Nella 16ª giornata di Serie A, la Roma vive una delusione all’ stadio Giuseppe Sinigaglia, dove deve arrendersi al Como, che vince con un netto 2-0. La gara ha visto i giallorossi dominare nel primo tempo, ma incapaci di concretizzare le numerose occasioni create. Nella ripresa, il Como ha ribaltato la situazione, casando una vittoria inattesa ma fondamentale alla luce del percorso finora sfortunato.
Il primo tempo: Roma padrona del gioco ma non del punteggio
Il match inizia con la Roma costruita attorno al suo allenatore Ranieri, che si presenta in campo cercando di ottenere tre punti fondamentali per risalire la classifica. Sin dai primi minuti, è evidente l’intento giallorosso di mettere pressione al Como, con due tentativi significativi. Al 6’, Saelemaekers trova una buona opportunità, subito dopo, al 16’, è Celik a sfiorare la rete. Tuttavia, i lariani mostrano resilienza e si avvalgono di un po’ di fortuna, bloccando in maniera efficace le pesanti offensive ad opera degli avversari.
Nonostante le azioni rivelatrici dei giallorossi, il Como riesce a difendersi con sagacia, mantenendo un approccio cauto e organizzato. L’unica opportunità per i padroni di casa arriva da una punizione battuta da Nico Paz, facilmente bloccata dal portiere romanista Svilar. I lariani, sotto il comando del loro allenatore Fabregas, si limitano a contenere le avanzate romane, creando raramente pericoli per la porta avversaria. Il primo tempo si conclude sullo 0-0, alimentando dentro di sé la frustrazione per una Roma che, pur avendo dominato il gioco, non è riuscita a tradurre il controllo in vantaggio.
Nella ripresa, la metamorfosi del Como
La seconda frazione di gioco parte con un Como che sembra rinvigorito, e la Roma che continua a cercare di scardinare la difesa avversaria. Le parate decisive di Svilar si rivelano cruciali, mantenendo il punteggio fermo sullo 0-0 fino ai minuti di recupero. Il Como, che ha saputo resistere alle insistenze avversarie, trova la forza per colpire momenti chiave.
Il primo gol arriva al 93’, in un momento in cui la Roma sembrava aver ormai messo in cassaforte il punto. Un cross ben calibrato di Cutrone viene deviato in rete da Gabrielloni, che anticipa la difesa romanista sul primo palo, scatenando l’esultanza dei sostenitori del Como. Pochi istanti dopo, Gabrielloni, piuttosto che insistere per un secondo gol personale, offre un assist perfetto a Nico Paz, che chiude i conti sul 2-0. Questo rappresenta un traguardo significativo per Gabrielloni, il cui gol rappresenta un vero e proprio battesimo in Serie A, testimoniando una carriera che è passata dai campi di periferia al palcoscenico del massimo campionato italiano.
Con questa vittoria, il Como non solo interrompe una striscia di risultati negativi, ma conquista anche il primo clean sheet della stagione. Un trionfo che resta scolpito nella memoria dei propri tifosi, mentre per la Roma la situazione appare sempre più critica, segnando l’ottava sconfitta della stagione, segno che la squadra di Ranieri deve cercare urgentemente nuove soluzioni per invertire la rotta.
La cronaca della partita: i dettagli
La formazione del Como, schierata con un 4-2-3-1, includeva Reina tra i pali, sostenuto da Van der Brempt, Goldaniga, Kempf e Barba, con Da Cunha assieme a Engelhardt in mediana. I trequartisti Strefezza, Paz e Fadera hanno supportato l’unica punta, Belotti, rilevato poi da Cutrone. Dall’altra parte, la Roma ha schierato Svilar in porta, con una difesa a tre formata da Celik, Ndicka e Hermoso. Il centrocampo vedeva Abdulhamid e Le Fee, insieme a un tridente d’attacco composto da Saelemaekers, El Shaarawy e Dybala.
L’arbitro dell’incontro, Rapuano, ha ammonito diversi giocatori, tra cui Goldaniga e Belotti, a testimonianza di una partita combattuta. Non ci sono stati espulsi, ma le tensioni e le decisioni arbitrali si sono fatte sentire in un match da decidere le sorti di entrambe le squadre. I vestiti sportivi simbolici delle due formazioni hanno quindi lasciato il campo con espressioni diametralmente opposte: euforia per i lariani e amarezza per i giallorossi.