hanno programmato un susseguirsi di trasmissioni dedicate, rendendo la storia di Liliana una vera e propria saga.

Gli ultimi giorni di Liliana

Le telecamere della scuola di polizia, situata nelle vicinanze della sua residenza, hanno catturato brevi istanti di vita quotidiana della donna. L’immagine di Lilly che esce di casa porta con sé il peso dell’ignoto: che fine ha fatto dopo aver oltrepassato la soglia? A differenza di Gabriella, che ha condiviso il suo tragitto quasi contemporaneamente, non si sono mai incrociate. I filmati, purtroppo, non hanno rivelato niente di più sul suo destino. La tragica domanda che si pongono amici e familiari continua a restare senza risposta.

La scomparsa di Liliana ha portato a tre interrogativi persistenti: si è suicidata o è stata assassinata? È morta il giorno della scomparsa o prima? E, se realmente fosse morta due giorni prima della scoperta del cadavere, come è possibile che il suo corpo sia rimasto nel nulla per così tanto tempo?

Un ritratto di vita

Liliana Resinovich era conosciuta nel suo quartiere per il suo modo di fare gentile e la sua eleganza sobria. Descritta dai familiari come una persona che non ha mai mostrato segni di rabbia, molti credono che il suo carattere riservato e la sua gentilezza possano nascondere segreti più profondi. Le testimonianze delle persone vicine a lei rievocano un’immagine complessa, alimentando ulteriormente il mistero che circonda la sua morte.

Gli approfondimenti sulla sua vita hanno rivelato particolari come l’amicizia con Claudio Sterpin, un legame che ha attirato l’attenzione degli investigatori. Nonostante i numerosi esperti coinvolti, tra cui entomologi e criminologi, l’approfondito esame dei dettagli sulla vita di Liliana non ha portato a un chiarimento risolutivo. La sua storia continua a essere un tema di discussione, facendo emergere la dolorosa mancanza di risposte e la ricerca di giustizia.

Giulia Martini

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Giulia Martini

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