Nubifragio a Roma, allagamenti e disagi: interviene la Protezione Civile, numerosi allagamenti nel III Municipio (FOTO)

Un nubifragio ha colpito Roma, causando allagamenti e disagi in diverse zone. La Protezione Civile è intervenuta per gestire l’emergenza, evidenziando problemi di manutenzione e ostruzione dei tombini.
Nubifragio a Roma, allagamenti e disagi: interviene la Protezione Civile, numerosi allagamenti nel III Municipio (FOTO) - (Credit: www.7colli.it)

Un forte nubifragio ha colpito Roma in serata, causando notevoli disagi in diverse zone della Capitale. Con un’intensità che ha sorpreso molti, l’acqua è caduta copiosamente, gettando la città nel panico e bloccando la circolazione. Le squadre della Protezione Civile sono state attivamente impegnate nel gestire la situazione, rispondendo a chiamate d’emergenza e tentando di ripristinare la normalità.

Allagamenti e disagi in tutta la città

La serata è stata caratterizzata da forti piogge che hanno colpito Roma per circa due ore, provocando gravi allagamenti in varie zone. Il pluviometro ha segnato punte superiori ai 50 mm di pioggia, specie a Roma Nord. I tratti più compromessi sono stati via Matteo Bandello e via Pantelleria, dove sono stati registrati allagamenti significativi. Le squadre della Protezione Civile, incluse le unità del CAER e NSA, sono intervenute per oltre un’ora in queste aree, impiegando risorse per rimuovere l’acqua che ha invaso le carreggiate e i marciapiedi.

Al di là di queste vie, altri episodi di allagamento si sono verificati lungo via del Foro Italico, via Salaria e via Cristoforo Colombo, creando una situazione di emergenza per pendolari e residenti. Interruzioni nel traffico e blocchi stradali sono stati registrati un po’ ovunque, rendendo difficoltoso il movimento anche dopo l’ora di cena. La paralisi del traffico ha costretto molti a cercare percorsi alternativi e ha generato ulteriore frustrazione tra i cittadini.

I problemi dei tombini ostruiti

Uno degli aspetti più problematici di questa emergenza è stato l’attivo ostruzione dei tombini, spesso bloccati da foglie e detriti. In molte zone del III Municipio, i sottopassaggi non hanno potuto svolgere la loro funzione, alimentando i problemi di allagamento. Gli operatori del CAER e di NSA sono stati sollecitati a pulire le caditoie, ma le condizioni rimanenti hanno comunque destabilizzato il deflusso dell’acqua.

La testimonianza di alcuni cittadini riporta che erano state effettuate scarse manutenzioni prima della pioggia e che era prevedibile un aumento delle precipitazioni. Diversi residenti hanno espresso malcontento riguardo all’inefficienza della pulizia stradale, chiedendo misure immediate e preventive per evitare simili situazioni in futuro. La frustrazione era palpabile, con molti costretti ad attraversare strade allagate per tornare a casa.

Focalizzazione sul Fosso di Settebagni

Un’altra area che ha attirato attenzione è stata quella del Fosso di Settebagni, dove la portata del torrente ha raggiunto livelli critici. Le autorità della Protezione Civile sono state pronte a intervenire, monitorando il livello dell’acqua per prevenire esondazioni. Verso mezzanotte, il torrente era già arrivato vicino al ponticello, suscitando preoccupazioni tra i residenti, molti dei quali sono stati testimoni di eventi simili in passato.

Lamentele sono state espresse da cittadini che segnalano come la bassa altezza del ponte possa risultare fatale durante episodi di pioggia intensa. Riecheggiano ricordi di eventi passati, quando le squadre di emergenza, come i Vigili del Fuoco, sono state costrette a utilizzare gommoni per soccorrere persone bloccate nelle loro auto. La situazione attuale ha ribadito la necessità di azioni concrete per affrontare problemi storici e garantire la sicurezza degli abitanti.

La serata ha quindi rivelato non solo le sfide immediate legate alla gestione dell’emergenza meteo, ma ha anche messo in luce la mancanza di preparazione e manutenzione, con la speranza che si possano intraprendere misure efficaci per migliorare la resilienza della Capitale di fronte a futuri eventi atmosferici estremi.