Mango, il noto marchio spagnolo di moda low cost, ha saputo distinguersi nel panorama internazionale con il suo fortissimo riconoscimento globale. Con oltre 2.000 punti vendita in più di 100 Paesi e ricavi che nel 2023 hanno superato i 3 miliardi di euro, il brand è diventato un simbolo di stile accessibile. Questo successo è dovuto a una visione imprenditoriale audace che, purtroppo, ha subito un duro colpo con la recente scomparsa di uno dei fondatori.
La storia di Mango ha inizio nel 1984, quando Isak e Nahman Andic, due fratelli di origini turche, decidono di avviare una boutique sul prestigioso Passeig de Gràcia di Barcellona. Quella prima boutique è stata solo il primo passo di un percorso che li avrebbe portati a sviluppare un marchio riconosciuto a livello mondiale. Da quel momento, la crescita è stata vertiginosa, con l’espansione della gamma di prodotti offerti, che oggi include anche linee di abbigliamento maschile, capi per bambini attraverso Mango Kids e raccolte dedicate come Mango Teen e Violeta by Mango, pensata per le taglie forti.
Questa varietà non è stata solo una strategia di mercato, ma anche una risposta ai cambiamenti nei gusti e nelle esigenze dei consumatori, che, negli ultimi anni, hanno sempre più cercato opzioni alla moda a prezzi accessibili. In un periodo in cui la fast fashion ha preso piede, Mango ha avuto il merito di guidare questa tendenza in Europa, diventando un pioniere nel settore.
Mango ha saputo sfruttare al meglio il potere del marketing. La creazione di una robusta piattaforma di e-commerce, disponibile in diverse lingue, ha contribuito notevolmente a far crescere la popolarità del brand. Oltre alla rete di negozi fisici, il sito offre un ampio assortimento di articoli, raggiungendo così un pubblico globale ed ampliando ulteriormente la propria clientela.
Non solo marketing, però. La scelta di testimonial prestigiosi ha messo Mango sotto i riflettori. La collaborazione con nomi del calibro di Kate Moss, Scarlett Johansson, Penelope Cruz e il calciatore Antoine Griezmann ha elevato il marchio, rendendolo sinonimo di moda e stile. In tempi recenti, Mango ha anche intrapreso un percorso verso la sostenibilità, con l’intento di ridurre le emissioni di carbonio e aumentare l’utilizzo di materiali riciclati. Queste innovazioni non solo migliorano l’immagine del brand, ma rispondono a una crescente domanda dei consumatori per un approccio più responsabile nei confronti dell’ambiente.
La recente notizia della morte di Isak Andic, avvenuta durante un’escursione vicino alle grottesche di Montserrat, ha colpito profondamente il mondo della moda e l’industria del retail. L’imprenditore, che aveva 71 anni, è tragicamente scivolato in un burrone, cadendo da un’altezza di 150 metri, sotto gli occhi della moglie e del figlio. La figura di Andic rappresenta per molti non solo il fondatore di un marchio di successo, ma anche una personalità ispiratrice nel mondo degli affari.
Toni Ruiz, CEO del gruppo, ha descritto Andic come un esempio luminoso, sottolineando la sua visione strategica e il suo impegno per i valori del brand. Isak Andic è stato anche riconosciuto come l’uomo più ricco della Catalogna, con un patrimonio personale stimato in oltre 4,2 miliardi di euro, incrementato di 1,8 miliardi nell’ultimo anno. La sua eredità, fatta di determinazione e innovazione, sicuramente continuerà a vivere attraverso il marchio Mango e tutte le sue future iniziative.
La scomparsa di Andic segna un capitolo doloroso nella storia di un marchio che ha saputo raggiungere traguardi incredibili. La moda e il business lo ricorderanno per il suo contributo e la sua leadership, mentre Mango continuerà il suo cammino, portando avanti i valori e la visione del suo fondatore.
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